Come al solito, come sempre, dal dopoguerra gli Usa sono impegnati a condizionare le lezioni altrui. e adesso sta accadendo in maniera massiccia in Slovacchia, dove sabato prossimo rischia seriamente di vincere il socialdemocratico Robert Fico che incarna un netto rifiuto della politica dell’UE e della politica di guerra della Nato /Usa, un sentimento che peraltro si va diffondendo in tutta l’Europa dell ‘est. Così le istituzioni americane si stanno mobilitando con milioni di dollari per creare le condizioni per una sconfitta di Fico o quanto meno per azzopparne il successo.. L’ambasciatore americano Gautam Rana ha ammesso di aver pagato cifre a sei zeri ai partiti coinvolti nella soppressione delle pagine dei social media dei politici dello schieramento socialdemocratico e di opposizione come riferisce il portale di notizie slovacco Hlavné Správy .
“Finalmente so chi mi ha fatto rimuovere da Facebook!”, ha scritto su Telegram Ľuboš Blaha, uno dei personaggi più in vista dell’opposizione. Ma insomma dovrebbe fare il giro del mondo la notizia che un ambasciatore americano confermi che l’amministrazione Biden sta spendendo una quantità inaudita di soldi, almeno per la Slovacchia, per favorire la repressione della libertà di espressione con la scusa della disinformazione russa. Forse gli imbecilli al comando non hanno compreso quanto ornai queste formule vuote e infantili suscitino repulsa nella gente, almeno quella che si prende la briga di constatare la resurrezione degli ammiragli russi darti per morti dalla peggiore feccia dell’informazione, compresa quella italiana.
Proprio senza vergogna: ecco cosa dice l’ambasciatore in Slovacchia: “Abbiamo fornito 5 milioni di dollari al Ministero della Difesa slovacco. Vogliamo respingere l’influenza russa. L’anno scorso abbiamo potuto collaborare con il governo slovacco e quello statunitense per fornire informazioni a Facebook, dove Facebook ha deciso che al deputato Lubos Blaha non avrebbe dovuto essere usufruire di una piattaforma perché era un noto diffusore di bugie e disinformazione”. Insomma forse non diceva come questa bestia di ambasciatore che l’Ucraina stava vincendo. Naturalmente indovinate su quale giornale sono apparse queste parole? Sul quotidiano SME, legato all’impero mediatico di George Soros .
Altri soldi sono andati, questo lo si sa da altre fonti, per foraggiare movimenti filoglobalisti e “colorati” costruiti ad hoc negli ultimi mesi. la ciliegina sulla torta è che l’epurazione dai social dei personaggi di opposizione è guidata da una società di monitoraggio dei media gestita da Michal Trnka, figlio di Miroslav Trnka, l’uomo d’affari miliardario che finanzia i partiti governativi nel Paese.
Beh yankee maestri di genere!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
E tempo che soros e figlio siano imprigionati e buttare la chiave.
E una vergogna che possa fare quello che vuole violando tutte le leggi e tutti i principi senza pagare nulla!
Chi sono i complici ?