Le autorità sanitarie israeliane mentono riguardo ai decessi e alle reazioni avverse dopo il vaccino? Parrebbe proprio di sì: il   Comitato del popolo israeliano (Ipc), un organismo civile composto dai principali esperti sanitari israeliani, ha pubblicato il suo rapporto sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer ad aprile e i risultati sono catastrofici a ogni livello possibile come , riferisce Gilad Athmon  e come appare dal rapporto originale in ebraico  disponibile qui . Insomma “non c’è mai stato un vaccino che abbia danneggiato così tante persone”. Secondo i dati dell’ufficio centrale di statistica nel periodo gennaio-febbraio 2021, al culmine della campagna di vaccinazione di massa israeliana, “c’è stato un aumento del 22% della mortalità complessiva in Israele rispetto all’anno precedente. In effetti, gennaio-febbraio 2021 sono stati i mesi più mortali dell’ultimo decennio, con i tassi di mortalità complessivi più elevati rispetto ai mesi corrispondenti degli ultimi 10 anni “.

Ma la cosa ancora più inquietante è che all’Ipc sono arrivate  288 denunce di morte in prossimità temporale alla inoculazione vaccinale, il 90 per cento delle quali  entro 10 giorni dall’iniezione, eppure secondo il ministero della salute  solo 45 decessi in Israele sono legati al vaccino. Tenendo conto che ovviamente all’Ipc non arriva che una parte delle segnalazioni la distanza tra il dato ufficiale e quello invece concreto è altissima, ma  l’analisi delle informazioni dell’Ufficio centrale di statistica, combinata con le informazioni del Ministero della salute, porta alla conclusione che il tasso di mortalità tra le persone vaccinate è stimato intorno a 1 su 5000 ( 1 su1600 dopo i 70 anni) perciò il numero di morti in Israele subito dopo il vaccino si aggira sulle 1000-1100 persone il che ci dice che le cifre ufficiali sono 22 volte inferiori. E chissà… il fatto è che con l’aumento dei rapporti di reazioni avverse, contagi e decessi,  Israele ha ritirato i suoi dati da EuroMoMo ( che da i numeri ufficiali della pandemia, fino a quando non sono riapparsi l’8 aprile , rivisti in modo significativo al ribasso. Quindi sorge la domanda su cosa sia successo. Di norma, i dati vengono sempre corretti verso l’alto, poiché i decessi vengono segnalati in un secondo momento. Tuttavia, è piuttosto raro che i defunti vengano successivamente riconosciuti come ancora vivi. Comunque qui potete trovare la pagina di Euromomo, ancora esistente in memoria  che riguarda la situazione al 1 aprile ( bisogna ovviamente andare a vedere  Israele come nazione e qui invece la versione modificata dell’ 8 aprile. Quello che è lecito domandarsi è se questo accada solo in Israele o non sia invece una strategia globale. 

L’IPC rivela inoltre che “alla data del rapporto sono 2066, le segnalazioni di reazioni avverse gravi e gravissime che si sono accumulate alla commissione civile d’inchiesta e i dati continuano ad arrivare. Questi rapporti suggeriscono danni a quasi tutti i sistemi del corpo umano … La nostra analisi ha rivelato un tasso relativamente alto di effetti collaterali che colpiscono il cuore, Il 26% di tutti gli eventi cardiaci si è verificato nei giovani fino a 40 anni di età, la diagnosi più comune in questi casi è stata la miosite o la pericardite. Inoltre, è stato osservato un alto tasso di sanguinamento vaginale massiccio, danni neurologici e danni ai sistemi scheletrici e cutanei. Va notato che un numero significativo di segnalazioni di effetti collaterali sono direttamente o indirettamente correlati a ipercoagulabilità, infarto miocardico, ictus, aborti spontanei, alterazione del flusso sanguigno agli arti ed embolia polmonare ” 

Il fatto è che su tutti i giornali si esulta per i risultati di Israele nella vaccinazione di massa e si parla di un grande successo: peccato che il governo stesso ha detto che in autunno si dovranno rivaccinare tutti, con un analogo tributo di morti e di reazioni avverse.