Il nazismo canadese, esploso con la repressione delle manifestazioni popolari contro l’obbligo di vaccino che ebbe  i camionisti come protagonisti  e continuato con gli applausi all’ex nazista ucraino che aveva fatto strage di russi, è particolarmente repellente perché promana da un Paese privo di storia o di un retroterra culturale di qualche rilievo: dunque la nazisteria complessiva del mileu politico canadese non ha quasi mediazioni, non ha filosofi, non ha illusionismi, non ha ideali sebbene raccapriccianti, ma si rivela in tutta la sua miseria autoritaria, in tutta la più sconcertante banalità del male.  E’ un nazismo infantile di un Paese bambino che è stato allevato all’ubbidienza dal padre britannico e violentato nei secoli dallo zio americano.

Pochi giorni fa la la Corte Federale canadese ha stabilito che l’uso della legge sui poteri di emergenza da parte del governo canadese per colpire e spezzare la resistenza dei camionisti che l’anno scorso avevano bloccato il Paese, è stato ingiustificato, irragionevole e illegale. Ma il premier Trudeau non se è dato per inteso e adesso minaccia di galera anche chi ha dubbi sulla narrazione climatica  catastrofica a base di CO2: sta mettendo a punto un disegno di legge per criminalizzare i critici  dell’agenda Net Zero e condannarli a pene che potrebbero comportare anche due anni di prigione, mentre vengono previste multe che potrebbero fino a un milione di dollari canadesi. Così chiunque si pronunci a favore dei combustibili fossili anziché dell’“energia net zero” potrebbe affrontare la persecuzione del governo. Il giornalista Aaron Gunn, definisce il disegno di legge “l’atto legislativo più assurdo che abbia mai visto nel parlamento canadese”. Mentre in Germania si spaccia la critica a narrazioni climatiche assurde nelle quali nemmeno il governo crede davvero, come “estremismo di destra”, in Canada il “cambiamento climatico” dovrebbe diventare un articolo di fede che forse richiederebbe un’apposita polizia del pensiero.

Siano d’accordo, Trudeau è una merda gigantesca, quella più repellente di tutto il carrozzone del Wef, ma proprio per questo non si capisce come possa rimanere al suo posto dopo essere stato sconfessato persino dalla Corte Federale. Alcune forze politiche come il  Partito Libertario del Canada hanno violentemente criticato questo disegno di legge per cui è probabile che esso non passi, almeno non nella forma attuale, ma queste intemperanze legislative rivelano il mostro che si nasconde dietro la facciata di cartapesta delle attuali anocrazie un termine anglosassone che suona infelice in tutte le lingue romanze e indica una forma di governo che possiede  in parte caratteristiche di democrazia e in parte di dittatura oppure un regime che mescola democrazia e caratteristiche autocratiche senza soddisfare né l’una né le altre. Viene anche chiamato semidemocrazia, o regime pretoriano, termini certamente più eleganti. Ma in questo caso possiamo usarlo tranquillamente: chi potrebbe smentire che Trudeau è un anocratico?

 

 

 

 

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