Anna Lombroso per il Simplicissimus
Non so se vi siete dedicati alla pratica masochista di seguire l’impacciata difesa della Di Girolamo, così inadeguata a raffazzonata da essere imbarazzante per chi l’ascoltava, salvo forse il correttore automatico di refusi istituzionali Quagliarello o l’affezionato sposino. Che probabilmente è l’estensore del testo che la proterva scolaretta non si è nemmeno presa la briga di leggere prima dell’interrogazione.
Il copione non è stato certo sorprendente e nemmeno il vocabolario, stavolta rispettoso del bon ton altrove oltraggiato: complotto, macchinazione, illegittimità delle intercettazioni, violazione della privacy, che si sa che i potenti non vogliono per nessun motivo peccare di originalità, visto che il già detto e il risaputo hanno la qualità di ratificare e avallare le più ridicole e evidenti menzogne.
E non si è sottratto nemmeno a quella licenza di genere in vigore quando è una donna al centro di un evento che genera scandalo tra i cittadini condannati a osservare e non criticare indegne disuguaglianze di trattamento come fossero ineluttabili anzi necessarie a sancire la grande differenza ben oltre quella tra i sessi.
L’aspirante Zarina di Benevento, reclamando necessaria comprensione per le patologie connesse all’allattamento, rivendicando la sua innocenza come una madonna del Parto, con una impudenza intollerabile ha sottolineato in chiusura della perorazione come il trattamento riservatole puzzasse lontano un miglio, ma vedi un po’, di maschilismo.
L’effetto sarebbe comico se non fosse oltraggioso per le donne penalizzate dalle politiche economiche e sociali del governo del quale fa parte la signora sostenuto da forze che l’hanno promossa sul campo dell’affiliazione più cieca o che l’hanno addirittura sposata, e che le ricacciano a casa sì, ma non le mettono in condizione di fare figli responsabilmente, a differenze della ministra, o che le costringe a precariato, umiliazione, regresso rispetto a tante conquiste, che le priva di diritti, anche i più pesanti e tormentati, ma inalienabili.
Ed è anche illuminante su quando danni abbia prodotto l’applicazione generalizzata e indiscriminata di quella enfatica retorica delle differenze di genere che renderebbero le donne più impermeabili a disonestà, vizi pubblici, aberrazioni del potere, per via di specifiche qualità che dovrebbero scaturire vuoi da speciali sensibilità vuoi dalla missione di generare, come vorrebbe confermarci proprio la m’improvvida ministra, ma prima di lei innumerevoli proterve stronze prese con le mani nel sacco u sul telefono o dedite con tenacia virile a rovinarci in collocazioni strategiche.
Signore Poggiolini o Madame Lagarde, Cancellieri o Fornero, Carrozza o Merkel, l’esperienza dimostra che non c’è via virtuosa al potere, che contagia uomini e donne senza fare differenze, che annulla le differenze per renderli tutti ugualmente diversi da noi, ugualmente sommersi nella disuguaglianza perfetta.
Io la Merkel non la metterei proprio in compagnia delle delle altre…Lei gli interessi della Nazione tedesca li sa fare abbastanza bene, certo non in modo impeccabile, ma è migliore di molti capi di governo mediterranei ad esempio…
leggete:
http://www.ilmiotg.it/10/index.php?option=com_content&view=article&id=4389%3Anon-e-fantapolitica-ministro-della-difesa-tedesco-si-dimette-per-aver-copiato-la-tesi-di-dottorato&catid=64%3Apolitica&Itemid=155
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/09/tesi-copiata-si-dimette-ministro-dellistruzione-tedesca/494221/
c’è una differenza almeno tra la Merkel e la De Girolamo… nel governo Merkel della scorsa legislatura, il ministro dell’interno e non quello del ministero per la coltura delle rape, per dire si è prontamente dimesso per aver copiato la tesi di laurea, era uno delle promesse politiche della CDU , se non erro…classe politica tedesca appunto…
in danni del femminismo italiano…
Nunizatina lamenta: che stress che stress che stress… (che diamine!!)
e se sei donna (ma perchè gli uomini non si stressano?)
e se sei mamma (perchè le altre donne non diventano mamme?)
e se sei parlamentare ministro (e perchè noi poracci siamo d’acciaio?)
e se non te lo ha ordinato il dottore? (ah già il dottore stava al Bar privato dell’ospedale privato, bevendo una camomilla privata)