E’ l’ora dei generali nazi. Qualche giorno fa, su suggerimento di un conoscente, che frequenta i luoghi della battaglia dei luoghi , ho dato la notizia della cattura a Mariupol del tenente generale dell’esercito degli Stati Uniti Roger L. Cloutier, Jr, capo di stato maggiore del quartier generale del comando africano degli Stati Uniti osando dare un’informazione piuttosto incerta e in quel momento incontrollabile. Ma adesso la voce sembra allargarsi ed è stata  persino ripresa da Veterans Today, anche se il Pentagono tace, non conferma e non smentisce, un comportamento insolito che tradisce effettivamente una grande preoccupazione: cosa ci vorrebbe a smentire ufficialmente?  In compenso tutta l’informazione mainstream dice che si tratta di una bufala diffusa dal comando russo, rendendosi conto delle implicazioni che vi sarebbero per la presenza di un generale americano al centro dei combattimenti. Sarebbe semplicissimo smentire ogni voce se il generale tenesse una breve conferenza stampa o facesse un’apparizione dal vivo, ma egli compare in prima persona solo nel profilo twitter che come si sa è curato dalle segreterie.  Pare peraltro  che non sia il solo ufficiale di rango occidentale ad essere assieme ai 3000 – 3500 nazisti dell’ Azov  che si trovano nascosti nel settore industriale della città. Non è certo un caso se gli ucraini abbiano consumato quasi tutti gli elicotteri nel tentativo di tirare fuori dal calderone questi alti ufficiali della Nato ( due francesi sono stati uccisi mentre tentavano la fuga in elicottero) e abbiano anche tentato di farlo con una nave che poi ha preso fuoco. Qui non si tratta di volontari o di semplici addestratori, ma di altri gradi delle forze occidentali  che di certo non facevano del turismo: cosa ci facevano al comando di formazioni naziste e soprattutto da quanto tempo si trovavano a Mariupol che per ricordarlo a chi non lo sappia o non lo voglia sapere è una citta russa del territorio del Donbass?

Molto improbabile che essi siano giunti dopo il 24 febbraio data di inizio dell’operazione russa e allora si può dedurre facilmente che la preparazione per l’offensiva delle forze armate ucraine sia  stata effettuata sotto la guida dell’esercito Usa / Nato e sia stata messa a punto nei sotterranei di Azovstal. Se la cattura di Coultier dovesse essere confermata ci troveremmo dunque di fronte a una situazione molto diversa dal punto di vista del diritto internazionale, perché non abbiamo solo l’armamento e l’istigazione alla guerra ma una partecipazione diretta all’escalation contro le popolazioni civili delle repubbliche secessioniste e dunque una diretta responsabilità nello scoppio della guerra. che finora è stato occultato sia da Washington, sia da Bruxelles. Le conseguenze potrebbe essere nefande, perché a questo punto la Russia si sentirebbe autorizzata quanto meno a colpire direttamente i depositi di armi destinati all’Ucraina che sono nella località polacca di Rzeszow. Ma più in generale la Nato andrebbe incontro a una perdita di credibilità dalla quale non potrebbe più riaversi perché in questo caso verrebbe  colta con le mani nella marmellata insanguinata, ossia nelle preparazione diretta di una enorme strage di civili per indurre la Russia a un’azione militare e per giunta alla testa di formazioni naziste. A questo punto sarebbe fin troppo chiaro che l’Ucraina in sé non è altro che un fantasma e che di fatto è l’alleanza atlantica ad aver creato questa situazione in tutte le sue fasi e in tutti i suoi orrori. Probabilmente la svolta della “strage russa” iniziata con la menzogna di Bucha  subita benedetta dal Papa e proseguita con il falso missile russo sulla stazione di Kramatorsk, è stata studiata per ammorbidire l’impatto di questa possibile rivelazione nella tiepida ed evanescente coscienza europea e americana. Quando però si chiedono sacrifici alle persone è difficile poi confessare di essere gli autori unici delle situazioni che hanno portato a quei sacrifici.