Pare di vivere un brutto sogno, anzi un sogno senza capo né coda, fuori da ogni logica, da ogni sapere e anche da ogni umanità. Non c’è farsa più ipocrita, di quella che vede protagonista il vaccino AstraZeneca, sospeso in numerosi Paesi europei, Italia compresa dove il ministro senza Speranza si è accodato,  a causa  delle gravi reazioni avverse e dei decessi, ma che già precedentemente è stato al centro di un balletto infame sulla pelle delle persone: prima  era stato autorizzato soltanto per individui in buona salute e sotto i 55 anni, poi non si sa bene per quale ragione si è detto che andava benissimo anche sopra  quell’età e in seguito anche per tutte le età. Un bordello che continua imperterrito che non ha nulla di scientifico o di medico, ma tutto di lobbistico, di affine al profitto e al cinismo. Così mentre l’Agenzia europea del farmaco dice che questo vaccino va benissimo, senza ovviamente portare alcun dato, l’agenzia italiana (Aifa) dice che la misura di sospensione non deve intimorire, si tratta solo di una precauzione. Ora il fatto è che se davvero si voleva dar retta al principio di precauzione non si sarebbe mai dovuto costringere le persone a farsi vaccini non sperimentati, concepiti con tecnologie mai provate prima  e la cui efficacia è fortemente dubbia.

Anzi tutti i produttori occidentali dei vaccini hanno presentato sostanzialmente dei dati parziali e fuorvianti come scrive il British medical journal: se infatti tra i ricercatori sono sorti molti dubbi sui metodi con cui sono state condotte le ricerche mettendo così in dubbio la reale efficacia dei vaccini, c’è anche il fatto  che Pfizer e Moderna hanno comunque riportato la riduzione del rischio relativo dei loro vaccini, ma non hanno segnalato lsa  corrispondente riduzione del rischio assoluto. Ora non vorrei trascinarvi in un’analisi compiuta della differenza tra rischio assoluto e rischio relativo, ma sono purtroppo costretto ad accennarne qualcosa per far comprendere la malafede dei produttori di vaccini. Il rischio assoluto è la probabilità che un effetto per la salute, come per esempio contrarre il Covid, si verifichi in determinate condizioni, per esempio età, sesso, patologie pregresse, mentre il rischio relativo  è la probabilità che  un evento riguardante la salute si verifichi in un gruppo di persone piuttosto che in un altro, per esempio tra chi è in sovrappeso e chi invece è in forma, tra chi ha il diabete e chi no e  così via. Ora entrambe queste misure che di solito sono molto differenti dovrebbero essere presenti in uno studio che si rispetti. Ma Pfizer e Modena hanno presentato solo la percentuale peraltro contestata) della riduzione di rischio relativo di contrarre la malattia che è rispettivamente al ’95 e al 94 per cento, ma si sono ben guardate dal fornire il dato sulla riduzione di rischio assoluto che è appena dello 0,7% per Pfizer e dell’1,1% per Moderna il che è realmente un’inezia che fa saltare tutto il rapporto rischio – beneficio. Insomma siamo di fronte a una sorta di complessiva frode scientifica perché la percentuale di rischio assoluto e strettamente necessaria per applicare i risultati dello studio a specifiche circostanze cliniche o di salute pubblica. Consiglio soprattutto per chi ha una qualche infarinatura di matematica statistica questo articolo scientifico che si occupa per l’appunto del problema dei vaccini anticovid. Ma se non avete voglia di approfondire ecco la conclusione dello studio: “Una valutazione critica dei dati degli studi clinici di fase III per il vaccino Pfizer / BioNTech BNT162b2 e il vaccino Moderna mRNA-1273 mostra che le misure di riduzione del rischio assoluto sono molto inferiori alle misure di riduzione del rischio relativo riportate. Tuttavia, i produttori non hanno segnalato le misure di riduzione del rischio assoluto nei documenti rilasciati pubblicamente. Inoltre, il comitato consultivo della FDA degli Stati Uniti (VRBPAC) non ha seguito le linee guida pubblicate dalla stessa FDA per la comunicazione di rischi e benefici al pubblico e il comitato non ha segnalato le misure di riduzione del rischio assoluto nell’autorizzazione dei vaccini BNT162b2 e mRNA-1273 per l’uso di emergenza. Tali esempi di bias di segnalazione dei risultati fuorviano e distorcono l’interpretazione del pubblico dell’efficacia del vaccino mRNA COVID-19 e violano gli obblighi etici e legali del consenso informato.”

Dunque è inutile che ci vengano a parlare di principio di precauzione dopo aver in sostanza ingannato la gente , cosa che del resto accade con lo scellerato uso a fine di paura dell’ indice RT che hanno indotto persino il Journal of Medical Virology ha pubblicato uno studio dal titolo L’abuso dell’ indice di riproduzione nella sorveglianza di Covid-19 in Italia” accusando appunto il ceto medico italiano di fare un utilizzo politico di questo parametro. Dunque l’unica precauzione veramente valida sarebbe una lotta di liberazione contro le dittature sanitarie e tecnocratiche.

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