Un nuovo mostro viene agitato all’orizzonte e si aggiunge agli altri cavalieri dell’apocalisse, pandemia, guerra, clima, per spaventare le persone, farle cadere nella trappola dell’ oligarchia ultra capitalista e indurle a pensare che c’è già un sostituto elettronico per le loro attività, che dunque esse non valgono più nulla e non hanno altra strada che fare atto di sottomissione al potere: questo quarto cavaliere viene chiamato intelligenza artificiale. Ma è un ballon d’essai, un nuovo inganno perché tale intelligenza non esiste, è solo un surrogato, un gioco di prestigio che si appoggia alla possibilità di gestire in tempi brevi un numero colossale di dati, per fornire riposte che possono sembrare intelligenti ai meno intelligenti. La potenza di calcolo si è talmente moltiplicata negli ultimi due decenni che i tentativi di imitazione del discorso umano, già ideati in precedenza come per esempio “elisa” sono stati surclassati, ma solo nella velocità di accedere a dati diecimila o centomila più densi e dunque a un “registro” molto più ampio tra cui scegliere risposte e lemmi adatti, diminuendo di molto l’incidenza degli insuccessi.
Cionondimeno sistemi come ChatGPT perdono di senso dopo poche domande, le loro narrazioni diventano noiose rapidamente e davvero tutto il clamore che si fa attorno a tali sistemi intelligenti dimostra la totale gregarietà dei nostri tempi. Al contrario la IA funziona meglio in situazioni più meccaniche e schematiche come per esempio la ricerca dei siti. Insomma è fondamentalmente un problema di quantità e di non qualità, ma soprattutto quella artificiale non può essere davvero intelligente perché manca di ciò che è una delle caratteristiche principale di questa facoltà ovvero la somma totale delle esperienze accumulate dalla mente umana.
Ci sono diversi punti deboli che forse vale la pena di elencare un po’ pedissequamente, per tentare di essere più chiari e più sistematici:
- L’intelligenza artificiale è destinata a diventare sempre più stupida nel tempo. Per cominciare, manca di giudizio critico e non è in grado di distinguere le creazioni umane dai risultati dei sistemi di intelligenza artificiale. Pertanto, più viene utilizzata, più diventa soggetta a errori. Alla fine, diventa soltanto un sistema di amplificazione del rumore.
- I sistemi di intelligenza artificiale non sono in grado di percepire i limiti della loro base di conoscenza. Quando viene posta una domanda non prevista nel repertorio memorizzato, vomitano spazzatura casuale.
- La cosiddetta intelligenza artificiale può essere applicata con successo solo in alcuni ambiti limitati: viene utilizzata al meglio per funzioni normalmente eseguite da quelli che venivano chiamati idiot savant persone cioè in grado di esprimere straordinarie facoltà, ad esempio nel campo dei numeri o della memorizzazione, ma senza rendersene nemmeno conto e non sapendo cosa farne di tali facoltà, perché tutto il contesto è come appannato. Per l’intelligenza artificiale è ancora peggio perché il contesto semplicemente non esiste.
- Inoltre non esiste nemmeno un insieme di valori che possa orientare le risposte e dare loro un senso dunque i risultati sono completamente vacui e del tutto inaffidabili riguardo ai fini.
La domanda si riduce quindi a questa: possono sistemi idioti governare il mondo? No di certo e perciò l’intelligenza artificiale può avere successo solo in ambiti ristretti, per esempio nei sistemi integrati e non riprogrammabili dall’utente per altri scopi, quindi diciamo con ruolo consultivo in alcune specifiche condizioni. Diciamo che in tutto questo c’è ben poco a che fare con l’intelligenza, ma molti interessi a creare una nuova mitologia. In compenso le élite politiche occidentali vengono guidate da idioti ai quali è facile appiccicare fili. E si potrebbe cominciare da Biden che a suo tempo fu l’ultimo del suo corso di giurisprudenza e che non ha mai lavorato nemmeno un giorno in vita sua: si potrebbe dire che l’Alzheimer nasconde la sua nativa mediocrità, per non parlare degli altri di cui abbiamo esperienza più diretta.
Idiot savant?… ecco allora intelligenza artificiale sarebbe perfetta per ruoli di governo italiota coperti ultimamente proprio da personaggi di tale fatta!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Sono d’accordissimo, é progettata per essere il nostro nuovo “dio” che va oltre la nostra limitata percezione. Di fatto per adesso rimane solo ed esclusivamente una macchina che non ha nessuna di quelle cose che rendono “magiche” le menti eccelse dell’essere umano.
É progettata per dirci cosa dobbiamo fare, con chi dovemmo accoppiarci, se stiamo destinati a farci terminare e inoltre a dirigerci attraverso lo studio dei nostri comportamenti.
Il rischio per chi l’ha creata é che l’umanità non faccia più progressi, che ci troviamo impantanati in un incubo scemo, rischio per l’umanità intendo visto che harari, gates e shwab a sentirli parlare delle loro idee mi sembrano degli idioti totali con molti soldi..
Il pilastro del “cioccolato” messo in scena sotto i riflettori come creatore di un futuro luminoso (Elon Musk) ha detto la cosa più importante per noi: “L’intelligenza artificiale significherà che non dovrai lavorare”. Verrebbe da dire, con le parole di una canzone polacca, “tutto è già successo e non tornerà più”. Ma sta tornando. Queste persone stanno implementando, chiamiamole illusioni oniriche, o meglio ancora, l’ideologia marxista rivoluzionaria e genocida della metà del 19° secolo. Il genero di Marx ha compiuto un’opera “memorabile” scrivendo un libro intitolato “Il diritto alla pigrizia”, in cui ha delineato una visione dei robot che lavorano per le persone. Queste persone sognano il mondo delineato da Marx nei manoscritti di Parigi. Si può solo dire con Davila che le idee stupide hanno seguaci in ogni generazione – posso solo aggiungere a ciò che queste idee stupide stanno diventando sempre più criminali e perverse in termini di strumenti per la loro attuazione (la scienza è stata ostaggio di psicopatici e sociopatici da oltre 200 anni). Il transumanesimo può portare alla creazione di tali robot biologici :-). Una scoperta importante del periodo marxista psicoanalitico è stata il fatto che le persone normali individuano/riconoscono gli psicopatici molto tardi. Molto tempo fa ho lavorato su una delle frasi di Davila che vale la pena considerare: “Le opinioni sostenute sono di natura genetica, proprio come il colore degli occhi”.
intelligere, ovvero leggere dentro. Pappagalli artificiali, umani o cibernetici, non muta. Occorrono studi e facoltà innate per penetrare i fondamenti dei pensieri e vederli nudi, eviscerarli, ricomporli nella loro essenza. Ammesso e non concesso che l’intelligenza serva e non sia piuttosto una dannazione…
risulta nei risultati che produce già abbastanza più intelligente della maggioranza delle persone umane, e può sostituire la stragrande maggioranza di mestieri. Lo spirito critico e l’acutezza di ragionamento sono prerogativa di una ristretta minoranza. La maggioranza delle persone vomita e agisce su roba già preconfezionata nulla di più sofisticato di quanto fanno questi bot. Se non ve ne siete accorti fino adesso e nemmeno dopo aver vissuto il delirio covid dove la sensazione di vivere in una società di zombie lobotomizzati in balia della propaganda ha raggiunto nuove vette non graziando alcuna categoria da giornalisti, giudici, docenti, accademici, medici, tutti pronti a ripetere come ectoplasmi rincretiniti i mantra della propaganda con pochissime eccezioni, è ora di rimuovere il prosciutto affumicato triplo strato dagli occhi.
Giusto, allora se non è l’IA ad essere I, è l’IU che si è tramutata in SU di massa.
Da cattolico nato, credo nellapaideia di Aristotele, forse l’approccio socratico a volte mi tenta, ma c’è chi mi mette in chiaro. Il dono della ragione/intelligenza è stato assegnato da Dio all’essere umano. Il fatto che ci siano una minoranza (?) di persone che creano grandi opere intellettuali (eccezionali) non prova nulla. L’impressione della robotizzazione di alcune opere è condizionata dalla cultura, dalla civiltà e, soprattutto, dall’educazione culturale. Il lavoro di costruzione e altre etiche sono il risultato dello sviluppo della cultura e della civiltà. Un’altra cosa è sfruttare le debolezze umane da parte delle cosiddette “élite” (COVID-19 e altri). In passato, le élite avevano l’obbligo di prendersi cura dei più deboli, il che sembra naturale considerando lo sviluppo delle strutture sociali nel corso di migliaia di anni. Le élite non possono essere elette in elezioni democratiche.