I nazisti ucraini quando vennero tirati fuori al congelatore dove Washington gli aveva conservati per decenni, per costituire formare il nerbo dei governi fantoccio di Kiev, cantavano ” l’Ucraina è Europa”, ma sta diventando sempre più evidente che la tendenza è esattamente quella opposta perché l’Europa è oggi una grande Ucraina. Cosa hanno in comune queste due entità? Fino a una ventina di anni fa quasi nulla, oggi molte cose. Per esempio l’interruzione delle fonti energetiche fondamentali dalla Russia, il paese più ricco di risorse del mondo: senza di esse sia gli ucraini che gli europei stanno rapidamente perdendo il loro status di nazioni sviluppate e industrializzate, ma l’Europa è stata in grado di trovare sostituti solo per circa la metà del gas naturale che aveva perso prima con le sanzioni e definitivamente quando gli americani hanno fatto saltare in aria il gasdotto del Mare del Nord e il gas che riesce ad ottenere dagli Usa ha un prezzo esorbitante, circa quattro volte il prezzo russo. E non detto che siano forniture sicure e costanti. Dato che il gas di scisto negli Stati Uniti sta raggiungendo il picco, e perciò quella metà potrebbe facilmente trasformarsi in una frazione molto più piccola.
Non solo, sia l’Ucraina che l’Europa ( Francia compresa ) dipendono dal combustibile nucleare russo e dalle competenze tecniche di Rosatom per mantenere in funzione il loro numero sempre più ridotto di centrali nucleari, mentre dipendono dalla Cina per tutto ciò che ha a che fare con le installazioni di energia eolica e solare, nessuna delle quali può servire come sostituto di fonti energetiche tradizionali a causa del problema dell’intermittenza e imprevedibilità della produzione. Dunque la prima analogia è proprio l’incombente carenza di energia.
Ma c’è anche altro. L’Ucraina ha una popolazione di lingua russa molto numerosa , la parte più altamente concentrata della quale nella regione del Donbass ha rifiutato di avere qualcosa a che fare con il governo ucraino nazionalista che gli americani hanno installato a Kiev nel 2014, dando luogo a una vera e propria guerra civile che ha covato per otto anni prima di portare a una conflagrazione a piena forza. L’Europa da parte sua, come vediamo bene in questi giorni ha problemi non molto diversi: ormai una vasta popolazione proveniente da cultura molto diverse che non vuole non vuole avere niente a che fare con i governi centrali di Parigi o Berlino, per non parlare dei burocrati non eletti di Bruxelles. Gran parte di questa popolazione proviene da paesi che sono stati devastati dagli Stati Uniti, e talvolta dagli sforzi congiunti di Usa e Nato, per diffondere “libertà e democrazia” in stile americano. Disprezzano i nativi europei e, essendo abituati a soffrire sotto le amministrazioni coloniali bianche, vedono i governi occidentali un prolungamento di quella storia. I coloni bianchi hanno saccheggiato le loro terre d’origine e ora sono essi a non rispettare il Paese in cui vivono.
D’altro canto le varie politiche di accoglienza e integrazione sono state segnate da atteggiamenti ipocriti, poiché l’apertura alle migrazioni è stato funzionale alla lotta di classe al contrario, permettendo di abbassare i salari, di comprimere i diritti del lavoro e di far diventare “normale” la precarietà. In seguito, una volta ottenuto il primo scopo, le forze globaliste hanno trovato un doppio vantaggio nel favorire o anche provocare queste migrazioni: sottraggono braccia e cervelli ai Paesi che sfruttano senza ritegno mentre collaborano a far decadere il senso delle comunità stata e nazionali, provocando quello sradicamento generale che è il presupposto del globalismo. Così è evidente che la seconda grande analogia tra Ucraina ed Europa è che la prima è segnata dalla ribellione dei separatisti russi, la seconda dalla ribellione dei migranti che sono rimasti sostanzialmente estranei alla società in cui vivono. C’è anche una terza analogia: come il regime di Kiev cerca di mettere in scena l’esistenza di una propria autonomia rispetto agli Usa e alla Nato, anche i pagliacci del milieu politico europeo dell’Europa occidentale fingono di avere voce in capitolo e di volere una guerra che è la rovina dei loro Paesi. In realtà il continente e stato rapito e violentato come narra la mitologia, da chi si crede il re degli dei
Si può vedere :
E’ una guerra tra due mondi capitalistici diversi : Russia e Occidente anglofono . A mio avviso non si può prescindere da questo. Se uno si iscrive al social russo vk.com (l’ideatore è lo stesso di telegram), vede spezzoni di vita russa che sono molto simili al capitalismo da noi. Io penso che le masse meno abbienti occidentali devono raggrupparsi attorno a formazioni politiche fortemente socialiste, e penso che la lotta di classe sia ancora attuale.
Concordo !
Oggi non è possibile risolvere nessun problema senza rivoluzionare tutto il sistema
Dispiace sempre, come quando avevi previsto una certa cosa, vedere che poi si materializza e, in questo caso, con tutta la sua gravità. Nel 2014 io e un altro gruppo di spericolati, insieme a Giulietto Chiesa, fondammo Pandoratv.it e ci occupammo fin dalla prima ora del colpo di Stato a Kiev. Non passò molto, pochi giorni e dopo la cacciata del governo legittimo, ascoltammo le parole incredibili di Victoria Milan. Il suo famoso ” Fuck EU”. La stessa EU a cui gli USA chiedono di sanzionare Mosca. Per carità, chiedere è una parola grossa,. Ordinano ai loro servi, da circa 9 anni, di castrarsi econicamente. Sopportare le favole dove Putin, il lupo cattivo, fa esplodere 2 gasdotti marini costati miliardi di euro, quando era piu’ semplice chiudere un rubinetto, ma la propaganda è incessante e il mainstream di consegna mani e piedi con raro spezzo del ridicolo a questa balla colossale. D’altronde chi può, giornalisticamente parlando, contraddire Sputnik ed RT quando le hai d’ufficio censurate d’imperio e l’opinione pubblica è in mano a dei pazzi o dei camerieri che obbediscono alla qualsiasi? Oggi le popolazioni europee si trovano ad un bivio: ribellarsi per salvare la pelle o entrare in una guerra che ci vedrà soccombenti. Ancora, però, una larga parte di cervelli è a marinare nell’aceto, credendo che ” Andrà tutto bene”.
Frase già vista con la pseudo pandemia e s’è visto com’è andata a finire…
Io sono per il soccombenti 😍
MAH …
https://twitter.com/mdema79/status/1676365606130528259
Victoria Nuland
Ottimi editoriali, refusi a parte 😏