Ecco qual’ è la vera preoccupazione dell’Oms: quella che “vaiolo delle scimmie” non è un buon nome per l’ultimo prodotto dei tentativi di tirannide sanitaria. Proprio non suona, non convince, non terrorizza e poi dal momento che viene contratto praticamente solo dai gay la definizione potrebbe suonare offensiva. La cosa non è da poco perché senza lo schermo della paura questa nuova malattia comparsa esattamente nel momento in cui era stata preconizzata un anno prima, potrebbe far sorgere delle resistenze nell’accettare questa ennesima narrazione e alla fine si potrebbe scoprire che in realtà essa non è altro che una copertura per i danni da vaccino contro il covid: l’immunodeficienza che essi provocano e che è già stata provata, può infatti risvegliare la sieropositività di persone con l’Aids ( di qui la sua incidenza tra i gay) o provocare manifestazioni erpetiche le quali possono somigliare sia pure di lontano al vaiolo o alla varicella. Così adesso l’Oms riconoscendo l’errore commesso chiede  “l’aiuto del pubblico”  non per combattere il vaiolo delle scimmie… ma per rinominarlo. “L’Oms sta tenendo una consultazione aperta per un nuovo nome di malattia per il vaiolo delle scimmie. Chiunque desideri proporre nuovi nomi può farlo”, ha affermato l’agenzia dell’Onu, come se si trattasse di un azienda per detersivi che lancia una campagna pubblicitaria. E infatti lo fa per le ragioni le ragioni dette prima: vaiolo delle scimmie potrebbe incoraggiare “idee sbagliate dannose associate al nome attuale”. Ovvero potrebbe non essere preso così seriamente da essere la base di una nuova giostra di misure sanitarie, Per ovviare a questo errore che di certo avrà sommamente irritato Big Pharma, l’organizzazione mondale della sanità ha pensato bene di creare un portale online in cui le persone possono presentare idee riguardo a un nome nuovo. Come lo possiamo chiamare? Voms, Billpox oppure Flup?

Davvero questa organizzazione che ufficialmente è dentro i meccanismi del’Onu, ma che di fatto rappresenta le aziende farmaceutiche e i suoi falsi filantropi, non ha più ritegno: in pratica dice apertamente che il vaiolo delle scimmie non è il nome giusto per giustificare l’allarme planetario lanciato da questa organizzazione attraverso  un pronunciamento personale del direttore generale, Tedros  Ghebreyesus, contro il parere del comitato scientifico. E’ fin troppo chiaro che siamo di fronte a una campagna di carattere eminentemente politico che con la sanità ha ben poco a che fare. Del resto questo personaggio nel 2006 – 2007,  quando era ministro della sanità di un governo stragista nego più volte l’epidemia di colera scoppiata in Etiopia e che lui non era riuscito a fermare: paradossalmente egli si mise contro l’Oms di allora negando qualsiasi epidemia. A questo punto ci si dovrebbe seriamente chiedere come mai egli sia riuscito a diventare il direttore di una entità cn la quale aveva avuto solo scontri. Magie di Bill Gates che lo conobbe ( si dice, ma forse è solo una voce) , tramite Remo Pedon, un imprenditore nel campo dell’alimentazione che aveva ricevuto contributi dalla fondazione dalla Fondazione dell’ex creatore di Microsoft per le realizzazioni agroalimentari in Africa. .

il vaiolo delle scimmie è una malattia quasi perfetta per coprire eventuali danni da vaccino perché non è facile distinguere questa malattia da altre e in particolare da quelle virali che coinvolgono la pelle e che sono tipiche degli stati di debolezza del sistema immunitario indotto dai sieri genici:  uno studio scientifico pubblicato nel 1988, dunque in epoca non sospetta, esaminò 977 persone con eruzioni cutanee nella  Repubblica Democratica del Congo,dove il vaiolo delle scimmie è  endemico, seppure raro, e nel quale è sono state evidenziate le difficoltà di distinguere tra vaiolo delle scimmie e varicella umana o altri tipi di eruzioni cutanee di origine virale, in particolare quelle erpetiche. Molti medici dicono che i presunti malati di vaiolo delle scimmie hanno manifestazione localizzate e del tutto diverse da quelle del vero vaiolo delle scimmie. Ma già lo sappiamo saranno ancora una volta i test Pcr ad “alimentare”  la malattia come è stato ed è per il covid, sebbene lo stesso Oms neghi a questi test una reale capacità diagnostica.  Ma è la scienza bellezza e tu non ci puoi fare niente.