9423702-financial-health-money-and-stethoscopeCome forse qualcuno ha avuto modo di leggere, la Rockefeller Foundation è uscita allo scoperto presentando il “Piano d’azione nazionale sui test Covid-19” , che indica i passi che ritenuti necessari per riaprire i luoghi di lavoro e ristabilire la vita di comunità secondo una strategia messa a punto da alcune prestigiose università ovviamente private e altrettanto ovviamente non aliene da corposi interessi nella questione, in particolare la Johns Hopkins, di fatto braccio armato della Fondazione Gates. La lettura è molto interessante perché non solo propone giganteschi affari per Big Pharma con i soldi pubblici  ma anche e soprattutto perché come cura definitiva allude a una società militarizzata e sostanzialmente guidata in senso privatistico: tutto questo a fronte di una sindrome para influenzale gonfiata all’inverosimile nei numeri e nella catalogazione dei decessi, ma che anche così non va oltre lo 0,03 % di mortalità. Insisto su questo perché è proprio l’artificialità della situazione che denuncia  la volontà di mettere in campo una nuova e sinistra ingegneria sociale, senza che ve ne sia alcuna necessità in relazione alla pseudo pandemia. 

La prima parte di questo delirio rockfelleriano prevede la formazione di un  Pandemic Testing Board “composto da leader di imprese, governo e mondo accademico”, dunque con una soverchiante presenza privata che avrebbe il potere di decidere azioni e attività con un autorità non diversa da quella del Presidente in tempo di guerra e nella sostanza prevede di sottoporre a test Covid inizialmente 3 milioni di cittadini americani alla settimana, per arrivare poi a 30 milioni a settimana e infine a 30 milioni al giorno. Una cosa assolutamente pazzesca e senza senso, se non fosse che viene detto senza mezzi termini che ogni test costerà all’erario un minimo di 100 dollari, per cui siamo vicini ad un affare da oltre 30 miliardi ( e molto di più se si pensa che questo “esempio” potrebbe essere esportato con la complicità di una politica corrotta e subalterna). E’ del tutto evidente che fattasi incerta la prospettiva di un vaccino nei confronti di un virus ampiamente variabile si tenti di sostituire gli affari previsti sostituendoli con qualcosa di altrettanto remunerativo, anche se totalmente assurdo nei confronti della minaccia. Chi pensa che le grandi organizzazioni o addirittura la Scienza siano alieni da volgari speculazioni sulla salute si sbaglia di grosso: si pensi soltanto all’Oms che da tempo immemorabile ha raccomandato l’idrossiclorochina, come profilassi antimalarica ma ora che il composto si è rivelato efficace contro il coronavirus dice che ha effetti collaterali tali da sconsigliarla. Va bene che il direttore è un bandito al servizio di Bill Gates,  e che nemmeno ha una laurea in medicina, però il troppo stroppia. 

Ma questo è il meno perché per poter mettere in atto il piano di una utilità reale pari a zero il documento prevede di reclutare un corpo speciale “di risposta pandemica” –  ammesso che la pandemia continui, cosa di cui non c’è alun indizio – formato dai 100 ai 300 mila uomini  reclutati tra la guardia nazionale e i volontari di Peace Corps e Americorps (quelli che operano nei  paesi in via di sviluppo con le modalità che conosciamo ). Questa armata, i cui membri dovrebbero essere pagati 40 mila dollari l’anno, sorveglierebbe con metodi militari la popolazione in modo da ottenere una possibilità di controllo pressoché totale dei cittadini. L’accenno alla retribuzione che potrebbe sembrare pleonastico in un documento come questo, mira invece a rendere perenne l’emergenza e a costituire una nuova milizia sostanzialmente a direzione privata e pagamento pubblico che si presenta come permanente:  una volta esaurito il pretesto del Covid nuovi allarmi possono essere creati in ogni momento semplicemente gonfiando mediaticamente gli eventi come è appunto avvenuto col coronavirus il quale peraltro era presente ben prima della sua “scoperta”. 

E’ evidente che ci si trova di fronte ad un’attacco frontale del grande capitale alla democrazia, sfruttando ancora una volta la paura, ma in questo caso attraverso una  minaccia di prossimità per ciascuno e poco importa se questa minaccia è concreta o principalmente un babau  informativo. Qualcosa che comunque era nell’aria da molto tempo, si stava preparando nei think tank e nelle casseforti dei grandi patrimoni, soprattutto da quando si è capito che il sistema non avrebbe potuto reggere a lungo così com’era. Del resto non si tratta nemmeno di cose segrete, certe intenzioni e visioni erano state tenute nascoste nel passato, ma da anni vengono esplicitate a diversi livelli non solo nelle parole dei vari Bill Gates, Rockefeller e compagnia vaccinante, ma persino in quelle dei responsabili politici tanto che il segretario di Stato Mike Pompeo ha ammesso  in una dichiarazione alquanto contraddittoria fatta in televisione sul Covid 19 e sulle restrizioni,segregazioni, roghi di economia reale: “non si tratta di un punizione … stiamo facendo un’esercitazione dal vivo, per sistemare le cose.” E senza dubbio ci stanno sistemando per le feste.