Alla fine Paolo Villaggio è morto davvero e con lui se ne va l’ultima maschera del cinema italiano e insieme con quella anche un pezzo di storia, perché anche se non ce ne rendiamo conto il ragionier Fantozzi prima di diventare marionetta seriale per far cassa, è stato un sismografo dei cambiamento della società italiana o quanto meno dei suoi umori. Capisco che questo possa apparire come un’ esagerazione encomiastica in articulo mortis eppure è abbastanza evidente che le trasformazioni del personaggio sono lo specchio in chiave grottesca del Paese.
Fantozzi nasce grazie all’esperienza di Villaggio come impiegato di concetto all’Italsider di Genova dove svolge compiti simili a quelli del ragionier Filini e fa la sua prima apparizione televisiva nel ’68 come iperbole di una piccola e media borghesia di nuovo conio, ancora fresca di campagna o di servitù cittadina, di fatto così timorosa dei suoi destini e delle nuove promesse da accettare senza condizioni lo sfruttamento e l’ingiustizia del padrone, così come più tardi accetterà la corruzione. E’ un mondo assolutamente diverso da quello della classe operaia che ancora sogna la rivoluzione o da quello dei figli di quella stessa borghesia che intendono prendersi tutto, ma proprio per questo l’eroe negativo acquista una funzione catartica e rassicurante perché nessuno poteva essere più sfortunato di Fantozzi. Il personaggio compare in televisione, ma in realtà inizia la sua vera carriera in forma letteraria, come serie di racconti che Villaggio scrive sull’Europeo e che vengono raccolti in libro solo nel ’71.
Forse pochi sanno che l’operina seguita poi da altre che potremmo considerare dei sequel, ebbe grande successo non solo in Italia, ma anche all’estero, in Francia per esempio, dove brani scelti sono stati pubblicati sotto il titolo di Monsieur Catastrophe, ma soprattutto in Unione Sovietica, tanto da raccogliere gli elogi del poeta Evtushenko che lo paragonò a Gogol ( e molti anni dopo, già in epoca putiniana, Villaggio vincerà il premio Gogol come miglior scrittore nella sezione umoristica). Senza dubbio le mostruose e grottesche peripezie di Fantozzi sembrarono agli occhi della cultura sovietica uno schizzo della società occidentale, un paradossale, ma alla fine realistico racconto degli umiliati e offesi. Probabilmente la gestazione e la nascita di Fantozzi hanno qualcosa a che vedere con il castigat ridendo mores e con uno sguardo ancora critico sulla società capitalista. Ma quando il ragioniere, grazie a Luciano Salce, arriva al cinema, sono passati molti anni dalle prime ispirazioni e anni molto densi. Il primo film è del ’75 e sarà seguito l’anno dopo dal “Secondo tragico Fantozzi”, quello che più di altri è rimasto nella memoria. Nel frattempo molte cose sono cambiate, è finito il boom dell’industria italiana insidiato da nuovi protagonisti in ascesa e cominciano a mostrarsi i primi sintomi di finanziarizzazione, dall’altra parte dell’oceano iniziano a giungere mirabolanti promesse sui vantaggi collettivi della disuguaglianza proprio mentre comincia a venire meno il cosiddetto ruolo propulsivo dell’Urss e lo stesso Pci si ricolloca su posizioni più moderate seguito dai sindacati. Certo il Paese si modernizza, un referendum impone il divorzio sconfiggendo il fronte demo clericale e già si parla di aborto, ma come accadrà successivamente, le conquiste sul piano delle libertà individuali vengono pagate con progressive sconfitte sociali.
Fantozzi adesso sceglie la subalternità non più trascinato da retaggi ancestrali come risultava evidente dalla parola scritta, ma come cauzione in cambio di una sicurezza che si sentiva messa in pericolo. In questo contesto la piccola borghesia in procinto di fare marce in appoggio ai licenziamenti degli operai (anche allora in nome della competitività la quale tuttavia non suggeriva ad Agnelli di produrre auto concorrenziali in termini di qualità costruttiva) deve cominciare a demitizzare tutta la cultura che si riferiva a una società alternativa per non avere sensi di colpa. Ed è così che Fantozzi nel 1976 urla la sua battuta più celebre: “la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca”. E’ una frase liberatoria in cui la piccola borghesia si affranca dai suoi sensi di inferiorità ideologica e accetta la sua inferiorità reale, fa dell’ignorare, del pessimo gusto, della svagata superficialità, della disabilità drammatica e storica, il suo orgoglio. Un miscuglio di paure e complessi cui darà piena cittadinanza Berlusconi con le sue televisioni.
Naturalmente tutto questo non era nelle intenzioni esplicite, era nel sottopelle, in quella quinta dimensione nella quale i temi di sinistra finiscono per disertare la classe operaia e diventare tema da salotto, un esercizio della buona borghesia che può permettersi di immaginare rivoluzioni senza alcun pericolo. Ma certo è singolare questa traiettoria tra la calorosa accoglienza in Urss e la demolizione di uno dei suoi miti fondativi. Fantozziana si direbbe.
@ diderot- 35
Che ne pensa di Malcom X, o delle blak panther, che volevano riscoprire la propria negritudine rifiutando il rapporto con i bianche e predicando il separatismo etnico suprematista nero?
angela davis, assistente nera di marcuse, lancio la moda dei capelli afro, una generazione di nere rifiuto di stirarsele per somigliare alle bianche
le blak panther alla fine approdarono al marxismo, e col loro suprematismo nero intendevano sottrarsi allo sfruttamento, ritenendo di poter ributtare le difficolta prima scaricate su di loro sul proletariato bianco, spingendolo alla lotta di classe.
le blak panther giravano armate perche lo consente la costituzione degli stati uniti (prima di loro nessun nero lo avrebbe neanche lontanamente pensato), la fbi cominciò ad ammazzarli tenendo agguati e diffondendo l’eroina nelle loro fila.
E’ sicuro che il piano kalergi, estremizzazione della logica propria del capitalismo, che deve fare tutto omogeneo ed intercambiabile per realizzare economie di scala (standardizzazione), non si combatta riscoprendo le differenze le quali sono possibili solo uscendo dalla logica del valore ovvero del capitalismo?
Per il capitalism il valore d’uso, la concretezza o specificità, o unicità irripetibile, non ha valore alcuno, tali cose sono solo specchietti per allodole, contenitori vuoti dell’unica sostanza che è valore o tempo di lavoro contenuto.
Infatti, il valore o tempo di lavoro contenuto, è il metro universale, cio che permette di fare commercio di tutto, che poi significa ridurre tutto unicamente ad una merce. Anche per quanto riguarda glii uomini (quello per riprodurre gli stessi), esso deve essere altrettanto una misura ovvero uno standard, per garantire consumatori dappertutto uguali, omogenei rispetto alle merci intercambiabili
Non entro troppo (almeno ora) in quanto lei dice, credo però che la intercambiabilità o misurabilità secondo un unico metro di un valore morale (già di per sè troppo assoluto), così come dell’ovetto kinder, provochi un disgusto che ha la stessa natura del disgusto che lei prova per una umanità omogenea e dappertutto uguale (dal mio punto di vista soprattutto culturalmente e nei consumi). Ma questo e il portato del capitalismo, che kalergi rappresentava in modo credo vivido ed immaginifico , almeno stando a quanto dice lei.
Comincio a dubitare della sua onestà intellettuale, corbin vince eccome, tallona da vicino i tory, cosa impensabile fino a poco tempo fa per i laburisti. Egli è in fase ascendente, ed è realistico pensare che accederà al governo (ormai è un vincente anche per i nemici)
Idem c’e da dubitare della sua onestà intellettuale riguardo a Chavez, egli stesso di aspetto indio, ha unificato europei, negri, indios , sulla base della classe (mai avvenuto prima), e josè marti, cui chavez si ispira era un nazionalista nel senso di antiimperialista, ma internazionalista ed inter-gruppi etnici per quanto riguarda i paesi dell’america latina
Non diversamente da un Che Guevara, e lo stesso Chavez ha realizzato aree di baratto con i paesi circonvicini (valore d’uso per i bisogni, pìu che baratto, termine usato dalla borghesia per disprezzare)
Comunque, dia un calcio ai lavoratori iimmigrati, e si butti nell’abbraccio con Marchionne e con gli imPrenditori di cui parla sempre, ne riceverà un italianissimo bacio della morte.
P. S. per me Chavez non è abbastanza anticapitalista.
” josè marti, cui chavez si ispira era un nazionalista nel senso di anti imperialista”
Eh… per essere anti imperialista e socialista del 21° secolo, BISOGNA essere nazionalisti, altrimenti mi sa dire come contrastare i vari imperialismi travestiti da esportazione di democrazia, con tanto di “effetti collaterali a bordo di barconi” ??
Non c’è nessuna mancanza di buona fede o onestà intellettuale, forse un minimo di ignoranza, da parte mia.
Da parte sua noto una fede assoluta nelle sue opinioni, siano pure abbastanza ponderate … le ho messo un video nella parte finale del quale si vede con quanto successo gli immigrati in italia riescono a trasferirsi in Francia ad esempio, non penso che quelli diretti in Germania riescano a farla molto più semplice.
E i dati di quello che afferma, Lei Non li ha postati.
P.S. se un lavoratore straniero sa usare macchine a controllo numerico , ciò NON significa che non possa andare a costituire una forma di esercito industriale di riserva in itaGlia, o introdurre , MAGARI DA 20 ANNI A QUESTA PARTE, una forma di dumping salariale-sociale.
http://www.pagina99.it/2016/10/22/migranti-lavoro-immigrazione-in-italia-oggi-cer/
“Corbyn vince in inghilterra…”
Vorrei sommessamente farle notare, non se ne fosse ancora accorto, che Corbyn,dopo tutte le sue straordinarie proposte, HA PERSO LE ELEZIONI, E NON È AL GOVERNO!
E sa perche??
Perche Inglesi originari, e stranieri, NON riescono a coordinarsi neppure per il voto, non hanno affinità politiche sostanziali, che gli permettano di costruire un governo.
Eppure che la May non sembra questo personaggio politico irresistibile.
sono l’analisi del voto a dimostrare che hanno votato per corbyn la clesse operaia bianca (prima molto tory), e gli immigrati delle grandi città (sono soprattutto lì). L’unificazione che lei col suo nazionalismo fuori contesto fa di tutto per impedire
Il neoliberismo nacque con la tatcher, anche l’alternativa comincia a prendere corpo li, l’ italia e Lei) arriva sempre dopo ed in ritardo
“L’unificazione che lei col suo nazionalismo fuori contesto fa di tutto per impedire”
Unificazione talmente consistente, che ha permesso a Corbyn di perdere le elezioni.
Mala prossima volta però…. magari perde di nuovo ( contro una May in pesante crisi…).
dice anonimo. che se la canta e se la racconta come meglio gli piace senza confrontarsi con la storiia e i dati di fatto :
In una società atomizzata senza popolo-Nazione, senza una cultura comune, ed impoverita da lotte fra poveri innescata appositamente dal grande capitale, la capacità di opporsi ad esso sarà sempre MINORE, TENDENTE ALLO ZERO.
Le lotte degli anni 70 erano fatte in quanto le persone si percepivano come lavoratori. ovvero per questa comunanza nascente dallo stare gomito a gomito nei luoghi dello sfruttamento, la nazione non c’entrava niente
giovani ex contadini del sud, inizialmente esercito industriale di riserva, proprio per questo maggiore sfruttamento iniziarono le lotte e coinvolsero in queste la classe operaia integrata del nord, la stessa che inizialmente ostracizzava i meridionali. Altro che cultura comune, la cultura comune soese nel fuoco della lotta di classe, solo così caddero le barriere
in germania, giuvani turchi con contratto peggiorativo su base razziale, iniziarono proprio per questo maggiore sfruttamento quelle lotte che coinvolsero la classe operaia tedesca e integrata che inizialmente ostracizzava i turchi. Altro che cultura comune, la cultura comune soese nel fuoco della lotta di classe, solo così caddero le barriere
oggi in italia le lotte dei facchini in gran parte extracomunitari bloccano le filiere produttive, quindile fabbriche con operai ed impiegati italiani. Questi stessi non fanno lotte nonostante il malessere, ma una volta che a causa dei facchini vedono bloccata la loro fabbrica, trovano il coraggio di iniziare rivendicazioni sindacali che altrimenti mai avrebbero intrapreso (es Levoni,
ma sta accadendo sempre più spesso). Anche quì, sono la disperazione e le conseguenti lotte che possono creare creare comunanza tra italiani e stranieri, le lotte non nascono da una comunanza pregressa (tutta la storia del movimento operaio dice il contrario di quanto Anonomo sostiene, la comunanza è sempre il punto di arrivo, e mai la premessa delle lotte) .
Corbyn vince in inghilterra perchè è riuscito, con la proposta politica di spendere per sanità, ferrovie, servizi sociali, a ricevere il voto della classe operaia bianca ( che prima ragionava come anonimo e votava anche tory) ed anche degli immigrati, superando d’un tratto tutte le cose che dice anonimo.
Di fronte al vantaggio di spese maggiori per la sanità pubblica, per la scuola, cessa ogni differenza tra immigrato, indigeno e via cantando Ma questo non lo vuole il capitale, che si serve di ideologie come quelle propagandate da Anonimo (la nazione), per dividere ed evitare che si giunga ad un risultato come quello di Corbyn.
Della pur iniziale ripresa delle rivendicazioni, anche da parte degli italiani, innescata proprio dalle lotte degli immirati sfruttati più di tutti (facchini), il capitale ha paura. Sii serve quindi di ideologie come quelle propagandate da Anonimo, per evitare che accada qualcosa come quello che si vide in germania, riresa delle lotte degli indigeni su stimolo degli immigrati.
Invero, quale esercito di riserva, per fare l’operaio fiat ormai devi sapere usare macchine a controllo numerico, continui corsi di aggiornamento, e diviene così ovunque. Quale sarebbe “l’esercito industriale di riserva” (espressione di Anonimo), gli sfigati che arrivano sui barconi ? Certo che no, infatti gli immigrati residenti in Italia stanno diminuendo da qualche anno, se mai transitano da noi per andare a fare la pulizie nella germania a disoccupazione prossima allo zero (bayern, Baden-Wuttenberg, hansa-stadt Hamburg etc)
Se lei Jorge cerca una rivoluzione del paradigma capitalista , si dovrà ispirare a gente come Chavez in Venezuela… un militare patriottico-nazionalista-socialista, con il suo entourage ed un popolo che lo appoggi con spirito patriottico,Non ci vuole un melting-pot violento ed atomizzato all’americana-itaGliana (!!) …
a cosa siano serviti gli scioperi degli anni ’70, lo vediamo ora, in prospettiva storica, un sostanziale fuoco di paglia.
nella parte finale del filmato, si vede con quale successo gli immigrati riescono ad uscire dall’Italia una volta arrivatici:
qui, se il primo video non si riuscisse a vedere:
https://www.pandoratv.it/?p=17140
https://it.sputniknews.com/mondo/201707034712044-merkel-germania-strumenti-immigrazione/