Tutti sanno o almeno lo sanno i cinefili, che il personaggio centrale del film di Kubrick  Stranamore (Strangelove) si ispirasse a Henry Kissinger col suo accento tedesco rimastogli attaccato per  tutta la vita e ancor più con quell’indole  guerrafondaia che era già evidente nel personaggio fin dai suoi primi passi. Passato a miglior vita l’altro ieri a 100 anni.  A tempo del film – era il 1964 – Kissinger era solo un professore  molto noto negli ambienti politici, ma grazie ai buoni uffici di Nelson Rockefeller  era diventato consulente per la politica estera della Casa Bianca fin dal tempo di Eisenhower. Il genio di Kubrik lo individuò bene come uno dei personaggi che sarebbero stati al centro delle stragi americane nel XX° e XXI° secolo e come fautore della “bomba” e del potere nucleare su cui ” Killinger” come qualcuno lo aveva sovrannominato aveva persino scritto un libro. O forse è stato  fu il suo atteggiamento cinico durante la guerra di Corea o ancora il fatto che nell’Harvard International Seminar, di cui era anche co fondatore si era offerto volontario per spiare i partecipanti per conto dell’FBI e dei suoi colleghi  di Harvard .

Del  resto nel suo  suo lavoro accademico, Kissinger insisteva sul fatto che la legittimità dell’ordine internazionale richiedeva solo l’accordo delle grandi potenze e che per quanto riguarda la moralità, sosteneva che fosse irrilevante: per lui  “l’indeterminazione morale era una condizione della libertà umana”. Nel 1952 Kissinger pubblicò un articolo sulla rivista Confluence, da lui curata, su Ernst von Salomon, un assassino condannato per la sua partecipazione all’assassinio del ministro degli Esteri della Repubblica di Weimar. I collaboratori  ebrei tedeschi emigrati al giornale, tra cui Hannah Arendt e Reinhold Niebuhr, non erano affatto contenti di questa esternazione e Kissinger scherzò con un amico dicendo che l’articolo era considerato “un sintomo delle mie simpatie totalitarie e persino naziste”. Tanto per riprendere un post di qualche tempo fa sulle origini totalitarie del sionismo.  Fu anche direttore dello studio sulle armi nucleari e la politica estera presso il Council on Foreign Relations nel 1955-56, e pubblicò il suo libro Nuclear Weapons and Foreign Policy nel 1957, sostenendo che gli Stati Uniti dovrebbero usare regolarmente armi nucleari tattiche in guerra per garantire la vittoria. I critici in seguito lo avrebbero parodiato come “Dr Henry Killinger”, come fece lo spettacolo di cartoni animati Venture Bros negli anni 2000.

Alla luce della simpatia di Kissinger per l’uso delle armi nucleari tattiche, fu invitato a visitare Israele nel 1962, e di nuovo nel 1965, molto probabilmente dall’ideatore  israeliano del programma nucleare del paese, Shimon Peres. Documenti recenti rivelano che nel suo rapporto all’ambasciata americana a Tel Aviv nel 1965, basato su incontri con funzionari e scienziati israeliani, egli già credeva che Israele stesse sviluppando armi nucleari, un programma che considerava con “grande comprensione, se non simpatia”. Ciò lo avrebbe portato nel 1969, in qualità di consigliere per la sicurezza nazionale di Nixon, a mediare l’intesa della Casa Bianca ‘per il programma di armi nucleari già sviluppato da Israele.

Anche se egli riteneva del tutto inutile la guerra degli Stati Uniti in Vietnam, cospirò con la campagna elettorale di Richard Nixon nel 1968 facendo trapelare informazioni dai colloqui di pace di Parigi per prolungare la guerra e per evitare evitare che i democratici vincessero le elezioni. Una volta eletto Nixon, Kissinger salì a bordo come consigliere per la sicurezza nazionale nel gennaio 1969, posizione che mantenne fino al 1975.

Determinato a sconfiggere il Fronte di liberazione nazionale del Vietnam del Sud e il Vietnam del Nord, Kissinger decise di intensificare il bombardamento tattico segreto della Cambogia, iniziato sotto Johnson nel 1965, in una spietata campagna di bombardamenti a tappeto che continuò fino al 1973. Solo in quell’anno furono uccisi tra 150.000 e mezzo milione di cambogiani. Kissinger supervisionò personalmente gli orari dei bombardamenti e l’allocazione degli aerei da un’area all’altra. Si dice che amasse giocare al “ bombardiere ”. Quando lui e Nixon iniziarono di nuovo a bombardare il Vietnam del Nord, Kissinger era molto emozionato dalla “dimensione dei crateri delle bombe” . In linea con il suo sostegno all’uso delle armi nucleari, ideò un piano per bombardare il Vietnam del Nord nel 1969 come parte di un’operazione chiamata Duck Hook . E tuttavia la stampa lo trattava come un simpatico personaggio mentre nelle riviste femminili veniva descritto come “sempre amichevole, soprattutto con le donne”.

Nel 1971, Kissinger appoggiò la campagna genocida dell’ex presidente pakistano Yahya Khan contro il Pakistan orientale (Bangladesh) e nel 1975 appoggiò la guerra genocida del dittatore indonesiano Suharto contro il popolo di Timor Est, in cui fu ucciso un terzo della popolazione. Suharto era salito al potere grazie a un colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti nel 1965 ( sempre, pare su consiglio di Kissinger) che scatenò massacri contro un milione di indonesiani sospettati di comunismo. Per quanto riguarda i 200.000 morti a Timor Est, Kissinger è rimasto impassibile: “Penso che abbiamo sentito abbastanza parlare di Timor”. Quando poi nel 1970, il socialista Salvador Allende venne eletto presidente del Cile, Kissinger commentò : “Non vedo perché dovremmo restare a guardare un paese diventare comunista a causa dell’irresponsabilità del suo stesso popolo”. Spinse Nixon a organizzare un violento colpo di stato contro Allende, sottoponendo il paese al dominio fascista per i successivi quindici anni, con migliaia di morti da parte della giunta militare appoggiata dagli Stati Uniti .

Per quanto riguarda il Medio Oriente, oltre a rafforzare i legami con la colonia di coloni sionisti di Israele, che divenne uno dei principali alleati degli Stati Uniti durante gli anni di Nixon e Ford:  Kissinger armò Israele fino ai denti durante la guerra del 1973 per “impedire una vittoria araba  . ”. Il suo aiuto militare di emergenza a Israele durante la guerra annullò le prime vittorie degli eserciti egiziano e siriano e assicurò che Israele vincesse la guerra. Ha inoltre assicurato che non si sarebbero potute stabilire relazioni tra gli Stati Uniti e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. È stato anche  l’artefice della svendita dei diritti dei palestinesi a Camp David, e ha ideato il cosiddetto “processo di pace” sponsorizzato dagli americani, che ha definito la politica statunitense nei confronti dei palestinesi e di Israele.

Si potrebbero citare altri infiniti casi in cui questo sinistro personaggio è intervenuto a fianco dell’ingiustizia, ma il fatto che sia morto proprio mentre la sua arbitraria costruzione in Medio Oriente sta esplodendo, sembra simbolico e buon auspicio per sperare nella pace.