Si vis pacem para bellum dice un famoso detto romano, se vuoi la pace fatti trovare pronto alla guerra in maniera da dissuadere il nemico. Ma cosa succede se alla pace non ci si pensa nemmeno e si vuole la guerra quando non si è in grado di sostenerla? Già abbiamo visto che la Russia produce da sola tre volte i proiettili artiglieria di Europa e Usa messi insieme e di certo ci vorranno molti anni prima di recuperare il divario. Ma ci sono altre cose che normalmente non arrivano all’ignaro  cittadino occidentale tuttora convinto della superiorità quanto meno dell’America che è poi  il dogma centrale della Nato: dunque si impressiona quando tirano i venti di guerra, ma non si rende minimamente conto del rischio che corre.

Non sa per esempio che gli Usa stanno rapidamente perdendo la corsa agli armamenti. La Russia ad esempio ha già un sottomarino di quinta generazione il Belgorod che trasporta i Poseidon, siluri nucleari in grado di scatenare tsunami e inoltre ha già operativi cinque sommergibili della classe Yasen ( vedi immagine di apertura)  che sono tre passi avanti rispetto ai Virginia americani che oltretutto sono dotati di missili in via di invecchiamento come l’Harpoon, decisamente un pezzo di modernariato  rispetto ai 3M54, P-800 e 3M22 Zircon trasportati dai sommergibili russi. E già si stanno impostando battelli ancora più avanzati la cui costruzione comincerà non appena consegnato l’ultimo sommergibile della classe Yasen, quindi prevedibilmente entro quest’anno.

Si tratta di una situazione ben conosciuta, ma cosa fa la marina americana? Ritarda l’avvio della prossima generazione di sottomarini d’assalto addirittura all’inizio degli anni ’40. L’anno scorso la Marina aveva pianificato di iniziare la costruzione di questa classe di battelli nel 2035, mentre in precedenza era stato fissato il 2031. Questo ritardo che si va facendo enorme e cresce di anno in anno viene giustificato  citando i budget limitati e la necessità di finanziare le operazioni attuali e a breve termine. Ma è evidente che le reali ragioni stanno in altro e probabilmente in una difficoltà di progettazione di cui si sono visti clamorosi esempi negli ultimi anni, valga per tutti  il calvario dell’F35 che ancora deve risolvere parecchi problemi ed è comunque una macchina mediocre. Quando non possono, per ovvi motivi, essere utilizzati cervelli di importazione, allora ci si accorge che gli Usa fanno una fatica dannata a star dietro all’evoluzione degli armamenti. E’ il risultato di un sistema estremo capitalistico verrebbe da chiamarlo, che trasforma tutto ciò che tocca in merda.