E' lei che è attenta alla salute orale del premier

Mi ero sempre chiesto, da completo idiota, cosa volesse dire igienista dentale e perché non si potesse semplicemente andare dal dentista.  Però le ultime vicende politiche mi hanno fatto dare uno sguardo a Wikipedia e ho scoperto che si tratta di un’affascinante figura professionale che “promuove la salute orale al fine di migliorare la salute nonché  l’autostima del paziente”.

Ho anche scoperto, con grande costernazione per la mia ignoranza, che si tratta di una professione  così stimolante che addirittura alcuni ministri hanno esercitato questa attività senza avere il titolo di studio richiesto: capirete una laurea triennale richiede una certa fatica.

L’ igienista dentale ha un lavoro complesso e in certi casi anche vario e divertente: non sempre lavora nel proprio studio, visita i pazienti a domicilio perché tra i suoi compiti c’è anche quello di badare alla prevenzione: spesso, per esempio, partecipa a cene e feste dei pazienti più in vista per educarli a un’alimentazione corretta che non crei troppa placca batterica sulle mucose.

Certo non tutto è oro ciò che luccica: come ho imparato leggendo, l’igienista dentale va incontro anche a malattie professionali che possono andare dall’allergia ai guanti di gomma alle affezioni cervicali anche gravi: non sembra, ma la detartrasi può essere  impegnativa specie per quei pazienti che abbiano restauri protesici fissi e mobili. La cosa peggiore è contrarre il bunga bunga, una malattia endemica nel Sudamerica che provoca brividi, afonia, compulsione a lavarsi e stati di allucinazione nei quali spesso si vede un nano che si avventa, strillando mi consenta.