Site icon il Simplicissimus

Morte improvvisa di una pasionaria dei vaccini

La dottoressa SarahBeth Hartlage al centro nel suo hub vaccinale

A Louisville, la più grande città del Kentucky, il volto della campagna di vaccinazione era quello della dottoressa SarahBeth Hartlage. Era lei la coordinatrice delle “punture”, nonché direttrice  del “LuVax Vaccination Center” un hub in cui si distribuivano i sieri genici e dove sono state inoculate ben 120 mila persone. La Hartlage  era ritenuta la vera protagonista del successo vaccinale nella città e nella sua vasta area afferente ed era considerata una sostenitrice entusiasta dei preparati a mRna tanto da avere un’intensa rete di persuasione sui social e un fitto  programma di conferenze tenute assieme al sindaco democratico della città, sollecitando perpetuamente le persone a sottoporsi al trattamento genico. Anzi sostenendo apertamente e senza farsi cogliere da alcun dubbio l’obbligatorietà della vaccinazione. Ha espresso addirittura entusiasmo quando ha potuto cominciare a vaccinare i bambini di cinque anni e delusione quando la Pfizer ha ritirato la domanda per i bambini di sei mesi. Su Twitter ha parlato anche della “Fata Pfizer” che ci ha dato i vaccini. Solo 10 giorni fa, ha affermato che l’aumento dei casi a Hong Kong è sicuramente dovuto al vaccino cinese. Insomma diciamo un tipico esempio della follia fideistica cui può portare la troppa esposizione alle narrazioni e la totale assenza di capacità critica che ormai non viene più coltivata.

Poi cinque giorni fa a 36 anni, in piena salute,  improvvisamente e inaspettatamente è morta, così come era accaduto a quell’editorialista del New York Times che conduceva un’ aggressiva campagna per le vaccinazioni obbligatorie, deceduto a ventiquattr’ore dal suo booster. Ora Il giornalista Alex Berenson esorta Louisville a “essere onesta su quello che è successo”. Capisce il “dolore” del marito che non vuole rendere pubblica la causa della morte e nemmeno che si indaghi su di essa: ” Ma ha perso il diritto alla privacy quando ha convinto altre persone a farsi vaccinare contro il Covid, che è noto per provocare disturbi cardiaci gravi e letali nei giovani e ha persino chiesto le vaccinazioni obbligatorie. ‘Improvvisamente e inaspettatamente’ non basta”.

Se esistesse un aldilà dove sarebbe ora  la dottoressa Hartlage? Forse nel girone “Non c’è correlazione” che è stato il limbo di tutti coloro che sono stati colpiti direttamente o indirettamente o luttuosamente dalle reazioni avverse vaccino e che non hanno avuto la possibilità di avere spiegazioni?  Naturalmente non c’è da gioire per la morte di una persona come farebbero i vaccinisti se fosse deceduto un critico dei preparati genici e come probabilmente avrebbe fatto anche la dottoressa Hartlage, ma questa è appunto la differenza tra civiltà e l’inavvertito fanatismo che dilaga nel presente sotto forma di buona volontà.

Exit mobile version