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Pfizer confessa ufficialmente: più vaccini, più Covid

La bugie  sono come cadaveri buttati in acqua: prima o poi finiscono per emergere e se noi non ne abbiamo notizia a è perché esiste una fabbrica della menzogna che copre ogni vergogna di questa narrazione pandemica e vaccinale. Circa un mese fa stato chiesto a Fauci Il portavoce dell’establishment,  pandemico in Usa di spiegare perché considerasse  l’immunità acquisita dal vaccino superiore all’immunità naturale , ma egli non ha saputo rispondere facendo l’ennesima figura barbina. Ma qui si tratta di marketing e bisogna convincere il consumatore di non poter fare a meno di ciò che il venditore propone o almeno di dare ai poteri che stanno tradendo le costituzione un qualche argomento per imporre i vari passa vaccinali

Ma in realrà che l’immunità naturale sia superiore a quella dei cosiddetti vaccini a mRna, lo ha detto la stessa Pfizer, come risulta evidente da un documento della Fda  Riunione del comitato consultivo sui vaccini e sui prodotti biologici correlati 17 settembre 2021 | Documento informativa della FDA. L’azienda ha confessato che nel campione messo in piedi per ottenere l’autorizzazione di emergenza i vaccinati avevano preso ugualmente il covid  con una frequenza maggiore rispetto ai non vaccinati. Ecco la citazione esatta da pag.22:

“Anche se non verificata in modo indipendente dalla Fda, l’analisi post hoc sembra indicare che l’incidenza di SARS-CoV-2 durante il periodo di analisi tra 18.727 partecipanti allo studio originariamente randomizzati a BNT162b2 (media di 9,8 mesi dopo la Dose 2 all’inizio del periodo di analisi) è stata di 70,3 casi per 1.000 anni-persona, rispetto a un’incidenza di 51,6 casi per 1.000 anni-persona tra 17.748 partecipanti allo studio originariamente randomizzati al placebo e passati a BNT162b2 (media di 4,7 mesi dopo la Dose 2 all’inizio del il periodo di analisi). Un’ulteriore analisi sembra indicare che l’incidenza di COVID-19 è generalmente aumentata in ciascun gruppo di partecipanti allo studio con l’aumentare del tempo post-Dose 2 all’inizio del periodo di analisi”.

Per dirla in parole povere, circa 70 persone su 1.000 che hanno assunto il vaccino Pfizer-BioNTech (BNT162b2,)  hanno contratto il COVID, mentre solo circa 51 persone su 1.000 che hanno assunto il placebo si sono prese la malattia. Pertanto, non solo il vaccino non è riuscito ad aumentare l’immunità, ma ha effettivamente diminuito l’immunità. Ha dato ai destinatari una falsa immunità. E questo viene fuori anche nel concreto perché uno studio molto ampio intitolato “L’aumento del Covid -19 non è correlato ai livelli di vaccinazione in 68 paesi e 2947 contee negli Stati Uniti” pubblicato il 30 settembre 2021 sul sito NIH PubMed conclude: “A livello nazionale, non sembra esserci alcuna relazione distinguibile tra la percentuale di popolazione completamente vaccinata e i nuovi casi di Covid-19. In effetti, la linea di tendenza suggerisce un’associazione marginalmente positiva in modo tale che i paesi con una percentuale più elevata di popolazione completamente vaccinata abbiano casi Covid  più elevati per milione di abitanti. In particolare, Israele con oltre il 60% della popolazione completamente vaccinata ha avuto i casi di Covid-19 più alti per milione. Sembra anche che non vi sia alcuna segnalazione significativa di casi di Covid -19 in diminuzione con percentuali più elevate di popolazione completamente vaccinata”. E dire che i ricercatori sono o erano tutti dalla parte dei vaccini, tanto che lo studio era partito proprio per dimostrare ai renitenti la loro efficacia. Ormai questa narrazione sta diventando surreale e come sia stato possibile fornire una autorizzazione sia pure di emergenza a questi preparati sta diventando un mistero sempre più fitto. Mentre non è ormai un mistero che il totalitarismo vaccinale vada avanti comunque a dispetto di ogni verità: non ha nulla a che vedere col virus o con la salute dei cittadini, ma con la loro prigionia.

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