Nei mesi scorsi che ormai si addensano a formare un anno, osai dire che l’elezione di Trump dato ancora per sicuro sconfitto sarebbe stato un vantaggio a prescindere per noi europei: se avesse dato corso alle sue promesse ci saremmo tolti dall’orizzonte i Ttip di vario genere e ci saremmo trovati di fronte a un tentativo di ricucire i brandelli di una geopolitica orribile e cinica, ma se la logica imperiale o il governo profondo avesse preso il sopravvento, come peraltro era più che probabile, la rozzezza dell’uomo avrebbe reso più visibili gli obiettivi e il cinico modus operandi delle elites Usa, liberandolo, per quanto possibile vista la potenza dei media di complemento, dalle illusioni ottiche della retorica. Inoltre alla maggiore leggibilità dei disegni si sarebbe accompagna una maggiore confusione e ambiguità dei mezzi per imporli. Ed è questo scenario che si sta dispiegando.
Si potrà anche credere che i russo siriani abbiano provocato una strage coi gas, quando nulla lo dimostra o negare la strage vera compiuta ad Aleppo contro civili in fuga verso la Siria da parte dei tagliagole a pie di lista dei Paesi occidentali, ma senza un apparato retorico sulla “democrazia” con virgolette a piacere, un’oratoria sul filo del politicamente corretto, un’enfasi artificiale, la brutalità dei fatti finisce per emergere nella sua desolante realtà. Emerge dalla super bomba usata in Afganistan senza alcuna necessità, ma all’unico scopo di mostrare i muscoli, emerge dalla tracotanza con cui si manda una portaerei al largo della Corea del Nord come monito contro esperimenti missilistici che non si in base a quale diritto internazionale dovrebbero essere vietati a Pyongyang.
Eppure da tutta questa tracotanza emerge anche una sensazione di debolezza perché le grottesche e paranaoiche accuse contro Assad o contro Putin dimostrano la mancanza di argomenti seri e fanno unicamente trasparire una rabbia cieca nei confronti di chi non si piega ai diktat di Washington e che non può essere ulteriormente piegato senza azzardare un conflitto atomico. Un armageddon che potrebbe riuscire ( sempre parlando in una prospettiva delirante e barbara) solo se compiuto con una mossa a sorpresa, sparando il primo colpo con un qualche pretesto umanitario, cosa ormai non più possibile proprio a causa delle continue provocazioni che hanno allertato gli avversari su questa possibilità. Quindi debolezza etica e confusione strategica, manche debolezza muscolare: la superbomba in Afganistan ha dimostrato, grazie a comparazioni sul reale ciò che molti esperti Usa sospettavano, ossia che i russi possiedono ordigni simili, ma molto più potenti. La facilità con cui un enorme salva di Tomahwak è stata in gran parte fermata dalle batterie russo – siriane è un’ inaspettata e pessima cattiva nuova per la Nato e infine anche la minaccia alla Nord Corea più che baldanza rivela timore visto che si è scelto di inviare la portaerei Carl Vinson, ossia una delle più vetuste della flotta, la meno aggiornata nei sistemi d’arma, accompagnata da una squadra ridotta all’osso, praticamente solo altre due navi per la concreta possibilità, in caso del precipitare della situazione, che i coreani possano affondarla. Non lo hanno fatto di certo però hanno lanciato il missile che avevano in animo di provare facendo fare a Trump una pessima figura e scoprendone il bluff, anche se l’informazione occidentale ripete le veline di Washington secondo cui il lancio sarebbe fallito, cosa della quale tuttavia non è stata fornita alcuna prova, occorre contentarsi della parola di chi è ben conosciuto per le bugie.
Anzi il vicepresidente Usa è dovuto accorrere a Seul, non tanto per rincuorare i sud coreani, come l’ informazione mainstream ci fa sapere scimmiottando buffi toni da anni 50, quanto per controllarli visto che il Paese attraversa una profonda crisi politica sulla quale pesa anche una volontà crescente di ristabilire quanto meno relazioni normali con il Nord, specie ora che la Cina è diventata immensa e il Giappone, il vecchio occupante, riscopre tentazioni di potenza. Insomma a lungo andare questa attitudine aggressiva e proterva – la cifra che Trump ha scelto dopo aver trovato chiuse tutte le porte del governo reale – non farà altro che trasformare gli avversari in nemici, gli amici in estranei e i sottoposti in servi tentati dall’infedeltà. Come risultato delle trumptruppen non è male.
Le merci cinesi che vanno agli usa sono qualcosa di enorme, appunto parte notevole del gigantesco deficit Usa. Se capisco bene la Cina potrebbe vendere tali merci da qualche altra parte. E dove ??
L’altro mercato ricco, quello Europeo, vede un ristagno dei consumi, non parliamo di Bric e terzo mondo. Piuttosto, sono gli Usa che possono progressivamente sostituire la Cina come fornitrice di merci, con il Viet-Nam, ed altri paesi , non solo della zona
Capisco l’antipatia verso il sistema imperiale Usa, ma non mi pare che oggi sia così facile spodestarlo, anche a prescindere dalla sua superiorità militare,che peraltro gli Usa del dopo Obama sembrano voler affermare di nuovo senza ritegno
“….guardiamo la cartina geografica e focalizziamo la Corea del Nord: si trova nel crocevia tra Cina, Giappone e sud-est asiatico (e Russia…), cioè precisamente il serbatoio di merci che rischiano di prendere altre direzioni, considerando che la Cina potrebbe fare da apri-pista per altri Paesi limitrofi, dischiudendo anche ad essi nuovi mercati di sbocco alternativi a quello americano.
Ecco quindi la miscela esplosiva: la necessità per l’America di difendere i “cassonetti della spazzatura” dove collocare dollari in cambio di merci.”
https://albertomicalizzi1.wordpress.com/2017/04/14/perche-una-guerra-nel-pacifico/
Le amministrazioni Bush,Obama e Trump hanno cancellato il capolavoro politico realizzato da Henry Kissinger negli anni ’70: incunearsi tra Cina e Russia e impedire la nascita di un blocco unico euroasiatico in grado di controllare quella che gli esperti di geopolitica chiamano Heartland, la grande isola-mondo.
Inoltre, gli errori in politica estera degli americani hanno permesso alla Russia di collegarsi all’Iran e, in un solo colpo, di avvicinarsi all’Oceano Indiano e di mettere piede in Medio Oriente, contravvenendo così alle linee strategiche dell’impero inglese prima e di quello americano poi: un vero disastro geopolitico targato Neocon e Israele.
Gli attacchi alla Siria e alla Corea del nord sono tentativi tardivi e patetici di ribaltare la situazione.
Non si discutono l’abilità di Putin ed i risultati da questo raggiunti, ma nell’insieme e su una prospettiva temporale più ampia, è la Russia ad essere sulla difensiva
Il capolavoro di Kissinger dividere la cina dalla Russia avrà pure giocato un ruolo nell’indebolimento dell’ Urss e nella sua fine, poi la Nato ha inglobato più o meno tutti gli stati staccatisi dalla Russia dopo la caduta del muro, ed ora anche la Bielorussia civetta con l’unione europea (la Russia è quasi accerchiata..). Oggi la Cina fa manovre militari insieme alla Russia, ma più ancora e legata agli Usa sul piano dell’economia, per cui non è davvero autonoma da questi, sicchè non si può dire che non resti proprio nulla del capolavoro di Kissinger
D’altra parte, i russi in Siria ci erano sempre stati, sono gli americani ed i turchi ad averci messo piede ex novo.
Anche l’elogio delle armi russe, frequente su questo blog, ha qualcosa di esagerato, Il Raptor, aereo che sarebbe inferiore al SU-35 o al prossimo Pak-Fa russo, è inferiore per ammissione degli tessi americani nel cosiddetto dog-fight o combattimento ravvicinato (gli aerei russi sono più manovrabili), ma gli americani ritengono il dog-fight una cosa superata e puntano sulle caratteristiche stealth del raptor.
Non registrabile dai radar nemici, il Raptor può insinuarsi nello spazio aereo nemico e colpire senza essere visto per cui il dog-fight è eliminato in partenza, gli aerei russi non si avvicinano nemmeno lontanamente alle caratteristiche stealth di cui sono capaci gli americani
Ma per quanto nelle tecnologia convenzionali i russi siano a volte superiori agli americani, la vera debolezza della Russia è che non potrebbe reggere assolutamente il peso economico di una nuova corsa agli armamenti, mentre gli americani recentemente hanno letteralmente raddoppiato il loro budget per la difesa
Ad ogni modo, il riemergere della Russia si può guardare con favore perchè lo scontro con gli Usa limita il predominio di questi, in potenza facilita l’emergere, nei paesi vari, di governi meno proni a Waschington e quindi meno antipopolari (o addirittura si potrebbe dire meno islamisti..). Ma non è che Putin sia il campione di una società migliore, anzi in Russia i ricchi diventano sempre più ricchi, ad il resto della popolazione vede tendenzialmente peggiorare le proprie condizioni, e non meno che altrove
https://www.youtube.com/watch?v=fbMKjLe-RFA
…solo il Semplicissimus non sbaglia MAI.
se avesse dato corso alle sue promesse ci saremmo tolti dall’orizzonte i Ttip di vario genere e ci saremmo trovati di fronte a un tentativo di ricucire i brandelli di una geopolitica orribile e cinica, ma se la logica imperiale o il governo profondo avesse preso il sopravvento, come peraltro era più che probabile, la rozzezza dell’uomo avrebbe reso più visibili gli obiettivi e il cinico modus operandi delle elites Usa
il fatto è che i tttip sono stati eliminati, ma non per questo sono stati ricuciti i brandelli di una geopolitica orribile e cinica (che dobbiamo capire, sempre meglio della mancanza di geopolitica, cioè di multilateralismo, tipica di Obama e del suo mondialismo)
I ttip sono svaniti, ma invece che una geopolitica come multilateralismo ci ritroviamo le guerre commerciali, è questo il risultato imprevisto (dal simplicissimus), che ci fa capire come l’autore riponesse troppa fiducia in Trump solo perché questi richiamasse il capitalismo produttivo. E come l’autore riponesse troppa fiducia nel capitalismo produttivo tout coutr, infatti oggi capiamo che questo stesso è foriero di guerre commerciali che diventano facilmente guerre militari
E’ presto per dirlo, ma probabilmente Superbomba e Corea servono a Trump per non finire isolato rispetto allo “stato profondo” in mano alla fazione avversa, il vero scontro sarà per motivi commerciali, con la Cina (dopo aver messo in sicurezza Nordcorea) e con l’ Europa (non solo la Germania, I’italia è il secondo esportatore dopo di questa)
Indubbiamente gli Usa risultano deboli rispetto alla loro idea di imporre un “nuovo ordine mondiale” ma forse la pretesa era eccessiva, nel passato gli Usa apparivano più forti perché cogestivano il mondo politicamente con la vecchia Urss (economicamente un non competitore) e nulla sfuggiva alla logica di jalta.
Da soli, gli Usa non possono impedire che molti spezzoni del mondo vadano per conto proprio ma non per questo sono più deboli in senso assoluto, certo sono in crisi economica, ma questo vale anche per tutti gli altri. La cosa più probabile è che Trump, per conto della fazione che lo esprime, troverà nel lungo periodo un modus vivendi con la Russia (anch’essa un non competitore economico), quasi una nuova Jalta, ma per fare la guerra dei protezionismi ad Europa e Cina, visto che non è più sullo sfondo la paura del comunismo