Le narrazioni  assurde sulla guerra ucraina e sulla “possibilità” del regime di Kiev di vincere la guerra, sulla debolezza della Russia si sono inseguite per un anno e mezzo durante il quale le truppe russe numericamente molto inferiori a quelle ucraine hanno polverizzato due eserciti di Kiev. Vale la pena di ripercorrere le fasi di questo narrato delirio perché ha un andamento comico:

  • La vittoria russa è impossibile
  • La vittoria russa è improbabile
  • Non si può permettere che la Russia vinca
  • La Russia sta vincendo ma a quale costo?

Noi  siamo in questa fase del racconto la cui logica e naturale prosecuzione, sull’onda di colloqui di pace, dovrebbe essere questa

  • La vittoria russa era inevitabile
  • L’Ucraina è così corrotta che non poteva vincere

Purtroppo le cose non stanno così perché gli Usa non possono e non vogliono ammettere la sconfitta contro l’arcinemico di sempre, sconfitta  che sarebbe al tempo stesso una palese ammissione di non essere più in grado di esercitare il dominio planetario e dunque di non poter più svolgere l’opera di rapina a mano armata di dollaro,  che hanno proseguito decennio dopo decennio. Quindi Washington cerca una pace che possa essere venduta alla propria opinione pubblica rimbecillita come una sorta di vittoria. Ma la Russia non ha alcuna intenzione di cadere nelle varie trappole che certamente verranno tese e pretenderà di avere la Crimea, il Donbass e altre regioni limitrofe, ma soprattutto una futura piccola Ucraina neutrale e demilitarizzata, cosa che ovviamente gli Usa non intendono concedere. Inoltre i russi si rendono conto che la strategia americana in questa fase è di simulare interesse ai colloqui di pace, per prendere tempo e riarmare un nuovo esercito in Ucraina : le truppe russe cui continueranno la pressione militare fino a che Kiev dovrà gettare la spugna. per mancanza di uomini, di mezzi e di infrastrutture.

Bisogna avere  le idee chiare su questo per evitare il peggio:  l’Occidente non ha più né la capacità di inondare il regime di Kiev con moderni sistemi d’arma e carri armati, mentre, l’Ucraina non dispone delle truppe addestrate necessarie per utilizzare tali armi, anche se esse potessero essere fornite. Inoltre la Russia sta mobilitando un milione di uomini considerando la possibilità che la Nato – magari tramite alcuni volonterosi Paesi come la Polonia –  voglia intervenire direttamente nel conflitto anche se in maniera convenzionale. Infine Mosca non combatte più questa guerra da sola, ha il sostegno della Cina e di molte nazioni del Sud del mondo che avvertono la paura di Washington dove il potere reale emana da quegli stessi che hanno sfruttato senza pietà per decenni tutti i continenti, Europa compresa

In pratica non c’è nulla che gli Usa possano fare per tentare di ribaltare le cose salvo  la guerra nucleare, anche se con tutta probabilità finirebbero per essere sconfitti anche su questo piano: non è che i missili ipersonici possano essere fermati lanciando contro la Russia miriadi di azionisti e di compilatori di app. E in ogni caso l’Europa sarebbe solo terreno fumante e inabitabile, questo dev’essere chiaro. Ma d’altronde la folle impresa americana di frantumare la Russia è completamente fallito e di certo la Casa Bianca o meglio chi ne tira le fila non vuole ridursi a trovare una scialuppa di salvataggio, vuole che l’orchestra continui a suonare nella speranza che la propria nave sia inaffondabile e magari premere il bottone dell’Armageddon. Sanno che la sconfitta farà saltare tutti i piani di globalizzazione messi a punto in questi anni e sanno che dovranno pagarne tutte le conseguenze perciò sono tentati di morire con tutti i filistei.

Perciò  sarebbe una cosa buona e giusta che si cominciasse a protestare, ma seriamente e continuativamente  contro la guerra, se non altro per quella sopravvivenza per la quale i più hanno svenduto le loro libertà. Solo che questa volta non è una feroce farsa assassina, ma una vera tragedia. Il fatto è che l’anima pesa solo 21 grammi, mentre il perso della menzogna è ormai  insostenibile.