Finalmente si è capito in che senso l’F35 è invisibile. I radar lo individuano abbastanza bene  e per questo motivo il Canada (assieme ad altri Paesi) era restio all’acquisto dell’aereo più costoso di sempre e più problematico di sempre… poi, si sa,  pressioni e mazzette fanno il loro dovere. Invece non si doveva dubitare, perché è proprio quando casca che questo caccia diventa davvero  invisibile: un F35 caduto in Georgia domenica scorsa per un’avaria è stato attivamente cercato per due giorni, visto che pareva scomparso nel nulla e si temeva che fosse stato addirittura dirottato a Cuba. Le solite cazzate americane che poi ovviamente sono ritornate nella tana del ridicolo quando è stato ritrovato l relitto.  Una cosa davvero strana perché questo velivolo lento, pieno di difetti, costosissimo da comprare e da mantenere, viene venduto come aereo il cui vantaggio principale oltre alle caratteristiche stealth, è quello di essere “collegato” e formare una sorta di rete tra gli aerei in volo, i satelliti, le basi terrestri.

Così collegato che non si riesce nemmeno a capire dove sia caduto. La cosa non è di poco contro perché a suo tempo fu proprio questa caratteristica ( ormai generalizzata a tutti i caccia più recenti)  che spinse il governo Prodi nel 1998, a partecipare al progetto F 35 lasciando perdere l’Eurofighter che pure da un punto di vista tecnologico e costruttivo avrebbe portato un ritorno enormemente  più importante per noi.  Il ministro della Difesa era Beniamino Andreatta che fece fuoco e fiamme perché l’Italia aderisse al programma, mettendo in primo piano proprio questa qualità  di aereo “collegato”. Era una presa per il culo e ormai l’unica cosa interessante è capire come fossero collegati “in rete” la Lockheed, la Casa Bianca e il governo Prodi e quelli successivi che hanno confermato questa scelta scellerata sotto ogni punto di vista.