E’ arrivata una rassicurante notizia: mentre la Russia ha lanciato diversi tipi di missili ipersonici contro depositi militari in Ucraina e usa ormai normalmente queste armi inintercettabili  che peraltro anche la Cina possiede, il missile ipersonico statunitense l’AGM-183 Air-Launched Rapid Response Weapon (ARRW) è ancora nei guai: avrebbe dovuto essere messo a punto per settembre ma dopo aver fallito tre test l’anno scorso ha fallito anche il quarto svoltosi nei giorni scorsi per non precisate ” anomalie dei test di volo”. Il nuovo missile la cui eventuale produzione adesso è stata spostata al prossimo anno fiscale, è della Lockheed, la stessa che ha ideato il penoso F35, dunque una garanzia per difetti infiniti, ma la sua acquisizione verrà presa in considerazione solo dopo che l’utilità operativa sarà dimostrata attraverso test di successo del sistema. In ogni caso la velocità massima sarebbe intorno ai Mach 5, due in meno rispetto a quelli russi e cinesi attualmente in servizio. Ciò che rassicura nella notizia è che gli Usa e dunque la Nato non sono attualmente in condizione di trasformare il conflitto ucraino in una guerra mondiale aperta che diventerebbe certamente nucleare, nonostante i guerrafondai stiano sbavando per questo e imbottiscano l’Ucraina di armi perché la strage sia più ampia e magari ci scappi l’incidente.

Ho voluto dare questa notizia perché essa in qualche modo ci dice parecchio intorno ai tempi che viviamo: mentre il vecchio ordine mondiale fondato sostanzialmente sul dominio e sull’aggressione si sgretola, gli occidentali devono ancora schierare un’arma ipersonica, cosa che suona come un campanello d’allarme sulle capacità del sistema neoliberista e oligarchico di essere all’altezza deli avversari. Ormai la corruzione e i conflitti di interesse, dunque l’inefficienza,  non conoscono limite anzi sono divenuti una caratteristica intrinseca e così in vent’anni non solo il gap tecnologico con il mondo altro è svanito, ma addirittura si è ribaltato lasciando all’occidente il dominio nel campo delle narrazioni e gli intrighi cui una popolazione ormai disabituata a pensare presta attenzione e credito, anche quando l’imganno è evidente o addirittura orgogliosamente proclamato. Ma ci dice anche un’altra cosa: il presidente Biden  ha annunciato un nuovo patto trilaterale di sicurezza  con il Regno Unito e l’Australia per far avanzare lo sviluppo di armi ipersoniche dimostrando che al dunque l’occidente si riduce all’anglosfera e che il resto dell’Europa può andare a farsi fottere come disse quella vera signora di Victoria Nuland. E infatti ci siamo fottuti con le nostre mani per adeguarci a Washinton. Una fine davvero ingloriosa.