Il delirante governo tedesco ha vietato agli agricoltori di uno dei suoi stati federali, il Nord Reno Vestafalia  di fertilizzare adeguatamente vaste aree di terra per adeguarsi a quel libro degli inganni e delle stupidaggini che è l’agenda verde dell’UE: si tratta di provvedimento assurdo che segue la soppressione in Olanda di 3000 aziende agricole per risparmiare azoto il gas che rappresenta quasi l’80 per cento dell’atmosfera terrestre. Questa guerra al carbonio e all’azoto sembra proprio  la programmazione di una carestia indotta da provvedimenti assurdi e dalla millenaristica attesa di una prossima catastrofe climatica che non trova nessun serio aggancio scientifico. Disgraziatamente la decisione del governo tedesco è arrivata proprio nel momento in cui il Noaa ( National Oceanic and Atmospheric Administration) e la Rutgers University :hanno rilasciato nuovi dati che mostrano come la copertura nevosa nell’emisfero settentrionale abbia  raggiunto il livello più alto da quando sono iniziate le misurazioni ovvero dal 1967.  Come si può evincere dal grafico a fianco  che illustra l’andamento dell’innevamento per tutto questo periodo  con la media, i massimi e i minimi,  le oscillazioni nella superficie del manto nevoso durante quasi sessant’anni, risultano sempre abbastanza contenute e discontinue e non fanno per nulla presagire quel costante e rapido riscaldamento di cui si favoleggia e in base al quale si attuano politiche semplicemente pazzesche che stanno portando alla rovina l’occidente.

Ora vorrei sapere da voi se per caso avete letto questa notizia sui giornaloni o ne avete sentito parlare nelle  televisioni: io non ne ho vista traccia anche se in un periodo nel quale si profetizza il riscaldamento catastrofico del pianeta in base a “modelli” di mezzo secolo fa  ormai inservibili, un fatto del genere dovrebbe occupare tutte le prime pagine. Il fatto è che esso potrebbe far dubitare delle assolute “verità” climatiche del Wef e dintorni,  con cui i poteri che si sono impadroniti della politica e dell’informazione tentano di far passare un nuovo medioevo:  si devono  mettere sotto silenzio tutti i dati e le circostanze che non si adattano alla narrazione e che la possano contraddire. Ma c’è un altro motivo per tacere e stendere un manto di silenzio su quello nevoso:  l’ampiezza dell’area innevata  secondo  Severe Weather Europe “è un indicatore di freddo persistente mentre ci dirigiamo verso l’inverno vero e proprio”. Dunque abbiamo il segnale visibile di un inverno  che si annuncia piuttosto freddo sulla massima parte dell’emisfero settentrionale e questo proprio nel momento  in cui le sanzioni alla Russia rischiano di far trovare l’Europa senza abbastanza gas e petrolio  costringendola alla peggiore crisi energetica da tre generazioni. L’esaurimento delle scorte di gas in particolare in Germania dove esse erano solo a un terzo del normale a inizio autunno è dato quasi per scontato, mentre l’utilizzo delle scorte in maniera molto più massiccia del previsto negli Usa dove pure si prevede un inverno più freddo del normale, porteranno senz’altro a un ulteriore aumento del prezzo.

E tutto si tiene: se il riscaldamento catastrofico può attendere le calende greche o ancor meglio, la sconfitta di un disegno che sta portando alla degenerazione sociale o che forse è espressione della medesima, l’inverno freddo anche in Usa permetterà di esportare in Europa ancor meno Gnl di quanto si poteva sperare, anche ammesso che le attutali strutture possano accogliere: il sommarsi di tutte queste condizioni prefigura una vera e propria catastrofe invernale con tutti al freddo e aziende che chiudono aspettando il riscaldamento globale. E non ci si potrà nemmeno consolare col cibo visto che anch’esso viene via via eliminato per non fa riscaldare troppo il pianeta. Ma è giusto:  fino a che ci sarà una maggioranza  persone disposte a credere fideisticamente e acriticamente  in queste sciocche narrazioni, non sarà possibile opporsi efficacemente alla forza della menzogna.