E’ un anno e mezzo che scrivo sulla creazione della pandemia e sulle morti ahimè reali dovute prima a panico, errori, strategie sbagliate, malasanità e condizioni di stress estremo nell’isolamento e in seguito i da preparati a mRna, chiamati impropriamente vaccini, che stanno causando una marea di morti, un numero di reazioni avverse e di decessi mille volte superiore a qualsiasi vaccino mai usato.. Eppure ogni volta rimango senza fiato di fronte al livello raggiunto dalla menzogna planetaria e alla disparità tra ciò sappiamo e ciò che siamo di cui il potere ormai approfitta senza ritegno. Nei giorni scorsi ho più volte accennato al fatto di per sé abbastanza clamoroso che il Cdc americano ha deciso di detronizzare i tamponi pcr in quanto strumenti diagnostici inaffidabili che possono dare positività in presenta di molte malattie virali, influenza e raffreddore in primis. Perché poi questa messa di mora dello strumento principe della creazione pandemica, una vera e propria bacchetta magica, non debba entrare in vigore immediatamente ma solo dal dicembre di quest’anno, va oltre l’immaginazione e denuncia in maniera inequivocabile la volontà di gestire politicamente la pandemia almeno per altri sei mesi in attesa evidentemente di qualche altro “strumento” o di un cambiamento di narrazione.
E tuttavia questo sarebbe il meno, meglio tardi che mai potrebbe dire uno che ripone una fede incorrotta nel Covid e nei suoi dogmi, ma così non è: il Cdc, l’Oms, Fda e i rimanenti organi di burocrazia sanitaria non sono arrivati progressivamente alla conclusione della totale inaffidabilità dai tampone o per meglio dire della loro sensibilità a tutto l’universo virale e non solo al Sars Cov 2 , ma lo sapevano fin da subito e dunque sapevano che raffreddori influenze, bronchiti e polmoniti sarebbero stati trasformati in Covid. Lo dice in maniera inequivocabile questo documento della Fda nel quale si ammette che poiché non erano disponibili isolati di virus quantificati del 2019-nCoV per l’uso da parte dei Cdc al momento dello sviluppo dei temponi per il rilevamento dell’RNA del 2019-nCoV essi sono stati testati con stock caratterizzati di RNA a lunghezza intera trascritto in vitro ( gene N; accesso GenBank: MN908947.2) di titolo noto (copie di RNA/µL) addizionato in un diluente costituito da una sospensione di cellule A549 umane e terreno di trasporto virale (VTM) per simulare il campione clinico. Non lasciatevi spaventare dalla formulazione: in soldoni vuol dire che non avevano un virus covid da cui sviluppare e calibrare il test, quindi hanno mescolato un cocktail di cellule umane e frammenti di RNA di un comune virus del raffreddore, quindi lo hanno chiamato “covid”. La sequenza GenBank a cui si fa riferimento in questo paragrafo è semplicemente una definizione di libreria digitale etichettata come “covid” ma non ha nemmeno materiali di riferimento di supporto nella realtà fisica. E siccome nessun medico o ricercatore ha isolato il “covid” da nessun paziente infetto e sintomatico nessuno strumento di laboratorio può essere calibrato contro il covid effettivo e i test si basano semplicemente su librerie digitali pubblicate dal CDC e dall’OMS, utilizzando “covid” come etichetta. I test Pcr sono realizzati per cercare queste sequenze genetiche ottenute dalle librerie digitali, il che significa che l’intero schema è logica circolare o altrimenti scienza spazzatura senza base nella realtà fisica. Del resto Bei Resource, branca dell’ American Type Culture Collection, che vende questi sock di calibrazione per i test non fornisce alcuna garanzia o dichiarazione in merito alla loro accuratezza.
Mesi fa mi era giunta una missiva da un mittente sconosciuto, ma certamente esperto nel campo della virologia che avevo titolato La lettera misteriosa e l’enigma virale che in qualche modo si adombrava proprio la possibilità di questo corto circuito, ma per la verità mai avrei immaginato che quelle supposizioni accademiche mettessero in guardia contro ciò che i documenti ci dicono ovvero la fabbricazione di un test diagnostico per una malattia realizzata senza l’agente patogeno specifico. D’altra pare che tutt’ora non siano tuttora disponibili campioni fisici di virus covid isolati per le calibrazioni degli strumenti e il controllo di qualità del protocollo di test. Ci si dovrebbe chiedere come mai sia possibile tutto questo, da dove nasca il virus Sars Cov “, se sia davvero un virus o solo una proteina tossica fabbricata artificialmente nel laboratorio di Wuhan da Fauci, Daszak, il National Institute of Health, Baric e compagnia. Questa sarà la domanda del secolo anche perché non si capisce come sia possibile che in queste condizioni le burocrazie sanitarie pur prendendo atto del fallimento dei vaccini insistano sempre sulla vaccinazione universale e vogliano addirittura estenderla sotto i 12 anni.
Il gruppo più influente che stimolò la creazione del simposio di Klaus Schwab fu il Club di Roma, un influente think-tank dell’élite scientifica e monetaria che ricorda il World Economic Forum per molti aspetti, anche per la promozione di un modello di governance globale guidata da un’élite tecnocratica. Il Club era stato fondato nel 1968 dall’industriale italiano Aurelio Peccei e dal chimico scozzese Alexander King durante un incontro privato in una residenza di proprietà della famiglia Rockefeller a Bellagio, in Italia.
Tra le prime pubblicazioni, un libro del 1972 intitolato The Limits to Growth che si concentrava in gran parte sulla sovrappopolazione globale, avvertendo che «se i modelli di consumo e la crescita della popolazione mondiale continuassero agli stessi alti tassi nel tempo, la terra raggiungerebbe il limite entro un secolo». Alla terza riunione del World Economic Forum nel 1973, Peccei pronunciò un discorso di sintesi del libro, che il sito web del World Economic Forum ricorda come l’evento caratteristico di quello storico incontro. Nello stesso anno, il Club di Roma pubblicherà un rapporto che descrive in dettaglio un modello «adattivo» per la governance globale che dividerebbe il mondo in dieci regioni economiche/politiche interconnesse.
Il Club di Roma è stato a lungo controverso per la sua ossessione di ridurre la popolazione mondiale e molte delle sue politiche precedenti, che i critici descrivevano come influenzate dall’eugenetica e dal neo-malthusianesimo. Tuttavia, nel famigerato libro del 1991, «La Prima Rivoluzione Globale», si affermava che tali politiche avrebbero potuto ottenere il sostegno popolare se le masse fossero state in grado di collegarle a una lotta esistenziale contro un nemico comune.
A tal fine, La prima rivoluzione globale contiene un passaggio intitolato «Il nemico comune dell’umanità è l’uomo», che afferma quanto segue:
Il Club di Roma è stato a lungo controverso per la sua ossessione di ridurre la popolazione mondiale e molte delle sue politiche precedenti, che i critici descrivevano come influenzate dall’eugenetica e dal neo-malthusianesimo
«Nella ricerca di un nemico comune contro il quale unirci, ci è venuta l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e simili, sarebbero stati adatti. Nella loro totalità e nelle loro interazioni, questi fenomeni costituiscono una minaccia comune che deve essere affrontata da tutti insieme. Ma designando questi pericoli come nemici, cadiamo nella trappola, di cui abbiamo già avvertito i lettori, vale a dire scambiare i sintomi per le cause. Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento dell’uomo nei processi naturali ed è solo attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che possono essere superati. Il vero nemico quindi è l’umanità stessa».
Negli anni successivi, le élite del Club di Roma e del World Economic Forum hanno spesso sostenuto che i metodi di controllo della popolazione sono essenziali per la tutela dell’ambiente. Non sorprende quindi che il World Economic Forum utilizzi in modo simile le questioni climatiche e ambientali come un modo per far accettare politiche altrimenti impopolari, come quella del Grande Reset, se necessario.
http://www.lavocedellevoci.it/2021/06/03/grande-reset-i-valori-di-klaus-schwab/
Invece sono utili… utilissimi a perpetuare questa finta pandemia…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Si può leggere :
GREEN PASS: LA LOBBY DELLE APP IN SINERGIA CON I DROGATI DI LINCIAGGIO
su
ComidadPuntoOrg
Graduale ritorno al nazismo ?
https://comedonchisciotte.org/forum/notizie-dal-mondo/berlino-demo-1-8-2021-scene-brutali/
sembra la trama di un noire fantascientifico e scopriamo invece essere l’analisi lucida del quotidiano. siam ben oltre il transumanesimo. già attualizziamo l’incubo di una razza chimerica. il bestiario medievale, lo si direbbe vivere , passato dal vitro alle creature, ormai ex biologiche. siamo persino nel transbiologico, quando alle cartilagini adduciamo supporti di grafene e dio sa quali altre porcherie bioelettroniche. non solo era un timore innocuo , l’impianto di microchip: in realtà ci stanno trasformando in coltura(nb, non cultura) biocibernetica, dove la programmazione degli agenti vettori, resta in mano a novelli maestri digitali. stringhe di competenze, saranno impresse ad automizzare i corpi, giusto supporti motori docili e sorridenti.il sistema nervoso diverrà una rete di silicio-carbonio e bytes in pullulazione febbrile e dai cicli usuranti, il cervello, peggio, una cpu dove vengono smistate le informazioni dirigiste, veri e propri organi intimanti. questo è il presente che stanno figurando, forse configurando (il forse, mi pare decisamente pleonastico). riusciremo a fermare i maiali, prima che ci sbattano il muso al muro?