Site icon il Simplicissimus

Tenete i trattori accesi: fanno solo finta di cedere

Di fronte alla carica dei trattori che sta paralizzando alcuni Paesi parrebbe che l’Unione europea e anche il governo francese vogliano fare marcia indietro sugli assurdi e irrealizzabili obiettivi di Net Zero in agricoltura: c’è la promessa di rimuovere la direttiva che impone di ridurre di quasi un terzo le emissioni di azoto, metano e CO2 legate all’agricoltura come antipasto per una diminuzione dei cosiddetti gas serra del 90% entro il 2040. Tutto questo è assoluta follia, perché anche se l’agenda Net Zero in campo agroalimentare fosse lontanamente fattibile senza degradare pesantemente l’alimentazione delle persone, il “risparmio ” di gas serra di origine antropica già irrisorio di per sé (4 per cento del totale) sarebbe totalmente irrilevante a livello planetario. Comunque ieri anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea ma più nota come truffatrice in campo vaccinale (e non solo), ha proposto di rivedere il piano dell’UE per dimezzare l’uso dei fertilizzanti definendolo con il disgustoso linguaggio dei bugiardi un “simbolo di polarizzazione” mentre in Francia il primo ministro Gabriel Attal ha annunciato sostanzialmente la stessa cosa a livello nazionale. Con questi annunci si spera di far tornare a casa i trattori, cosa che sta già accadendo.

Io temo però che sia un errore fidarsi delle promesse perché una volta smobilitato l’esercito degli agricoltori l’impegno a ritirare provvedimenti potrebbe facilmente arenarsi in mille discussioni, polemiche, ripensamenti mentre le organizzazioni che hanno messo in piedi la protesta, nonché i personaggi più in vista delle stesse, potrebbero essere ricattati o comprati, per non parlare di una campagna di stampa di cui abbiamo già assaggiato qualche esempio la quale potrebbe convincere le persone che gli agricoltori e gli allevatori sono mangiapane a tradimento, gente che sfrutta gli ingentissimi fondi europei per intascarsi denaro con poca fatica. Costoro ovvero il canagliume mediatico si guarderanno bene dal dire che questi fondi stanziati fin dagli albori della Comunità europea servivano all’inizio a difendere l’agricoltura continentale da quella nordamericana o del sud del mondo, mentre oggi servono principalmente all’industria agroalimentare di trasformazione o alle grandi catene commerciali per poter pagare prezzi bassissimi agli agricoltori. E si guarderà anche bene dal dire che queste follie europee serviranno solo a portare i prezzi del cibo alle stelle per poi poter avviare lo smercio di insetti, di carne sintetica e di ogm.

Insomma forse sarebbe meglio mantenere lo stato di allerta e di mobilitazione fino a che le promesse non siano diventate realtà e non permettere a un milieu politico degradato di traccheggiare fino alle elezioni europee. In realtà la politica dei burattini comincia a trovarsi tra l’incudine e il martello: l’incudine è l’inconsistenza dell’allarme climatico, almeno così come viene presentato e l’impossibilità di attuare le ricette del Net Zero, il martello sono le opinioni pubbliche o le categorie che cominciano a svegliarsi e a capire che certi provvedimenti non c’entrano proprio nulla con i fini proclamati. Così i sondaggi sulle elezioni continentali danno in forte crescita le forze legate alla protesta e sebbene quello europeo sia un appuntamento elettorale privo di concretezza democratica visto che il Parlamento di Strasburgo non conta nulla ed è puramente (e costosamente ) simbolico per non dire metaforico, un risultato sfavorevole alle forze dello status quo potrebbe innescare un effetto domino. Perciò la politica anche la più autoritaria e quella che ostentatamente dice che non gliene importa nulla dei cittadini, cerca di smussare lo scontro che si è aperto con il settore primario dell’economia.

Così visto che non riuscivano a contenere la protesta hanno abbozzato un passo indietro anche se finora hanno solo promesso e non ancora mantenuto. Tuttavia mi piacerebbe mettere in rilievo una cosa basilare: cancellare certi provvedimenti oltraggiosi per la società e l’intelligenza, non servirà a placare gli animi: ormai l’Ue è un carrozzone che si va irrimediabilmente sfasciando e niente potrà impedire il disastro finale.

Exit mobile version