Si aprono sempre di più gli scenari della narrazione pandemica e viene alla luce il fango politico e umano da cui sono uscite fuori le “misure” che sono state così meravigliosamente utili a conservare il virus, a diffonderlo e permettere il più grande affare del secolo a pochissimi e la rovina per una moltitudine. Viene soprattutto alla luce che talune non soltanto si sono rivelate inutili, ma anche estremamente dannose e del tutto estranee a ragioni sanitarie, ma in linea con la necessità di imporre alle persone una nuova normalità.. Alcuni mesi fa, l’ avvocato Gadi Shiloh , a nome di un gruppo di medici e scienziati israeliani soprannominato Mahatz Corona, ha chiesto informazioni al governo israeliano – ai sensi della legge sulla libertà di informazione – una relazione sullo scopo delle mascherine e sulla loro reale funzionalità . La lettera di risposta del Ministero della Salute israeliano del 22 novembre 2021, finalmente resa pubblica la quale  riprende le discussioni  del comitato di gestione covid, è in qualche scioccante perché rivela i miserabili retroscena della narrazione pandemica. Eccone i passaggi più significativi: 

” La nostra opinione è che indossare le mascherine abbia una funzione educativa e anche un impatto psicologico sulle persone.  Non ci sono prove scientifiche che le maschere possano prevenire o ridurre efficacemente le malattie, ma In assenza di ragioni sanitarie avremo difficoltà a consigliare le mascherine.”.

” Ci sono dubbi sul fatto che le mascherine possano ridurre la diffusione”.

” Anche se lo consigliamo, il pubblico deve sapere che non ci sono prove che le maschere possano prevenire la diffusione”.

Per la prima volta  da due anni a questa parte una qualche autorità non solo ammette nero su bianco la totale inefficacia delle mascherine, ma collega apertamente l’obbligo del loro uso a fattori di tipo psicologico e politico evidentemente necessari a creare un’ atmosfera di paura  e di obbedienza passiva. E ammette pure esplicitamente che le pseudo ragioni sanitarie addotte erano fasulle o quanto meno forzate.  Si tratta di ammissioni importanti sia in generale, sia in relazione alle denunce penali per aver introdotto l’obbligo delle mascherine che pendono sull’ex primo ministro israeliano Netanyahu, sia sull’ex cancelliere austriaco Kurz. Anche questi procedimenti legali saranno importanti per raccogliere le prove consistenti degli abusi perpetrati da molti governi, senza alcuna ragione sanitaria: serviranno a impedire che il potere nasconda sotto il tappeto tutti la rete di complicità che ha permesso la creazione di una pandemia a partire da una sindrome di tipo influenzale ancorché costruita in laboratorio.

Ma queste informazioni sono preziose per contestare sul piano fattuale il comportamento inaccettabile e  immorale dell’Oms che si è completamente adeguato agli ordini dei suoi contributori, ovvero Big Pharma, il noto filantropo Bill Gates e tutta la galassia che gira attorno a questo mondo. Queste saranno le munizioni per respingere il tentativo dell’Oms di creare un totalitarismo sanitario planetario.