Come è noto l’Austria è forse l’unico Paese che abbia fatto peggio dell’Italia in termini di segregazioni inutili, distruzione scolastica, obblighi vaccinali. Eppure è proprio in  Austria che alla fine viene fuori pienamente l’entità della truffa pandemica: la piattaforma di ricerca ” Fact Sheet Austria ” che valuta regolarmente i dati ufficiali sulla situazione Corona e li mette in relazione con il quadro generale ha fatto i conti finali di terrore Covid e scopre che nel Paese solo lo 0,16 per cento delle persone è morta “con” o “per” Covid nei due anni della pandemia. Questa è una notazione fondamentale per capire i numeri vista la totale inaffidabilità dei test Pcr, ormai conclamata e ufficiale i quali possono rilevare qualunque cosa, dai coronavirus del raffreddore, virus dell’influenza, spezzoni di virus  e di qualsiasi altra affezione virale dell’apparato respiratorio, per cui quello 0,16 per cento potrebbe tranquillamente essere la metà o un terzo o forse anche molto meno, in ogni caso  numeri molto bassi con uno 0,0 e qualcosa per cento all’anno. Inoltre la stragrande maggioranza di queste persone aveva oltre 75 anni e la quasi totalità aveva altre gravi patologie. Si tratta di cifre che evidenziano la totale assurdità delle misure prese e del panico evocato visto che gli effetti pandemici sono stati quelli di un’ondata influenzale piuttosto blanda.

Ecco la tabella, con tutte le cifre:

Come si può vedere nella prima colonna è indicato il numero di abitanti per fascia di età, nella seconda quelli risultati positivi e infine quelli morti con Covid o per Covid. tra il febbraio 2020 e il febbraio 2022.  Poi nella riga in arancione ci sono i totali. Nelle due righe successive c’è invece un’altra cosa strana ovvero che nel 2021 i contagiati sono stati cinque volte di più rispetto all’anno precedente nonostante le campagne vaccinali. Nonostante queste cifre il tamburo del panico continua a essere battuto e la vaccinazione viene propagata come un passaggio “necessario” a ennesima dimostrazione del fatto che tutto quanto è accaduto non ha alcun significato sanitario, ma esclusivamente politico. E dunque non ci si deve stupire se gli strumenti di repressione della libertà di parola e quella delle libertà fondamentali continui nonostante ormai l’emergenza sua finita da un pezzo, anzi in realtà non vi sia mai davvero stata e questo senza tenere conto dei rischi legati agli effetti collaterali della vaccinazione che sono stati fortemente sottovalutati, ma che adesso cominciano a saltare fuori da ambiti come le assicurazioni, che dribblano la pervicace omertà dei medici. E’ noto che in Germania sono saltati fuori numeri su reazioni avverse e morti 13 volte superiori a quelli ufficialmente dichiarate, ma adesso anche in Usa le assicurazioni vita stanno aumentando i premi per le persone più giovani e vaccinate, il che lascia intuire che i rischi sono abbastanza alti da poter essere monetizzati.