Finalmente ci siamo, dopo tante chiacchiere belliche siamo in prima linea, In Kossovo i soldati italiani della Kfor sono stati mandati a reprimere  l’ira dell’etnia serba ancora una volta “punita” dalla Nato per la sua vicinanza alla Russia. A suo tempo è stato proprio questo accorrere dell’Europa sotto le bandiere dell’ossessione americana a segnalare l’inconsistenza del progetto comunitario e non a caso il 1999 fu anche l’anno dell’adozione dell’euro come divisa di conto, anche se non ancora come denaro circolante . Ma siamo anche in prima linea con l’allargamento del conflitto che Zelensky o meglio i suoi padroni ormai con le spalle al muro, irrimediabilmente sconfitti,  stanno tentando di fare:  il misterioso affaire della barca carica di uomini dei servizi segreti e del Mossad misteriosamente affondata da una tromba d’aria che nessuno ha visto, dimostra che le cose si stanno muovendo e che la Russia intende colpire anche oltre i confini dell’Ucraina. In questa fase i droni su Mosca o le puntate terroristiche in territorio russo implicano in gran parte l’opera di servizi quindi non c’è da meravigliarsi se dal Cremlino vengono chiari segnali di voler bloccare questo tipo di operazioni e magari “sfoltire” molti uomini dei servizi Nato che organizzano il terrorismo ucraino , come è accaduto con i bombardamenti degli ultimi giorni

Naturalmente tutta la stampa mainstream accetta l’assurda tesi dell’ incidente “climatico” anche se non può fare a meno di chiedersi cosa ci facessero tanti esponenti dei servizi segreti italiani e israeliani su quella barca, dopo aver passato alcuni giorni di riunioni  in un albergo  vicino alla Malpensa.  Cosa ci facevano su quella barca che il proprietario e skipper (persona vicina ai servizi) aveva adibito a natante per gite e con la presenta della moglie, una signora russa? Si dice che il Lago Maggiore ospiti dimore di oligarchi rissi e persone comunque importanti che sanno molte delle segrete cose che si preparano.  Forse qualcuno in particolare doveva essere ascoltato proprio quel giorno o si stava facendo un piano di ascolto su più persone o si doveva convincere qualcuno a passare dall’altra parte? Non lo sapremo mai:  però di sicuro è  impensabile che un così’ folto gruppo di spioni si riunisca e vada in gita se non c’è qualcosa di estremamente importante, tanto è vero che dopo l’incidente i superstiti sono stati portati via dagli ospedali, mentre gli israeliani sono stati messi su un jet privato e portati a Tel Aviv in tutta fretta . E chissà cosa è davvero successo: fatto sta che è stata vietata l’autopsia sui corpi  delle quattro vittime, la moglie russa del proprietario della barca, due spioni italiani e uno israeliano. Il divieto del magistrato  in questi casi è assolutamente irrituale e francamente incomprensibile se vogliano dare retta alla versione ufficiale della tromba d’aria: secondo la dinamica raccontata dovrebbe trattarsi di annegamento. O forse è successo qualcosa di completamente diverso? Tanto da indurre qualcuno a pubblicare che un agente del Mossad è stato assassinato in Italia”.

Rimaniamo sempre nel campo delle ipotesi che sono tuttavia obbligatorie vita l’inconsistenza  della narrazione ufficiale e il rifiuto di mettere assieme i tasselli necessari ad avere una versione minimamene credibile: perciò sono portato a pensare che si sia trattato di un’operazione di sicurezza russa e se così fosse saremmo già a 2 morti e 14 feriti ( compresi ovviamente quelli del Kossovo) della sciagurata guerra che dovremmo ripudiare. ma che dei burattini senz’anima e senza testa ci costringono a combattere. Finora questi si sono ” fermati” all’auto strangolamento economico e alla cessioni di armi, ma andando avanti  con l’ostinazioni dei muli e la testa degli asini, ci troveremmo probabilmente a fare tristi e drammatici conteggi di cui sarà interamente responsabile il governo attuale che non è riuscito nemmeno a fare un passettino indietro rispetto al conflitto ucraino. A questo punto, potendo immaginare concretamente  sviluppi futuri di guerra guerreggiata, diventa molto più importante  votare per i referendum contro le armi all’ucraina. Se fossi nel governo invece di impedire a tutti costi le firma, faciliterei l’operazione al massimo e non ne demonizzerei le buone intenzioni: come si è ben visto un referendum può anche essere ignorato, come è avvenuto per l’acqua, ma  può anche servire da scudo proprio per resistere alla richiesta di sacrifici umani da parte del Moloch washingtoniano per mantenere il potere planetario.