Quanto costa la Lega e il suo illusorio buon governo locale? Difficile fare un calcolo preciso e globale, ma in Veneto si sa già: costa lo 0,9% di addizionale Irpef. E’ il surplus di tasse che il governatore Zaia, gran protettore degli allevatori scorretti, si appresta a imporre per colmare i buchi della sanità.

Scatterà ad aprile come si conviene alla miserabile astuzia che vuole evitare l’impatto su possibili elezioni a marzo. Ma scatterà perchè il Veneto ha bisogno di ripianare mezzo miliardo l’anno di debiti prodotto dal sistema sanitario regionale.

Naturalmente è sempre colpa di altri e in questo caso del governatore pidiellino Galan. Ma, manco a dirlo  sono balle, esattamente come quelle delle cimici di Bossi, perché durante la gestione Galan l’assssore regionale alla Sanità era Flavio Tosi, ora intervistatissimo sindaco di Verona, uno degli uomini che spezza il pane del leghismo più ambiguo: prendete e mangiatene tutti.

Gli stessi ispettori di Tremonti hanno fatto una desolata relazione sulle “gravi e numerose irregolarità negli appalti, illegittimi affidamenti di contratti a trattativa privata, eccessivo ricorso a forniture senza gara pubblica, artificioso frazionamento degli importi contrattuali per restare sotto le soglie di legge, rapporti illegittimi con le cliniche private”. Mentre non si contano le indagini della magistratura su truffe sprechi e clientele in tutta la regione. Tutte cose denunciate da anni e a cui Tosi ha risposto con mirabile efficienza: cacciando via chi le diceva.

Da Adro al ladro… un percorso tutto legista che non fa una piega