A volte ci sono notizie che ne nascondono altre come nelle scatole cinesi o in qualche gioco dialettico. Ha fatto scalpore  la pressa di posizione presa dell’ eurodeputata irlandese Clare Daly contro la signora dei vaccini rubati, ovvero la von der Leyen: “Mentre l’Ue avrebbe dovuto sostenere un cessate il fuoco e il rispetto del diritto internazionale per la protezione dei civili, Ursula von der Leyen atterra a Tel Aviv per assistere alla preparazione di un genocidio e dice che ora e nei giorni a venire l’Europa sta dalla parte di Israele. Come si permette ? Non ha alcuna autorità in materia di politica estera. Lei non parla per me! Non parla a nome dell’Irlanda! Non parla a nome dei cittadini Europei! Noi siamo per la pace! Noi siamo a favore della giustizia per il Popolo Palestinese e per il rispetto del diritto internazionale! È passato molto tempo da quando questa donna è al potere. Adesso è tempo che vada via e la corte penale internazionale indaghi su di lei!”.

Ora non è una grande notizia che una deputata irlandese si sia scagliata contro Ursula von Pfizer sulla questione della Palestina, ma invece è una notizia avvilente per questo continente che solo un altro – lo spagolo Manu Pineda-   tra i  700 e passa deputati o meglio figuranti europei visto che partecipano – ben pagati –  solo a una penosa simulazione della democrazia, si sia alzato a dire le stesse cose e smascherare la tiranna salottiera e la sua pochezza. Voci peraltro censurate visto che siano in regime di libertà.  Invece se fossero stati uomini, donne e non pecore avrebbero dovuto alzare in massa  il dito contro questa intollerabile macchia umana. E invece tutti insieme appassionatamente hanno accettato di fare la figura dei coglioni cercando di apparire umanitari, ma mettendo in primo piano quella terribile ipocrisia del diritto di Israele a difendersi. Chi ha mai negato questo diritto? Ma il diritto degli altri a difendersi dalle soperchierie di Israele o per meglio dire dei sionisti al potere non è contemplato? E nemmeno è contemplato opporsi ai tentativi di vero e proprio genocidio che non sembrano davvero un atto di difesa.

Poi ci si domanda perché l’Europa è ormai fuori dai giochi, un’entità che non conta più nulla da quando ha tentato di contare di più stando a totale rimorchio degli Usa. In realtà è ormai qualcosa di morto che si muove solo sugli stimoli del capitale internazionale, come una rana di Galvani, fedele ad ogni  più stupida e rozza distopia.