Chi legge con una certa regolarità questo blog sa quante volte abbia preso di mira il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom, che oltre a vantare una laurea in medicina  di fatto falsa  ha fatto parte di un governo etiope stragista e per giunta ha combinato terribili  pasticci da cui lo salvò  Bill Gates quando per due anni divenne – sempre rimanendo ministro del governo etiope –  presidente del fondo contro l’aids, la malaria e la tubercolosi. Insomma fare costui capo dell’Oms è come fare capo della polizia se non proprio un rapinatore, un millantatore. E anzi proprio il fatto di essere giunto a questa carica dimostra come ormai l’Oms sia un’organizzazione di fatto privata e orientata a interessi privati. Ma questo non basta:  adesso si è scoperto che il direttore dell’Oms , che recentemente ha voluto a tutti i costi, allarmare il mondo per il cosiddetto vaiolo delle scimmie, contraddicendo lo stesso  staff scientifico dell’organizzazione mondiale della sanità, ne ha combinata un’altra: essendo il più importante sostenitore mondiale del Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tpfl)non detto nulla – sempre che non sia stato l’ispiratore – sulla ripresa delle ostilità del parte del Fronte il quale si è appropriato con la forza di 12 autocisterne di carburante:, per oltre mezzo milione di litri  appartenenti al Programma alimentare mondiale, sempre dell’Onu.

Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, ha detto:  “Queste scorte di carburante dovevano essere utilizzate esclusivamente per scopi umanitari, con la distribuzione di cibo, fertilizzanti e altri aiuti di emergenza. Questa perdita di carburante avrà un impatto sulle operazioni umanitarie a sostegno delle comunità in tutta l’Etiopia settentrionale”. Tuttavia come sempre accade con questo sfuggente e ambiguo segretario generale dell’Onu egli non ha voluto ascoltare Tedros Adhanom in quanto maggiore rappresentante della fazione che si è impadronita del petrolio, né lo ha minimamente invitato  a prendere posizione sul fattaccio, visto che dopo tutto le questione umanitarie non dovrebbero essere così di stanti dall’Oms.  Manco una parola, nonostante il fatto che egli si trovi  nella posizione perfetta per sapere con esattezza dove si trovasse il carburante trafugato.

Non è la prima volta che questo sevo di Bill Gates e dell’industria dei vaccini ha violato in modo flagrante il codice delle Nazioni Unite per promuovere gli obiettivi dei suoi alleati politici nel conflitto in Etiopia .e molti funzionari lo accusano di aver creato situazioni in cui il fronte di liberazione ha deliberatamente portato a situazione di disastro umanitario. Ma visto che Usa ed Europa lo sostengono queste istanze  sono sempre rimaste in secondo piano a dargli una mano anche per gratitudine nell’affaire Covid. Tuttavia bisogna essere chiari: un agenzia dell’Onu che abbia a capo  un personaggio come Tedros Adhanom, non solo al centro di una vasta ragnatela si interessi privati sanitari, ma anche intento a sfruttare il suo ruolo per sostenere in tutti i modi il suo partito, testomonia della mutazione che hanno subito le Nazioni unite negli ultimi trent’anni. Ci vorrebbe un fronte di liberazione da Adhanom e soprattutto dal suo massimo protettore Bill Gates, ma ci vorrebbe davvero una rinascita dell’Onu dalla palude nella quale è caduto e da cui non riesce a risollevarsi rendendolo di fatto muto di fronte a situazioni come quella dell’Ucraina. Non è colpa di Tedros, ma la sua equivoca presenza testimonia dell’atmosfera tossica  che si respira.  .