La segregazione degli “indesiderabili” è ormai una realtà, anzi è una corrente di pensiero che mette insieme l’ormai rimbambito Chomsky e la Bayer che come altre aziende tedesche ( Eon e Alltour) discrimina i non vaccinati, mentre in alcuni Paesi come l’Italia si va determinando uno stato di eccezione che va oltre tutti i limiti con la scusa che i “contagi aumentano” quando è ormai noto che senza uno standard sul numero di cicli dei test tali cifre non hanno alcun senso  e possono tranquillamente essere alzate o abbassate a volontà. Ciò che lega questi diversi  fenomeni  è l’assoluta gratuità visto che la malattia di cui si tratta è inequivocabilmente una sindrome influenzale che può costituire un rischio solo in persone molto anziane e malate, che i vaccini hanno clamorosamente fallito sia nel contenere la diffusione del virus, sia nell’evitare il contagio, portando in compenso reazioni avverse mai registrate prima per qualsiasi farmaco e che potrebbero avere pesanti conseguenze a lungo termine. In ogni caso è completamente mancato per bocca delle stesse aziende produttrici l’obiettivo di estirpare il virus rendendo superfluo e pericoloso al tempo stesso il tentativo di vaccinare tutti.

Il fatto è che per quanto ossessivo e fuorviante possa essere il messaggio dei media,  la narrazione è ormai talmente compromessa dal suo stesso alternarsi di imposizioni e fallimenti da non poter essere più credibile se non dalla parte più sguarnita della popolazione, mentre il resto che si arrende alla squallida verità di Stato lo fa per paura delle conseguenze, per l’impossibilità esistenziale di trovarsi in minoranza, per incapacità di misurare le conseguenze della propria resa, per fare quello che fanno gli altri oppure nella speranza di poter trarre qualche vantaggio dalla situazione. Ma dentro tutto questo c’è una sorta una sorta di piacere dalla disgrazia altrui, la schadenfreude che riempie le teste vuote e le anime morte ed è probabilmente la gioia della pecora portata al macello insieme alle altre che deride le poche che vogliono rimanere a pascolare. Di fronte all’impossibilità di dimostrare che la dittatura sanitaria abbia un senso, che abbia un senso la vaccinazione di massa così come il divieto di cura imposto per la prima volta nella storia, il sistema deve ricorrere al recupero degli istinti più oscuri, quelli che sono all’origine del razzismo e della xenofobia per poter imporre il suo ordine nuovo. Insieme alla violenza deve ricorrere allo  scatenamento del fanatismo che è poi per così dire la ragione degli idioti. Fino al 2008 l’ultra capitalismo neoliberista era stato in grado di ottenere il consenso attorno allo svuotamento della democrazia sostanziale e dei diritti del lavoro travolgendo e convertendo al verbo della disuguaglianza e dell soggettivismo assoluto  anche le residue socialdemocrazie , ma dopo che la crisi è diventata endemica, che ha mostrato le piaghe e le contraddizioni del sistema, una volta che l’impero ha cominciato a subire rovesci, l’egemonia culturale che era riuscita così bene ad ottenere il favore delle sue vittime ha cominciato anch’essa a declinare e fare meno presa. Occorreva dunque uno scossone, qualcosa che costituisse una frattura con un passato da dimenticare e un futuro nero per le elite: il virus è stato come il cacio sui maccheroni e poco importa se esso sia caduto per caso o sia stato appositamente fabbricato: è il suo uso strumentale in ogni momento della vicenda  ciò che conta.

Certo il problema era quello di mantenere a lungo l’isteria di massa per  un virus che causa sintomi da lievi a moderati (o, spesso, nessun sintomo) in circa il 95% degli infetti e  il cui tasso di mortalità per infezione complessivo è di circa lo  0,1% a 0,5%  e giustificare così restrizioni di libertà, quarantene e assurdità del genere per un lungo periodo durante il quale ci sarò il cambiamento dall’emergenza sanitari a quella climatica e così l’affare dei vaccini è stato messo al servizio della creazione di una sorta di nuovo fanatismo o razzismo nei confronti di chi non vuole la puntura, anzi le punture a vita, come un’infinita roulette russa che in futuro servirà anche a sbarazzarsi più precocemente degli anziani in combutta con la caduta dell’ assistenza sanitaria tranne che per i più ricchi. Questo è un passaggio essenziale per mantenere la dittatura sanitaria. e naturalmente le pecore non si accorgono che questo fanatismo, nasce sì dalle frustrazioni che il sistema regala, ma è stato suscitato e suggerito dall’esterno, insufflato dalle espressioni scomposte del ceto intellettuale che ha accettato anche questo ignobile compito, e tuttavia non è ancora una volta qualcosa di spontaneo.  E’ uno spettacolo terribile e al tempo stesso penoso vedere le greggi  che belano come ossesse, tratte nella transumanza dal dubbio all’odio e incapaci di pensare. Sono l’emblema stesso della dittatura e del consenso che essa riesce ad ottenere, grazie alla cancellazione temporaneo della ragione e della vergogna