Site icon il Simplicissimus

Palestina: gli stragisti si fanno difendere da mercenari

Non si può dire che ci siano delle grandi novità riguardo alla striscia di Gaza dove gli Usa e Israele continuano nel metodico massacro di donne, vecchi e bambini, nel loro genocidio assurdo, nel loro crimine contro l’umanità privo di qualsiasi  scopo militare significativo. Come afferma J-Street, un’importante organizzazione della lobby israeliana, “la portata del disastro umanitario in corso e delle vittime civili è quasi insondabile”. Tuttavia sarebbe sbagliata dire che in questa realtà palestinese dove da decenni ormai domani non è un altro giorno,  non ci sono novità: ce ne sono eccome e in particolare due fatti concomitanti che danno esattamente l’idea della vigliaccheria occidentale di cui Israele partecipa come protagonista di primo piano. Infatti se fare fuori civili indifesi con le bombe e con le cannonate è facile, assai più difficile è vedersela con Hamas che pur essendo da ogni punto di vista di gran lunga inferiore all’esercito israeliano ,e soprattutto nel numero, gli tiene testa e infligge gravi danni alle forze corazzate di Tel Aviv. L’esercito israeliano sta lentamente riconoscendo e riconoscendo che i suoi nemici sono forti combattenti e nella stessa Gaza  i militari sono stupiti dalla portata della forza di Hamas che costituisce di fatto un piccolo esercito dotato di numerose armi tra cui lanciarazzi avanzati, droni da attacco e droni da attacco modellati per contrastare quelli israeliani. La resistenza è ostinata, non si arrende nemmeno nelle aree che le forze di occupazione israeliane affermano di aver ripulito.  Le forze di occupazione subiscono perdite relativamente elevate, molto più elevate di quanto non vogliano ammettere: il quotidiano  Haaretz  – dopo un’indagine sugli ospedali- sostiene  che le perdite ufficialmente dichiarate sono molto inferiori alla realtà. Quanto ai carri armati e ai mezzi blindati di vario genere ne sono stati distrutti da i 200 ai 300 (cifra quest’ultima più vicina alla realtà ) che sono certamente molto più di quanto Tel Aviv avesse pensato. Questa è la prima novità, nel senso che nessuno si aspettava che a oltre due messi dal 7 ottobre la resistenza fosse così accanita e così efficace.

E allora ecco la seconda notizia correlata: Israele nonostante la sua schiacciante superiorità almeno sulla carta, oltre a ricevere un generoso sostegno militare da parte degli Stati Uniti e dell’Europa sta sta ricorrendo a compagnie mercenarie occidentali nella sua campagna genocida su Gaza. Pedro Diaz Flores, un noto mercenario spagnolo, ha rivelato in una recente intervista al quotidiano spagnolo El Mundo che il regime israeliano sta reclutando compagnie militari private (PMC) per raggiungere i suoi obiettivi nella zona assediata e che pur di assicurarsi questi mercenari paga molto bene. Flores, che ha combattuto a fianco dei neonazisti in Ucraina ( in fondo le merde rimangono sempre merde) , ha rivelato come la sua organizzazione abbia aiutato le forze israeliane. “Forniamo supporto di sicurezza solo alle truppe delle forze armate israeliane o ai convogli di armi che si trovano nella Striscia di Gaza . Siamo responsabili della sicurezza dei checkpoint e del controllo degli accessi ai confini di Gaza e della Giordania”. Ci sono molti mercenari  qui e lavorano tutti insieme. Hanno tradizionalmente sorvegliato i valichi di frontiera tra Eliat e Aqaba”.

Dunque l’invincibile Israele, la nazione dei cosiddetti cittadini – soldato, da tempo si affidava a mercenari per l’opera di sorveglianza dei punti delicati e adesso si vuole far difendere da soldati di ventura, visto che i propri non stanno fornendo uno spettacolo consono alla mitologia bellica del Paese, In particolare le organizzazioni mercenarie americane  stiano lavorando nei territori palestinesi occupati per assistere l’autorità israeliana.  Il Forward Observations Group (FOG),ha pubblicato numerose fotografie e storie sui social media dei suoi membri in Palestina, circondati da un’enorme scorta di armi e con indosso attrezzature militari. Le pagine dei social media dei mercenari li mostrano di stanza lungo il confine di Gaza nelle regioni occupate, con la bandiera americana sulle loro uniformi e sono gli stessi che erano presenti in Ucraina  aiutando il regime di Kiev contro le forze russe. Un video di You tube in cui si dicevano queste cose è stato recentemente cancellato. Pare comunque che gli americani sotto contratto siano circa 15 mila. Non c’è da stupirsene: nel frattempo, vari organi di stampa e specialisti russi hanno riferito di mercenari in fuga dal territorio ucraino e diretti nelle regioni occupate per assistere le forze del regime contro il movimento di resistenza palestinese con conseguenze notevoli sul morale delle forze armate ucraine.

Exit mobile version