Come si poteva immaginare la strage degli innocenti voluta da Erode Netanyahu ha prodotto solo orrore, ma in realtà l’invasione di Gaza sta segnando il passo: decine di carri armati e di blindati di Israele sono stati distrutti dalle brigate al-Qassam che sono il braccio armato di Hamas e in realtà non si tratta affatto di una sorpresa o meglio è sorprendente che i militari israeliani non abbiano imparato nulla dall’ Ucraina. I mezzi blindati sono ormai troppo vulnerabili per costituire un vero vantaggio in ambito urbano e quelli israeliani, pensati per scontri a bassa intensità, lo sono ancora di più.  Comunque stato diffuso su Rumble un video sulla distruzione di numerosi blindati.  Dunque i tempi di questa pulizia etnica si allungano in maniera indefinita così come le perdite israeliane che hanno visto una forte emorragia di ufficiali: così la strage nella Striscia di Gaza non servirà a ristabilire il mito della deterrenza di Israele, anzi rischia di diroccarla definitivamente, ma al tempo stesso servirà ad alienargli  qualsiasi simpatia del resto del mondo, a parte ovviamente l’occidente dei veleni.

Tutto questo sta emergendo chiaramente anche dalla stampa israeliana. Il Time of Israel  dipinge le operazioni militari israeliane nella luce più positiva possibile, ma cita pochi risultati concreti, non parla affatto di perdite e di contrattacchi di Hamas, ma abbonda di affermazioni secondo cui qui e la è stata uccisa una banda di terroristi, magai tipo quella riprodotta nella foto sotto:

Insomma siamo in pieno clima di mascheramento che tuttavia lascia trasparire un certo imbarazzo. Al contrario  Hareetz ha prodotto pesanti resoconti sulla colpevolezza di Israele nell’infliggere vittime civili a Gaza e  rappresenta la parte  civile di un Paese in mano a una sorta di sionismo escatologico  che non solo fa un uso totalmente immorale dell’Olocausto, come se questo potesse essere una scusante per le stragi di oggi, ma che si ciba di argomenti assurdi come il fatto che le tribù ebraiche erano presenti in quest’area prima che si parlasse di palestinesi. Una totale idiozia perché la Palestina che si chiama  così fin dai tempi di Erodoto, ma è stata  popolata da diverse stirpi a cominciare dal 9000 avanti Cristo, per esempio i Cananei che furono sterminati dai Giudei, ma molto prima ancora era uno dei territori di insediamento dei Neandertaliani. E per la verità si potrebbe dire che c’è un tentativo di essere abbastanza simili ai primi abitatori per ribadire il proprio buon diritto. Certe tesi sono così stupide e arroganti che non si può evitare di scherzare anche in mezzo a questa tragedia.

Il povero Blinken la cui incompetenza e ottusità  brillano al buio come il fosforo delle lancette di un vecchio orologio di un secolo fa, si è recato ad Amman per incontrare alcuni dei principali leader arabi e ottenere il loro sostegno al piano statunitense per creare un mitico stato palestinese la cui esistenza è sempre stata negata di fatto dagli Usa. E ancora più mitico perché l’amministrazione Biden è la prima a non prendere sul serio questa proposta. Tuttavia  Netanyahu si è rifiutato di incontrarlo e lo ha mandato a spasso così che si sappia che nessuno può solo lontanamente sottrargli il ruolo epocale di Erode, mentre gli arabi si divertono a tenerlo sui carboni ardenti facendo presente che è inutile che parli di futuri e fumosi piani, se non riesce ad ottenere ora, subito un cessate il fuoco. Ecco insomma che si delinea il paesaggio di una nuova palude per l’occidente anche sul secondo fronte, una palude che è anche un trappola etica nella quale è caduto mani e piedi, perdendo qualsiasi pretesa di reclamare  un ruolo centrale.