La verità e che tutti, io per primo, siamo stufi di sentir parlare della controffensiva ucraina annunciata da mesi e mai realizzata, sulla tuttavia quale si continua a fantasticare: ci sarà in questi giorni in contemporanea con le esercitazioni Nato o a luglio quanto l’Alleanza terrà un vertice a Vilnius in Lituania? Questa mitologica azione è come una Fenice che muore ogni giorno nella realtà e risorge il mattino successivo nella narrazione dei media. Questo ansioso chiacchiericcio tenta di nascondere che in realtà siamo di fronte all’esatto contrario, ossia a una massiccia offensiva russa che nel giro di una decina di giorni ha distrutto il bunker sotto la sede dei servizi di sicurezza a Kiev ferendo e uccidendo almeno un centinaio di alti ufficiali della Nato; ha messo fuori combattimento due batterie di Patriot e fatto prosciugare le scorte di razzi che peraltro sono ricaduti tutti su Kiev senza riuscire a colpire i bersagli, nemmeno quelli finti costituiti da droni; ha abbattuto cinque caccia  equipaggiati con missili  Storm Shadows;  ha colpito e affondato una nave da sbarco; ha fatto saltare  almeno una ventina di depositi di munizioni, uno  di grandezza tale da provocare onde sismiche di 3,5 sulla scala Richter; su tutto il fronte gli ucraini perdono ogni giorno uomini e mezzi in qualche tentativo offensivo e ieri sera è stato centrato il posto di comando delle forze armate ucraine in direzione Zaporozhye, ovvero lungo la più probabile direttrice di un attacco degli ukronazisti 

Non si vede davvero come gli ucraini possano contrattaccare con successo, tanto più che grazie all’arma mediatica possono contrabbandare qualche azione terroristica come testimonianza di un futuro radioso o quanto meno di esistenza : non è certo un caso se le richieste di nuove armi e munizioni si  stanno  facendo parossistiche tanto che si è passati dalle 2 squadriglie di F 16, addirittura alla richiesta di 160 aerei pur di rimandare con questa scusa la sacra controffensiva. Il problema è –  lo ha sottolineato nei giorni scorsi la Rand Corporation – che i russi hanno progressivamente imparato a conoscere le armi occidentali (peraltro spesso rivelatesi mediocri e comunque non all’altezza della propria fama) e sono stati in grado  di adottare  contromisure per renderle inefficaci o distruggerle e di sviluppare o aggiornare sistemi d’arma più sofisticati e adatti al campo di battaglia,   mentre la Nato non sta imparando un bel nulla. Andando avanti così, dice la Rand,  la Russia comincerà ad avere una schiacciante superiorità, non solo per quanto riguarda uno scontro nucleare grazie alla panoplia di missili ipersonici che possiede, ma anche sul terreno convenzionale. Insomma la realtà è dislocata a 180 gradi dalla narrazione occidentale, compresa la ridicola fede salvifica negli F16 che sono caccia certamente validi, ma un po’ vecchiotti e certamente inferiori ad almeno un migliaia di caccia russi. Ma in ogni caso sarebbero ben presto decimati dai molti sistemi contraerei russi, tra cui uno nuovissimo che  fa tutto in automatico e non ha bisogno di operatori. Proprio nei giorni scorsi ha abbattuto il suo primo caccia ucraino.

Ogni giorno di più si scopre che gli orditi della Nato e dei governi occidentali che ne sono l’espressione politica non riescono a cogliere la questione ed è come se si fossero cacciati in una storia di gran lunga più grande di loro. molto più complicata della normale insalata di parole con cui hanno a che fare  e che insomma sono vittime della loro stessa propaganda. Faccio un esempio: nei giorni scori il servizio segreto inglese MI6  ha scoperto che il gruppo Wagner è ancora operativo e si prepara a entrare in azione come riserva qualora ve ne fosse bisogno e perciò  raccomanda  di intensificare gli attacchi informativi contro Prigozhin per continuare a screditare il fondatore di Wagner in Russia. Il livello è questo: nelle loro teste confuse pensano che continuando a riempire l’Ucraina di armi poi regolarmente distrutte si possa arrivare a una specie di soluzione coreana delle guerra. Già  pensare questo è un chiaro segno di follia e di totale distacco dal mondo reale . Ma a parte ogni altra considerazione,  il problema qui non sono le armi, ma gli uomini: per quanto tempo potrà andare avanti il regime di Kiev perdendo 100 o più uomini al giorno? I russi non daranno tregua e metro dopo metro andranno avanti: alla fine la Nato dovrà gettare la spugna o impegnarsi direttamente provocando la sua stessa estinzione.