Site icon il Simplicissimus

La battaglia del grano

Succede spesso che si accusino gli altri delle proprie miserie e delle proprie efferatezze: così non stupisce che gli affamatori dell’anglosfera, con una inveterata tradizione nella guerra ( anche quella di classe) attraverso l’arma della fame adesso tentino di accusare la Russia di far mancare il cibo in Africa trattenendo nei porti ucraini le navi piene di grano. Ora dentro affermazione non c’è solo una bugia, ce ne sono tre che per una volta tanto voglio elencare schematicamente affinché il discorso sia più chiaro e appaia la filigrana della costruzione fasulla.

  1. La Russia non sta affatto trattenendo le navi nei porti ucraini e men che meno in quello di Mariupol, come viene insistentemente detto dai giornali della menzogna, sono gli ucraini stessi che hanno creato una situazione di estrema insicurezza seminando di mine le proprie acque territoriali e impedendo alle navi di salpare senza rischi per cui gli armatori le tengono lì.  A conferma di ciò, la Federazione Russa apre tutti i giorni dalle 08:00 alle 19:00 (ora di Mosca) un corridoio umanitario, che è una corsia sicura a sud-ovest del mare territoriale dell’Ucraina, lungo 80 miglia nautiche e largo 3 . Informazioni dettagliate in inglese e russo sul modus operandi del corridoio umanitario marittimo vengono trasmesse quotidianamente ogni 15 minuti su radio VHF su 14 e 16 canali internazionali in inglese e russo. Forse se quella merda fatta uomo di Antonio Guterrez, per nostra disgrazia, segretario dell’Onu, che parla ogni volta per avere la propina da Washington, si pregiasse di ascoltare la radio forse lo saprebbe.
  2. Il grano di cui si parla non è ovviamente quello nuovo raccolto che presumibilmente sarà molto scarso, ma sono le riserve ucraine che vengono vendute per poter acquisire più armi e/o pagare debiti per una guerra inutile, fatta per conto terzi e per giunta già persa. non si sa bene come potrà fare l’ucraina proba di riserve di cereali e quindi la partenza delle navi la maggioranza delle quali e con destinazione in Europa (l’Africa viene usata come elemento ornamentale di questa retorica) affamerà comunque qualcuno,
  3. La Russia è il maggior produttore di grano al mondo e quest’anno annuncia un raccolto eccezionale: dunque se davvero l’occidente complessivo ci tiene a non far morire di fame la gente basta togliere le sanzioni sui cereali e il problema si risolve. Ma notoriamente a Washington e al suo maialino inglese a guinzaglio che viene usato per le operazioni più sgradevoli, la vita degli altri non interessa affatto è solo un pretesto di una governance che tra l’altro nelle sue linee guida prevede una depopolazione planetaria.

Eppure attraverso questa bugia una e trina si cerca un pretesto umanitario spendibile presso amorfe masse di gente sensibile ormai soltanto ai richiami emotivi per allargare  in qualche modo il conflitto e sperare così di nascondere una sconfitta su tutta la linea, Probabilmente le minacce di intervenire nel mar nero per “liberare” le navi che peraltro sono già libere, è semplicemente una boutade, ma ad ogni buon conto mosca ha già armato i suoi sottomarini con missili Kalibr in maniera da annientare qualsiasi tentativo in questo senso. Ricordo che questo missile da crociera antinave,  antisom e anti obiettivi terresti ha avuto il suo battesimo del fuoco nel 2015 quando dalle navi russe del Mar Caspio  furono lanciati 26 missili da crociera di questo tipo  contro 11 obiettivi appartenenti all’ISIS e a gruppi ad essa affini dislocati in Siria: tutti colpirono gli obiettivi designati.  Tuttavia l’occidente non può fare a meno di abbaiare e ringhiare: se il potere globalista, pandemico e vaccinista  apparisse sconfitto allora davvero la gente potrebbe pensare seriamente a una rivolta contro il tiranno complessivo. Deve apparire sempre e disperatamente vincitore per non far cadere la matrice illusoria dietro la quale si rifugia come il verme dento la mela.

Exit mobile version