Lo confesso Armando Chiaro è il mio candidato ideale. Peccato che io non viva a Quarto, un comune della zona flegrea e che non riuscirei a votare il Pdl nemmeno inzeppandomi di antiemetico, altrimenti non avrei avuto esitazioni.

L’Armando, coordinatore locale del pdl  infatti è già in galera con accuse di camorra, ma ha ottenuto 385 preferenze che gli dovrebbero garantire l’elezione a consigliori. Quindi non c’è bisogno di scandali, di resistenze per conservare la poltrona e conseguenti accuse all’opposizione di essere giustizialista. Quagliarello, detto Totonno dalla canzone di Sergio Bruni, si potrebbe risparmiare le sparate sui pm e anche quel povero Cicchitto non dovrebbe intervenire contro le toghe rosse, rischiando tutte le volte di mettersi a ridere. Un bel risparmio di orecchie e un bel guadagno di efficienza.

Magari tutti i candidati del pdl fossero come lui. Quantomeno la politica non consisterebbe solo nel tentativo di evitare la galera. Al massimo si focalizzerebbe sui tentativi di uscirne. Un grande vantaggio per l’intero Paese: in quel caso infatti ci vorrebbe almeno la buona condotta.