La guerra in Ucraina è stata dipinta come una manifestazione sanguinosa della “grande narrazione” di una lotta manichea globale tra “democrazia e autocrazia”, dove però non si capivano bene quali fossero le distinzioni visto che per supportare la lotta si sono ulteriormente ristrette le poche libertà rimaste. Nonostante queste evidenze alle opinioni pubbliche occidentali è stato insegnato che era di vitale importanza spendere centinaia di miliardi di dollari ed euro, sottratti ai cittadini e allo stato sociale per sostenere il regime nazista di Kiev contro la presunta belligeranza russa perché questo conflitto era una linea rossa per i presunti valori democratici e di civiltà occidentali. Questa narrazione è sempre stata una parodia di tipo hollywoodiano perché il conflitto in Ucraina era ed è una guerra per procura contro la Russia ordinata dagli Stati Uniti e dal suo veicolo militare, ovvero la Nato come parte di una più ampia lotta geopolitica del blocco imperialista occidentale guidato dagli Stati Uniti contro Russia, Cina e altre nazioni di un mondo multipolare emergente che ripudia l’egemonia dominata dagli americani.
La prova di questa natura del conflitto è data dall’oscena violenza genocida in Medio Oriente. Nelle ultime tre settimane, il regime israeliano, sostenuto dall’Occidente, ha massacrato impunemente i civili palestinesi con l’assenso degli Usa e dei suoni nani deformi europei che hanno effettivamente appoggiato questi atti criminali con la frode del “diritto all’autodifesa” di Israele, e i media occidentali hanno amplificato e rafforzato questa frode con i loro resoconti distorti e la solita valanga di bugie. Naturalmente, questa aggressione incredibilmente violenta e in barba a qualsiasi convenzione o forma di diritto internazionale ha dominato il ciclo delle notizie globali e tutte le fonti informative sono rimaste paralizzate dalla barbarie, anche se con prospettive diverse su quanta colpa attribuire al regime israeliano o al gruppo militante palestinese Hamas che ha innescato l’escalation di violenza con l’uccisione di massa di 1.400 israeliani, anche se sta diventando chiaro che molte di queste morti sono state in realtà causate dall’uso indiscriminato ed eccessivo della forza letale da parte dell’esercito israeliano, come si può leggere in un post di ieri, naturalmente cassato da Facebook
il punto qui è quanto sia notevole l’improvvisa cessazione della copertura mediatica occidentale della guerra in Ucraina. Nelle ultime tre settimane non si è quasi parlato di quel conflitto dopo che per un anno e mezzo è stata data una copertura ininterrotta e satura di menzogne facendo credere che si trattasse di qualcosa di esistenziale e per l’Europa e la civiltà democratica occidentale. Una parte consistente se non primaria della “cancellazione” del conflitto ucraino nella copertura mediatica occidentale è dovuta al fallimento della mitica controffensiva di Kiev che si è risolta in una disfatta militare senza precedenza con le armi magiche della Nato ridotte a ferraglia, 100 mila soldati ucraini inutilmente mandati al massacro. e 200 miliardi di dollari di aiuti militari finanziari per sostenere un regime nazista corrotto a Kiev andati letteralmente in fumo: i governi occidentali e i loro media servili non devono assolutamente lasciare che il pubblico occidentale veda questo grottesco spreco di denaro e di vite umane. L’attenzione del pubblico doveva in qualche modo essere distolta per evitare le clamorose ripercussioni politiche rispetto a una sconfitta epocale. .
Il massacro di palestinesi nella striscia di Gaza ha spostato l’attenzione anche se gli Usa e i governi europei si sono alienati il resto del mondo: si potrebbe dire che hanno spostato il focus da una guerra già persa a un’altra che perderanno e che anzi già si profila come una sconfitta strategica perché il resto del pianeta inorridisce di fronte a questa strage e dovrebbe ancor più inorridire di fronte ai tentativi di Netanyahu di giustificare tutto questo con argomenti biblici ed escatologici volgari se non proprio ridicoli che in definitiva tendono ad impedire la pace. Tuttavia l’ampia attenzione dei media occidentali sulla violenza a Gaza non è dettata da una genuina preoccupazione per i fatti, per non parlare della verità o della giustizia. sii tratta, come al solito, di una copertura per i crimini deli sionisti e per la complicità degli stati occidentali nel tentato genocidio dei palestinesi che va avanti da 75 anni dalla creazione dello Stato israeliano nel 1948.
Insomma strage scaccia strage è il meglio che l’occidente riesce ad esprimere. mostrando che è venuta l’ora di farsi da a parte
Bè, non è del tutto esatto che l’Ucraina sia passata in secondo piano: pare infatti che i miliziani di hamas abbiano usato armi statunitensi. Chissà chi gliele ha date?
EH …
Quando si innescherà la guerra civile nel paese del male e della bugia assolute, quando cioè le stelle e le strisce dalle quali derivano scaricheranno all’interno tutta quella violenza che hanno riversato per secoli su innumerevoli paesi del mondo, allora questo regime crollerà e sarà il momento nelle colonie della resa dei conti con i loro servi più ossequiosi. I Mentana, Vespa, Gruber, Molinari, Fontana e/o i loro successori, leccapiedi farabutti che si fanno indegnamente chiamare giornalisti, saranno chiamati a rispondere di tutti i crimini che hanno contribuito a fiancheggiare e giustificare per conto del loro padrone contro gli altri popoli ed il loro stesso. Non vorrei essere nei loro panni quando succederà.
Articolo che evidenzia molto fedelmente l’ipocrisia occidentale: il diritto internazionale, le organizzazioni internazionali, il rispetto della vita e la tutela dei civili sono limiti invalicabili che valgono soltanto per i nemici mentre per i paesi amici le regole non valgono, anzi vengono vergognosamente rovesciate. E così vediamo fiumi di dichiarazioni al limite dell’oltraggioso dei vari ‘esponenti’ italiani che ripetono come mantra la frasetta israeloamericana del diritto di difendersi entro i limiti del diritto. Ecco, e di grazia quale sarebbe questo limite se già più di 8000 civili di cui circa la metà minorenni sono morti per i crimini sionisti?
Stanno adottando la tattica del raccontare piccoli pezzi del conflitto in maniera sfacciatamente faziosa ignorando le parti più scabrose per poter dire poi alla fine che loro hanno sempre sostenuto la parte giusta che agisce nel rispetto della libertà e democrazia, ossia le stesse favolette raccontate per Iraq, Libia, Afghanistan che hanno permesso l’uccisione di centinaia di migliaia di civili con il plauso del ‘mondo libero’. Ma oggi i tempi sono cambiati e le parti si sono rovesciate: per il resto del mondo l’asse del male siano noi occidente, che viviamo nella bolla secondo cui tutto ciò che facciamo è giusto, è bene, è democratico…
Chi si schiera con i palestinesi si schiera con quello che è un cancro con tanto di metastasi planetarie che è il mondo musulmano. È quello che vuole il ritorno alle forme di vita più primitive e crudeli della vita e civiltà umane. Israele ultimo baluardo contro la teocrazia assoluta. Se cade Israele siamo finiti.
Non sono un robot.
(Individua tutte le caselle con “Israele ultimo baluardo contro la teocrazia assoluta”)
BUUUHAHAHAHAH!!!
Palestina bugie e direttiva Annibale :avevo postato su fb l’articolo e questa mattina aprendo fb mi scrivono che l’hanno censurato per i motivi che solo i censori che agiscono al servizio de la 7 riescono a vedere scambiando il male per il bene dell’umanità continuando nel genocidio del popolo palestinese accompagnato dal coro di stampa succube delle direttive angloamerikane
FB gestito da israeliani o ebrei ?