Esistono molte forme di intelligenza e di stupidità e una di queste ultime è più difficile da riconoscere perché consiste nell’incapacità di resistere alla pressione esterna, al punto di diventare consapevolmente una pura eco di menzogne. Per esempio la Bbc, che lo ricordiamo fa parte di un’infame cartello, la Trusted News Initiative, che si propone di soffocare qualsiasi discussione sui vaccini,  a metà luglio, più o meno alla vigilia della liberazione dalle misure più repressive in Gran Bretagna, tento di gettare nel panico gli inglesi. Questa emittente un tempo gloriosa, ma oggi prigioniera del caporalato finanziario e con le mani sporche di proteina spike, ha mandato in onda un drammatico servizio da Middlesbrough Hospital nel quale  medici e dipendenti dell’ospedale parlavano della terza ondata e di un  aumento di casi e di ricoveri. Addirittura il pneumologo del nosocomio dichiarò: “Siamo totalmente scossi – è davvero una situazione difficile. So che l’intero Paese vuole che finiscano ( le misure di segregazione ndr), ma nel nostro ospedale sta accadendo qualcosa di completamente diverso”. Anche il sindaco del Paese non si sottrasse al dovere di lanciare messaggi allarmistici e di parlare di un’esplosione dei casi

Questo servizio arricchito da numerose interviste che mettevano in guardia contro l’allentamento della tensione venne  mandato  in onda nei notiziari delle 18 e delle  22 diffondendo  un messaggio inquietante a milioni di persone. Tuttavia la vaghezza del discorso e la mancanza di dati concreti e appropriati – un topos della narrazione covid – insospettirono un giornalista freelance, James Townsend, il quale approfondendo le le statistiche del Servizio sanitario nazionale ha fatto una scoperta sorprendente: da due mesi e mezzo, ovvero dal 28 aprile nell’ospedale di Middlesbrough anzi addirittura nell’intera regione che è poi il North Yorkshire, non si era verificato un solo decesso attribuito al Covid.

Insomma il servizio era un pura sceneggiata, priva di qualsiasi appiglio con la realtà, in cui persone che si ritengono professionali o serie si sono fatte trascinare a recitare un copione drammatico. Ma  casi questo genere si contano a centinaia, sono accaduti ovunque e magari dovrebbero essere un caso di studio psicologico.  Del resto come potremmo meravigliarci se proprio le autorità sanitarie dettano, anzi è il proprio di dire prescrivono  i termini della bugia? E’ notizia di questi giorni che in Canada i decessi per covid sono stati falsificati e gonfiati. In un documento del governo del Quebec datato 16 aprile 2020 e volto a fornire le linee guida sulla pandemia si legge: “Se la causa sospetta di morte è il Covid-19 (con o senza test positivo), l’autopsia dovrebbe essere evitata e la probabile causa della morte dovrebbe essere comunque fatta risalire al Covid-19″. Guarda caso subito dopo la pubblicazione di questa linee guida, che erano in realtà una sorta di segnale per truppe sanitarie che avevano tutto da guadagnare in termini monetari dalla nuova malattia, il numero di decessi per corona è aumentato in maniera esponenziale e quattro giorni dopo l’editto  ha rappresentato il 44,9% di tutti i decessi in Quebec. Ciò ha reso il Covid-19 la principale causa di morte, davanti a cancro e malattie cardiache. Oggi invece accade l’esatto contrario: il governo per nascondere i decessi dovuti agli effetti collaterali e la inutilità dei vaccini ha emanato altre linee guida per ridurre il numero dei decessi attribuibili al Covid tanto più che a differenza di Europa e Usa, le autorità canadesi  non pubblicano dati che forniscano informazioni su quante persone si sono ammalate o sono morte dopo le “vaccinazioni” mRna.