FOTO-CENTRI-VACCINAZIONEIn questi giorni ho visto passare una specie di sondaggio proposto da un sito covidiano che invita a rispondere ad alcune domande sui vaccini e che  svelano tutto il marchingegno retorico e psicologico utilizzato per la pandemia narrata. Le posizioni a cui aderire con un segno di spunta erano le seguenti: 

  • Mi vaccinerò e accetterò qualsiasi vaccino. Non ho alcun timore
  • Mi vaccinerò e accetterò qualsiasi vaccino. Avrei un po’ di timore solo se dovessi vaccinarmi con AstraZeneca
  • Mi vaccinerò, ma non con AstraZeneca
  • No al momento non mi vaccinerò forse lo farò in futuro quando saranno disponibili più dati
  • Non mi vaccinerò né ora né mai. Non credo nei vaccini

Ora la prima e l’ultima posizione rispondono esattamente alla rozza semplificazione del reale che oggi consente a Big Pharma di imporre i suoi affari miliardari con vaccini sperimentali dalle conseguenze sconosciute e dalla scarsa efficacia. Il valore o il disvalore di un vaccino, come resto di qualsiasi farmaco o pratica medica, non sono mai assoluti e consistono in un approccio che valuta rischi, benefici e opportunità per ogni singola persona. Vaccinare contro il morbillo un bambino o un un ottantenne che magari ci lascia le penne è una cosa assolutamente diversa come ognuno può comprendere, eppure si tratta dello stesso vaccino. E’ opportuno vaccinare contro una malattia esantematica  bambini che vivono in un ambiente dove le cure mediche sono evolute, con un rischio se si vuole minimo, ma anche con l’alea che il sovrapporsi di molte vaccinazioni abbia nel tempo conseguenze inaspettate e ancora non del tutto comprese, quando il rischio di gravi conseguenze è bassissimo? Sempre il morbillo insegna che può essere anche letale nei campi profughi e durante le guerre, mentre in condizioni normali la mortalità è quasi nulla, perché essa è di solito legata non alla malattia in sé, ma alle complicanze che normalmente possono essere prevenute in ambienti familiari dove l’accudimento non manca. Di fatto in Italia la mortalità per morbillo  sotto i cinque è 0  dalla fine degli anni ’70, quindi assai prima della diffusione di vaccini e magari il trucco è presentare delle statistiche generali che appunto confondano il rapporto rischio, opportunità e beneficio.

Naturalmente questo è solo un esempio che ho scelto per mostrare come Big Pharma abbia sfruttato una certa radicalizzazione del discorso, strumentalizzando l’area no vax che comunque era se non marginale, di minoranza per creare una massa acritica di si vax ad ogni costo che oggi sostengono ogni forma di dittatura sanitaria a fronte di vaccini che sono del tutto inutili visto che non consentono di interrompere la trasmissione del virus, né di ammalarsi a fronte di una malattia nel 95% dei casi è  asintomatica o quasi. Insomma si supera tutta l’enorme contradizione di vaccini che servono a poco o nulla, che anzi paiono aumentare i contagi e  che hanno fatto le loro vittime, proprio facendo leva sull’esistenza di posizioni radicali anti vaccini che a sua volta radicalizza e motiva i si vax . E’ tipico  servirsi degli avversari per ottenere consenso e cancellare così dietro un impianto ideologico – fideistico  tutta l’assurdità di una situazione.