Si dice spesso “dittatura sanitaria”, ma il termine sarebbe appropriato se tutta la narrazione pandemica avesse a che fare con la salute e ai modi per preservarla, in questo caso invece le prescrizioni dei cosiddetti esperti, le misure dei governo, i diktat che vengono ora dall’Oms guidato da un falso laureato e foraggiata da Gates e dalla Gavi, l’alleanza per i vaccini, ora dal Cdc che è un produttore di vaccini in  proprio o dall’Ema che è finanziato all’80 per cento dall’industria farmaceutica, non vengono mai giustificati o asseverati da studi, pubblicazioni, correnti di pensiero, riferimenti alla letteratura medica o a studiosi di chiara fama: vengono presentati tout court come la voce della scienza e della verità da centrali burocratico – politiche che hanno nulla a che fare né con l’una né con l’altra. D’altronde  non hanno bisogno di spiegazioni o di redarguire con l’indice i dubbiosi: è un compito che spetta ai media e ai social la cui proprietà s’intreccia con quella dei produttori di farmaci, dei filantropi opachi, degli editori di riviste scientifiche per poi finire nel collettore comune delle centrali finanziarie le più importanti delle quali sono sono Blackrock e Vanguard: sono quesyi mostri che gestiscono le banche i fondi di investimento globali, le borse persino i governi e  attraverso di essi giornali, televisioni, case farmaceutiche, le aziende  Big Tech. All’uomo della strada tutto questa sembra un variegatissimo mondo che invece si possiede a vicenda, dove tutti sono azionisti degli altri, un’Idra con mille teste, ma con un corpo solo, con i medesimi interessi e i medesimi disegni, la stessa ideologia di fondo, il medesimo intestino.

Quindi mentre i veri esperti possono citare decine di studi e di ricerche senza essere minimamente ascoltati e presi in considerazione, il potere non ha bisogno di produrre alcuna prova, parla come un’oracolo in nome di a una dea Scienza che tuttavia non si mostra mai. E a dimostrazione che la situazione stia degenerando e arrivando ai bassifondi del più volgare e stupido scippo di verità e correttezza, può accadere che un esperto non allineato alle tesi imposte venga accusato di far leva sul principio di autorità che invece è proprio ciò che fa l’ortodossia pandemica. Non pensavo che si potesse scendere così in basso forse perché le persone con un minimo di onestà intellettuale hanno difficoltà a scorgere il fondo di questo mondo ipogeo dal punto di vista intellettuale ed etico . Eppure questa accusa è stata fatta dopo un’intervista a Leopoldo Salmaso da parte di Byoblu, per mano di Open il giornale online di Mentana il cui cognome è un programma a cui ha sempre tenuto fede con straordinaria coerenza dovunque abbia fatto l’agit prop più che il giornalista. Dove si trova il confine tra stupidità e disonestà? Lascio ai lettori il giudizio aggiungendo che Open lavora come cane da guardia della narrazione pandemica con altri cento siti di fact checking che complessivamente ricevono 1milione e 300 mila euro di contributi da parte della Open society di Soros, altrettanti dalla Omidyar Network fondazione filantropica dell’omonimo multimiliardario indo- franco americano che è uno dei personaggi di spicco del Forum di Davos, un milione da You tube, cioè da Goggle e moltissimi altri contributi da 100 mila dollari a cominciare  da  WhatsAp. E questa è ovviamente solo la parte in chiaro.

Dunque non ci troviamo affatto di fronte a una dittatura sanitaria, ma a una dittatura tout court il cui motore principale è la disinformazione metodica che ha la disonestà e la stupidità come santi protettori.