Purtroppo non posso boicottare Sanremo e il suo stupidario di cui farà parte anche un famoso attore ingaggiato da Hollywood per la serie ” Fino all’ultimo ucraino”. Purtroppo non posso perché non ho mai seguito il festival della canzone ancor prima che diventasse un mero strumento di propaganda. Ma immagino che molti milioni di italiani, fedelissimi di questa kermesse,  non vorranno esprimere la propria protesta con un atto così decisivo e impegnativo, così faticoso per la mente critica, ovvero cambiare canale di fronte all’imposizione di un finto rappresentante di un popolo e di un vero e totale pupazzetto di Washington. Del resto a ben pensarci che differenza sostanziale c’è col  nostro presidente del consiglio, così dolorosamente separata da quello che si intuisce come il suo ambiente naturale, ovvero il mercato rionale, nella doppia veste di massaia indignata per i prezzi e di bancarellista avida come è risultato dalle proteste sulle accise e la loro reintegrazione successiva. Lo dico con tutta la simpatia, perché sora Giorgia  non mi sta antipatica anche se è una incoerente nullità che ricorda irresistibilmente la  Cecioni:  ciò che mi riesce impossibile da credere è che ci sia stato qualche milione di italiani che l’ha votata nella convinzione che avrebbe difeso la sovranità del Paese, escludendo dal Parlamento  gli unici che avrebbero avuto la volontà di farlo.

In realtà la Meloni con il suo retroterra missino è i tra più fanatici servitori degli Usa e dei costrutti che Washington ha creato per tenere nelle sue grinfie l’Europa ovvero la Nato e l’Ue. Probabilmente a questo la Meloni non c’è ancora arrivata, ma basterebbe guardare indietro nel tempo per accertarsi di  come la destra italiana di orientamento non liberale sia stata sempre pappa e ciccia con gli Usa che ne aveva permesso e in parte pagato la ricostituzione e che permetteva di spostare sul piano ideologico della lotta al comunismo le colpe di una guerra che aveva  distrutto il Paese: esponendolo di fatto al ludibrio generale di alleati e nemici. Se la massoneria ha fornito i quadri intermedi di controllo dello stato di servaggio, la destra ha offerto la manovalanza oscura tipo Gladio. Ma tutto questo sembra sia completamente sconosciuto agli italiani, fatto sta che adesso siamo i migliori alunni della Nato: è offriamo a Zelensky di tutto cuore la paccottiglia di una industria bellica mantenuta giusto per finanziare il sistema politico e che di fatto produce  armamenti di pessima concezione a prezzi folli a parte i sistemi come il Samp T sviluppati con altri. Abbiamo una sorta di autoblindo su ruote, pomposamente nominata “cacciacarri”  viene venduta a un prezzo superiore di quasi 4 milioni al Leopard 2 A6 ovvero nella versione abbastanza aggiornata. Questa formidabile arma è alta più di un carro armato vero e dunque non ha alcuna speranza di sopravvivenza in un campo di battaglia  Per non parlare di quel totale fallimento che è stato il carro armato nazionale il famigerato Ariete di cui solo una trentina sono funzionanti sui 200 costruiti dagli anni ’90 in poi ( i primi cinquanta esemplari risultarono poi fallati con vistose crepe nella corazzatura): si era puntato su un armamento più leggero e adatto alle guerre coloniali .a cui siamo stati costretti in quanto noi stessi colonia, ma gli scenari sono radicalmente cambiati. E allora invece di comprare carri armati all’altezza della situazione  si è pensato di aggiornare l’Ariete recuperando 125 di questi carri con una spesa spalmata su 12 anni inizialmente stimata in  421,7 milioni di euro, ma destinato a triplicare . M già così ogni vecchio carro di mediocre progetto costerà la metà di un Leopard nuovo e per giunta l’unico punto a favore dell’Ariete, ovvero l’apparato di puntamento parallelo, verrà eliminato.

Questi sono solo alcuni esempi perché i cittadini si rendano conto del rischio di fare una guerra alla Russia, cioè di entrare nel terzo conflitto mondiale  con una preparazione militare infinitamente inferiore a quella già pessima in cui siamo entrati nel secondo. Certo se le mazzette che girano attorno a questo formidabile complesso militare avremmo la vittoria in mano. Ma non posso non notare un fatto curioso: che ancora una volta in questa situazione ci entriamo con alla testa i rappresentato di una certa parte politica, prima nel segno dell’ ultra nazionalismo, poi in quello dell’ultra servilismo, ma sempre in qello della corruzione . Quindi che dire, godetevi Zelensky e il tentativo di questo infame di portare alla guerra nucleare. Tanto per la verità niente potrà essere peggio di questa totale abulia.