Qualche giorno fa è uscita una notizia bomba che ha fatto in breve il giro del mondo, nonostante l’imbarazzo che essa crea: di fronte alla commissione Covid del parlamento europeo ( per quel che conta, ovvero zero netto) uno dei più alti dirigenti della Pfizer ha confessato che ” Non ci sono mai stati dati scientifici che dimostrino che il trattamento con mRna limiterebbe la trasmissione del virus”. Anzi tali dati non erano nemmeno stati cercati a dimostrazione dell’eticità  dell’operazione. Questo  significa almeno due cose che suonano come una condanna definitiva di società ormai in aperto disfacimento: le torsioni costituzionali per rendere i vaccini obbligatori se non de iure almeno de facto  non avevano alcun senso e sono stati prese in vista di una svolta autoritaria, ma significa anche che quasi tutto il mondo della scienza medica, ben consapevole di come stavano le cose , ha mentito per la gola dimostrandosi totalmente  subalterna verso interessi economici e/o politici. Se a questo si aggiunge il tentativo che sta anch’esso crollando di nascondere i dati sui gravi effetti collaterali del vaccini a mRna, (proprio l’altro giorno il governo israeliano ha confessato di aver tenuto nascosti i dati per oltre un anno)  abbiamo un quadro sconfortante. E non tanto perché si deve prendere atto della corruttela ormai pervasiva del potere, ma perché ormai queste notizie alla fine sembrano suscitare rassegnazione o il disperato e ridicolo tentativo di negare l’evidenza.

Se i muscoli della rana morta a contato con il metallo non si fossero contratti probabilmente gli studi sull’elettricità avrebbero subito un ritardo e qui abbiamo popoli che rane bollite accettano qualsiasi cosa illudendosi che sia stato solo un brutto sogno e che tutto prima o poi tornerà come prima. La notizia che i produttori stessi di vaccini dopo due anni rivelino di non accertato  la capacità dei sieri genici di ridurre la trasmissione del virus avrebbe dovuto far saltare a furor di popolo la commissione Ue che ha comprato 4 miliardi di dosi inutili e pressoché tutti i governi che hanno agito contro ogni evidenza scientifica e in seguito hanno nascosto la documentazione che li incrimina. E invece nulla: salvo i soliti volonterosi che si danno da fare per cercare giustizia sembra che le società occidentali  soffrano di paralisi che a malapena permette loro di muovere il mignolo. Anche quando con sfacciataggine assolute le stesse burocrazie sanitarie che sono state gli attori principali dell’inganno, tornano a consigliare le vaccinazioni confermando che errare è umano, ma perseverare è diabolico.

Ora per confondere ancora più le idee oppure dare uno zuccherino cognitivo a chi proprio non ce la fa a guardare più lontano della punta del naso, si dice che viviamo una situazione senza precedenti, con l’esplicito invito a non cercare situazioni paragoni nel passato che potrebbero essere illuminanti: la situazione che viviamo quella di una guerra non dichiarata e di una pandemia creata in ogni suo momento dall’assemblaggio del virus alla distruzione delle sanità pubbliche sotto la spinta dell’emergenza, al divieto di cura per lasciate spazio ai vaccini genici sperimentali, potrà anche essere peculiare del mostro tempo e della quarta rivoluzione industriale, quella informatica, ma è facilmente riconoscibile come l’inizio di un regime fascista che è l’unico ormai in grado di consentire alle elite occidentali di sopravvivere nel disastro che hanno creato. Ne fa fede il carattere offensivo, estremamente settario, autoritario e al tempo stesso politicamente ingenuo del dibattito ( o non dibattito )  in corso. Nel quale una Verità incontestabile, anche nel caso di riveli una menzogna combatte gruppi di disobbedienti che “disinformano”, nel senso che interferiscono con gli ordini del giorno del potere che valgono a prescindere.

Naturalmente si tratta di un fascismo peggiore di quello passato perché i suoi mezzi di coercizione sono più avanzati,  che politicamente ha già eliminato di fatto la distinzione dei poteri che è l’asse portante della democrazia. Alla fine il sistema neoliberista profetizzato da Hayek che prometteva di dare spazio all’individuo contro lo Stato, si è materializzato in pochi individui che hanno preso il posto dello stato e ne tirano i fili come vogliono senza tenere in alcun conto il parere delle persone, Anzi di più, mettendo in atto un sistema di comunicazione e informazione che plasma quel parere.