Un altro studio completo e indipendente compiuto sui dati ufficiali giunge alla conclusione inequivocabile che l’iniezione di vaccini a mRna contro il covid è dannosa in termini di mortalità.  ancora una volta , non si legge nulla sui media mainstream, i politici non se ne accorgono e chiedono  ulteriori campagne di vaccinazione contro le persone anziane e vulnerabili, evidentemente o perché sono totalmente stupidi o perché vengono pagati o perché se disubbidissero le loro carriere sarebbero stroncate. Beninteso queste tre condizioni possono essere anche coesistenti anzi tendono ad esserlo perché bisogna avere un’intelligenza limitata per poter reggere questa commedia letale. E’ una vecchia e turpe storia che va avanti da tre anni tutte le affermazioni fatte dall’industria farmaceutica e dai suoi sostenitori politici, dai esperti spesso sedicenti. dalle associazioni mediche e dalle  burocrazie sanitarie  si sono dimostrate false. In un primo momento hanno rivendicato la protezione contro le infezioni, poi ci si è limitata a sostenere la protezione contro la trasmissione della malattia, smentito clamorosamente anche questo effetto  si è ripiegato sulla protezione dalle forme gravi di Covid e infine, alla salvaguardia contro la morte. Niente di tutto questo può essere dimostrato con i dati, anzi, i vaccinati hanno prestazioni peggiori in tutti gli ambiti rispetto ai non vaccinati.

Non è un caso se lo studio in questione si intitola la “primum non nocere” riprendendo il primissimo e più importante principio etico in medicina che esprime l’imperativo di non usare cure che possano causare dei danni ai pazienti  causare alcun danno, cosa che purtroppo si è verificata in misura senza precdenti enti negli ultimi tre anni. Gli autori dello studio descrivono il loro metodo: “ Le statistiche ci forniscono un approccio metodologico chiave per misurare l’impatto sulla salute pubblica della vaccinazione contro il Covid-19. La relazione matematica  tra gruppi vaccinati e vivi può essere ripetuta con un’affidabilità statistica relativamente elevata tra gruppi vaccinati e morti a causa dei grandi numeri della popolazione. Questo metodo offre anche una maggiore utilità statistica in quanto elimina l’ effetto Simpson” Riporto questo passo passo non per complicare le cose, ma per sottolineare cje questo effetto dovuto alle variabili nascoste è stato usato a man bassa per confondere le acque e per dimostrare che i vaccini erano efficaci e innocui. Comunque sia lo studio ha raggunto queste conclusioni: “I calcoli sono stati eseguiti per ciascuno dei seguenti cinque intervalli di quattro settimane: settimane 35-38 (2021), settimane 39-42 (2021), settimane 43-46 (2021), settimane 47-50 (2021) e settimana 50(2021)-1(2022). I risultati confermano che la mortalità dei gruppi vaccinati contagiati dal coronavirus è stata in media del 14,5% superiore alla mortalità dei gruppi non vaccinati contagiati dal coronavirus. Conclusioni I gruppi infetti  vaccinati sembrano avere una mortalità media più elevata rispetto alle loro controparti infette non vaccinate.”

E questo non basta perché lo studio accenna  alla possibilità che i dati siano stati in qualche nodo manipolati, per esempio in molti Paesi,  è stata pratica comune nascondere lo stato vaccinale dei malati, sia che la diagnosi fosse di Covid sia di altre malattie, ma finché la persona è viva, è possibile controllare lo stato della vaccinazione. Dopo la morte lo stato di vaccinazione viene solitamente perso o ignorato. Attraverso questi sistemi gli effetti potenzialmente catastrofici della vaccinazione sono rimasti nell’ombra” Si tratta di un’accusa gravissima perché tutti i metodi assurdi usati per manipolare i dati – si pensi solo alla grottesca “regola” di considerare il vaccino esente da responsabilità se i danni o la morte intervengono prima di due settimane dall’iniezione. Evidentemente la “messa in opera” di queste insensate regole dimostra che si sapeva o quanto meno si temeva che i vaccini imposti all’intera popolazione potevano essere non solo inutili, ma pericolosi. Un minimo di onestà intellettuale dovrebbe portare a riconoscere che le misure pandemiche e la campagna di vaccinazione sono state un disastro per la salute pubblica e una vergogna indelebile per il sistema sanitario.  Entro la fine del 2020, tutte le misure di sicurezza stabilite e gli standard scientifici per la risposta della salute pubblica a una pandemia erano stati sovvertiti. I protocolli di trattamento precoce che utilizzano farmaci off-label economici ed efficaci sono stati vietati grazie a un’intensa campagna di disinformazione orchestrata dall’establishment dei vaccini. Insomma niente è capitato per caso , non ci sono stati errori, ma soltanto dolo e se per debolezza o stanchezza  ci accontentassimo del temporaneo allentamento della pressione vaccinale, la medicina sarebbe letteralmente plasmata su su questo modello di buniness e di scienza deviata questo esempio e tutti i farmaci diverrebbero sperimentali: tanto le cavie non si lamentano e a nessuno frega nulla di morti e feriti purché arribino i soldi