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Breve intervallo si spera

Dopo tanti anni prima o poi doveva capitare e così per problemi di salute che voglio sperare non siano molto gravi, ma che mi costringono a fare diciamo così dei tour ospedalieri, non potrò scrivere quotidianamente nel blog per qualche tempo. Anzi raramente. Ma già dai primi istanti di questa obbligatoria via crucis ho preso contatto con quello che oserei chiamare il Paese reale, perché da scandalosamente non vaccinato sono stato redarguito da alcuni medici che pure dovrebbero ben conoscere l’utilità negativa delle vaccinazioni con i sieri genici ormai confermata (uno ha tentato anche la mossa di dire che non si tratta di sieri sperimentali sono invece stato appoggiato dagli infermieri tre dei quali mi hanno detto se fossi stato vaccinato forse starei anche peggio, nonostante il problema non riguardi direttamente la questione.

Questo mi conferma nell’idea che la discrasia cognitiva la quale  in termini di pragma diventa appoggio all’autoritarismo  per via sanitaria è più presente nei ceti alti che in quelli bassi, quasi che i primi siano più confusi e illusi di stare dalla parte vincente. Bene adesso è il momento degli aghi che ho scoperto essere quasi tutti made in Cina, anche se sotto falso nome: come dire che stiamo sempre di più fuori dal mondo e dal nostro mondo.

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