Quasi sempre la propaganda serve al suo scopo, salvo quando essa diventa talmente pervasiva, martellante e distante dalla realtà da essere uno schermo più che uno scenario. Ed è esattamente ciò che è accaduto agli occidentali in Ucraina, impedendo loro e al regime di Zelensky di comprendere cosa stava realmente accadendo, quale era la strategia dell’avversario e di avere una idea precise delle forze in campo, per cui si può dire l’occidente e l’Ucraina si sono sconfitte anche dalla propria propaganda. Tutto è cominciato quando le truppe russe che avevano accerchiato Kiev si ritirarono : ovviamente Mosca non intendeva prendere davvero la capitale, ma fare pressione per arrivare ad accordi pace. Una volta constatato con questo non avrebbe funzionato le truppe russe si ritirarono praticamente senza combattere per accorciare le linee e concentrare tutte le forze in un’area molto più piccola. Una manovra da manuale, quasi pedante tanto era ovvia.
Ma è stato allora che i centri di propaganda occidentali ed ucraini sono andati in overdrive: pensarono che la Russia fosse “in fuga” e speravano di poter sferrare un “colpo finale” che avrebbe fatto crollare il morale della società russa e portato a una sorta di rovesciamento che avrebbe posto fine all’operazione speciale di Mosca. Tutto è cambiato da quel momento in poi. I filo-ucraini non hanno capito nulla e la loro propaganda ripeteva in continuazione che la Russia è una tigre di carta sconfitta, codarda, inetta e completamente indifesa. Questa propaganda “ha funzionato” incredibilmente bene, ma ha funzionato dalla parte sbagliata: invece di convincere i russi, ha convinto gli ucraini e l’opinione pubblica occidentale che la guerra era già stata vinta, che la Russia non avrebbe mai potuto riprendersi da questa brutale “perdita” (che non era affatto una perdita ma una manovra strategica e una concentrazione di forze ). Da allora, nessuno nella società ucraina ha più pensato di prendere la guerra sul serio e le “retrovie” dell’Ucraina mentre le retrovie russe di fatto hanno accelerato a dismisura, in termini di galvanizzazione della società nel sostenere le truppe e la macchina militare.
In questo contesto è nata l’idea che con un po’ delle armi magiche occidentali la controffensiva sarebbe stata un gioco da ragazzi e avrebbe ricacciato la Russia dal Donbass e dalla Crimea. Tutti ci credevano seppure la tigre di carta russa, avesse già conquistato sia Mariupol che Artemosk infliggendo enormi perdite alla parte ucraina. Perché gli attacchi portati in inferiorità numerica fossero riusciti e invece la Russia avrebbe dovuto crollare in difesa, pur avendo fatto affluire altri reparti ed essendosi potentemente trincerata era un’idea di incommensurabile idiozia, eppure il fumus della propaganda impediva a molti di vedere come stavano realmente le cose.
Ora, gli esperti filo-ucraini più consapevoli stanno cercando disperatamente di riportare il loro gregge al pensiero razionale, ma è troppo tardi. Troppo tardi anche per Zelensky che dal suo bunker stimola follemente all’assalto reparti decimanti che non vogliono più attaccare senza voler sentire parlare di difesa e di ritirata: questi sono risultati delle narrazioni prive di consistenza. E sarà probabilmente l’esercito ucraino che negli ultimi giorni ha subito altre terribili decimazioni a prendere in mano la situazione.
Il potere della Propaganda. A Meloni non basterebbe l’iconografia cinematografica di Leni Riefensthal. Nemmeno Spielberg le potrebbe dare una mano. Ormai è un’attrice del varietà, una miniatura di Evita, Sembra il remake della tragedia di un uomo ridicolo, in tailleur. In Grecia, non stanno bene: sembra di stare in Italia. Il Mes li tiene a guinzaglio. Ascoltiamo le voci di Atene, come a Roma. In Grecia l’inflazione è ai massimi dal 1995. I prezzi continuano a salire così come sale la preoccupazione tra pensionati e lavoratori. I prezzi del gas naturale sono aumentati del 122,6% dall’aprile 2021, con un aumento dell’88,8% del costo dell’elettricità, del 35,2% dei costi generali degli alloggi e del 10,9% di cibo e bevande.
“Guardate qui, guardate le cifre di queste bollette, devo prendere dei calmanti dice una signora. Luce, gas, acqua e la rata del mutuo. Come possiamo pagare con un solo stipendio? Come possiamo vivere in questo modo? Le persone sono stremate. Stiamo tutti messi male. Gli affitti sono fuori controllo, 400 euro per un monolocale. Il governo si rende conto di come ci siamo ridotti? No credo. Le autorità dovrebbero vergognarsi. “
Stipendi da fame ma anche pensioni che non bastano per sopravvivere. Manolis Balis ha 87 anni. Ci racconta di essere in debito con il fornitore di elettricità. “Ho dovuto chiedere un prestito per poter pagare la bolletta. Si perché non sapevo come fare. Ho già pagato 200 euro e ma devo pagarne altri 600. Sono pensionato e anche mia moglie ha una pensione minima. E’ come se stessimo vivendo ancora come durante la guerra. Per me è come una seconda occupazione nazista questa”.
“Prima pagavi 50-100 euro e ora ne paghi 150” per lo stesso servizio, fa notare un’altra signora.Tutto sta diventando più costoso. Dobbiamo limitare i nostri acquisti, comprare pochissime cose. Questo è tutto quello che possiamo fare.”
Kiev. non è così lontana.
Un altro inverno è alle porte e favorisce la Russia, non certo l’occidente, stretto fra Ukr e israele, in preda ad un crollo economico ed industriale, per giunta. Molti paesi dell’Est potrebbero rimpiangere la vecchia Urss . Penso alla Bulgaria, un tempo terra da saldi dopo la perestrojka ed oggi con palazzi a Burgas cari come New York. Ovvio che sia speculazione, bolla finanziaria. La Romania, Polonia, anche Ungheria, ad un passo dal destino Ukr. Si vive male in quei paesi, adesso…Anche la ex Yugo è un vulcano dormiente ma attivo, l’Albania, la Grecia.
Riassumendo; si credeva un Peron ed invece era slo un P…lon (suonatore di).Liberista o giustizialista, ha reso l’Ukr una bisca, un bordello dove tutte le delinquenze mondiali han empito le tasche di soldi a cui ha fatto da prestanome. Alla sua morte, tanti depositi svizzeri, cadranno nell’oblio, come alla morte di Evita. Il IV Reich, non è una fantasia, ma una tragedia che si consuma ogni giorno sotto i nostri occhi, quelli sì distrati dalla Propaganda.Collettore dei nazisti di mezzo mondo, finirà i suoi giorni in un bunker o una Rat Line per il Sudamerica, un buen retiro. La Cia paga bene i suoi Agenti. Italia: diario del saccheggio? Meloni è Peronista o Evita? Le foto con il soggetto, son imbarazzanti. Presto una rat line Kiev-Roma?
In realtà non è andata esattamente così. Quando le truppe Russe erano giunte a Kiev, l’Ucraina era con le spalle al muro, Zelensky rendeva onore alla potenza dell’operazione Russa dichiarando pubblicamente che si aspettava di essere preso dai soldati Russi da un momento all’altro e che questo è perchè il loro avversario era formidabile(cercare i video), e hanno iniziato a trattare, il ritiro delle truppe da Kiev era parte integrante di queste trattative, che però si sono rivelate l’ennesima farsa usata per colpirli alla sprovvista infliggendo perdite significative alla Russia (e infatti la maggioranza delle perdite russe, incluse le formidabili VDV si concentrano tutte in quel frangente). La colpa di non aver capito il bluff (o aver fatto finta di non capirlo) facendo perdere alla Russia una posizione di enorme vantaggio che gli faceva avere l’ucraina in pugno è stata data a funzionari dell’intelligence e perciò il Cremlino ha iniziato a fare un enorme operazione di pulizia ed è cominciata così la seconda fase della guerra con i minchioni galvanizzati dal successo ottenuto che credevano di poter mettere in ginocchio la Russia tra sanzioni e aiuti militari di tutta l’alleanza NATO
Tutti millantatori seriali a forza raccontar balle… finiscono per crederci!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Questa follia non sarebbe mai cominciata se.. ma c’è bisogno di specificarlo ?