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Australia: morto per vaccino? Funerale pagato

L’incredibile mondo del Covid è tale da sorprendere ogni giorno, qualche tempo fa il dottor Andrew Huff, ex vicepresidente di EcoHealth Alliance, il cui capo era Peter Daszak, quello che insieme a Fauci si occupava del pazzesco guadagno di funzione a Wuhan, ha confermato che il coronavirus è stato creato proprio nell’ambito di questi studi, mentre oggi apprendiamo che un laboratorio di Boston sta cercando di rendere lo stesso coronavirus molto più letale. Del resto perché dovrebbero fermarsi se la maggior parte delle persone continua a stare al gioco al massacro e farsi pungere senza opporre una decisa resistenza e una disobbedienza civile che sarebbe il minimo sindacale per una dinamica sociale non malata, non servile, non rassegnata? Ma la più strana delle notizie giunge dall’Australia dove le vaccinazioni con i preparati genici sono state a un certo punto obbligatorie e dove si sono create vere e proprie prigione per isolare i non vaccinati come si vede nell’immagine di apertura. In uno slancio di generosità il governo ha deciso di pagare i funerali a chi è morto dopo il vaccino.

Non teme certo di essere sbancato perché tra i documenti necessari per la richiesta – ovviamente da parte delle famiglie – di restituzione dei soldi spese per le onoranze funebri ci vuole una dichiarazione del medico curante che il decesso è avvenuto a seguito del vaccino. E si sa che i camici bianchi possono temere delle ritorsioni nel caso ammettano una cosa del genere. In ogni caso è ormai troppo tardi per molte autopsie che si sarebbero dovute fare e non sono state fatte. Quindi non è la praticabilità di questa cosa che interessa, quanto il fatto che un governo che ha costretto a una pratica rivelatasi poi mortale in numerosi casi ( e gravemente invalidante in moltissimi molti altri) pur riconoscendo la propria responsabilità, prenda si prenda gioco della gente persone con un risarcimento assolutamente ridicolo e persino offensivo anzi infame visto che oggi sappiamo dalla vive voce della Pfizer che le vaccinazioni non servivano a fermare l’epidemia e che dunque gli obblighi non avevano nulla di scientifico. Contemporaneamente il  governo ha  ha sviluppato uno schema di richieste di risarcimento a cui possono accedere le persone che hanno subito un impatto da moderato a significativo a seguito di una reazione avversa alla vaccinazione per Covid 19. anche qui ovviamente bisogna avere una qualche carta medica che indichi una correlazione, ma una volta avuta quella, sempre che in qualche rarissimo caso ci si riesca, viene offerto un piccolo compenso. Così come accade per le spese funebri,  esso viene viene concesso senza bisogno di avvocati e di pratiche legali.

Ovvio che il governo tema i tribunali dove i risarcimenti eventualmente concessi sarebbero enormemente più alti e inoltre focalizzerebbero l’attenzione sugli obblighi criminali a cui stata sottoposta la popolazione: invece così si spera di chiudere la vicenda dimostrando in apparenza una buona volontà che invece è una presa in giro. Ma ripeto, fino che essa sarà accettata potranno farlo. Finché una famiglia si sentirà paga per la restituzione dei soldi di un funerale e non si sentirà incazzata per questo, non ci sarà via d’uscita.

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