Oggi per chi se lo sia fatto sfuggire, è la giornata degli stati vegetativi che il governo ha istituito per ricordare Eluana Englaro. L’iniziativa è così strumentale, così indecorosa nello sfruttamento di tragedie e così falsa in rapporto alla carne fresca pretesa e violentata dai potenti, che non merita nemmeno una discussione sulla laicità dello Stato, sarebbe come dare perle ai porci. E poi nel berlusconismo lo Stato coincide con gli affari dei lader e gli interessi del leader.
Perciò anche la giornata degli stati vegetativi non sfugge a questa logica autoreferenziale: non è altro che la celebrazione del governo e dei suoi elettori.