Per Calderoli è anticostituzionale che una nazione abbia una festa nazionale. Già perché questa sarebbe momentaneamente priva di copertura e perché “con il debito pubblico che abbiamo…” D’accordo essere il ministro della semplificazione, quindi con una testa semplificata al massimo, ma qui siamo di fronte al ministro della dimenticanza e dell’arroganza con delega all’ottusità: l’unico vero capitolo che non ha copertura e nemmeno dei conti precisi è proprio il federalismo.
Certo sarebbe veramente il colmo che una classe politica dedita quasi esclusivamente alle coperture di affari e di escort, non trovi la copertura per la festa nazionale.
Ma non sono queste le vere ragioni e tutti lo sanno. C’entra quell’incubo chiamato secessione. Più che alla funzione-finzione di ministro della semplificazione bisogna fare riferimento a Calderoli come autore della legge porcata e di tutto ciò che ci gira attorno. Però se proprio ci tiene all’attuale dicastero semplificativo, al massimo si può dire che le parole di oggi sono una semplice porcata.
Vorrei un commento positivo in modo da affrontare al meglio il prossimo fine settimana….qualche ottimista?
p.s la parte di un ubriaco stando restando sobrio ovviamente : ammesso che Calderoli sia mai stato sobrio…
Sto veramente andando in depressione…una volta comunque,c’era sempre spazio per l’ottimismo..ma proprio ultimamente non ce l’ho più. lo ammetto la preoccupazione per la situazione politica italiana sta condizionando la mia vita…il privato di berlu ha talmente allagato tutto che non abbimao più il pubblico: non c’é più spazio per i progetti e le esigenze dei cittadini, lavoratori, i giovani, i precari, le famiglie, gli studenti, le donne, gli uomini, non c’é più spazio per la collettività intera…eppoi non é solo questione del privato di berlu che si sta fagogitando tutto insieme a quelli sul suo libro paga…stacchi da quel pensiero e poi ti cade l’occhio sulle sparate di questi oligofrenici parassiti che stanno alla guida del Paese..Calderoli ..calderoli…uno che potrebbe fare bene la parte di un ubriaco in una commedia dialettale (rigorosamente del nord)