Per prima cosa oggi voglio fare i miei complimenti a quella genia di auto impostori che ci veniva a raccontare che l’Europa aveva evitato le guerre a compensazione del fatto di averci imposto l’austerità di classe . Come se le vicende balcaniche non fossero esistite, come se la Nato fosse un’ alleanza puramente difensiva, come se da oltre vent’anni le truppe e i servizi dei Paesi europei non fossero state coinvolti in una dozzina di conflitti suscitati dall’impero. L’ Europa in realtà è stata un facilitatore di questo appiattimento sulla produzione continua di caos americano consentendo una unità di azione o inazione annullando i diversi e spesso contrastanti interessi dei singoli Paesi che forse avrebbero reso le cose più difficili al padrone. Ma lasciamo perdere perché adesso l’Europa si trova ad essere in prima linea in questa nuova creazione di realtà che sarebbe l’imminente invasione russa dell’Ucraina. Invasione che Mosca si guarderebbe bene dal progettare per non trovarsi a dover gestire l’ennesimo Paese distrutto e svuotato dall’occidente e in preda a bande neonaziste che sono di fatto il governo reale del Paese. E a prova di questo nella foto in apertura si può vedere il drone ucraino abbattuto sul Donbass che porta le tipiche insegne della Luftwaffe. Ma che non potrebbe evitare se il Donbass venisse attaccato e minacciato di sterminio.
In effetti non c’è nulla di più lontano dalla realtà che questa invasione solo annunciata con cui l’occidente si è andato a mettere in un vicolo chiuso perché ancora una volta ha pensato che alla fine la Russia avrebbe in qualche modo ceduto al bullo americano che assolutamente non voleva firmare alcun trattato che lo obbligasse a comportarsi civilmente. Washington senza un vero presidente e in mano a un magmatico sinedrio di strateghi da salotto, ha concepito un piano sulla base di una “comprensione” errata del conflitto e della mancanza di conoscenza dell’avversario. Fondamentalmente paiono non comprendere che ulteriori sanzioni danneggiano solo l’Europa e non la Russia che può vendere il gas dovunque e in primis alla Cina. Così si sono trovati a fare i conti con un Paese che, ammaestrato dalle precedenti esperienze non si è impaurito come previsto e che non cede, costringendo perciò gli Usa ad una escalation sempre più insensata visto che comunque in caso di conflitto per difendere il Donbass dallo sterminio, Mosca potrebbe aver facilmente ragione non solo dell’Ucraina, ma anche delle forze Nato spiegate su tutto il confine orientale che fanno la loro figura in Tv, ma che non sono che un velo di truppe sulla cui tenuta in caso di guerra è peraltro lecito dubitare. Insomma sono andati col bastone e si trovano di fronte a qualcuno che l’ha più grande e soprattutto che ha capito di doverlo brandire con decisione se vuole levarsi di torno il cagnaccio.
La vicenda del sottomarino nucleare americano che è stato allontanato con la forza dalle acque territoriali russe delle Curili dove si stava svolgendo un’esercitazione navale russa. è stata ampiamente pubblicizzata e sottolineata da Mosca per far comprendere che la Russia è intenzionata a replicare colpo su colpo: i sommergibili nelle aree di esercitazione non sono una novità, Russia, Stati Uniti, Regno Unito lo fanno sempre, la novità è che in questo caso il sommergibile è stato tracciato e messo in fuga. ( cosa che ha indotto gli Usa smentire ritualmente l’episodio). Questo per far intendere bene a Biden o meglio a chi tira i suoi fili che in caso di un’operazione falsa bandiera che faccia precipitare gli eventi, la Russia reagirebbe con tutta la forza di cui è capace e la Nato verrebbe sconfitta in maniera disastrosa come del resto sanno benissimo al Pentagono. Per questo si moltiplicano le telefonate tra Washington e Mosca, perché adesso gli Usa si trovano incastrati: se c’è l’invasione che essi stessi hanno evocato non possono far nulla per fermarla se non dare l’avvio a una guerra nucleare o subire una sconfitta senza precedenti, se non c’è farebbero non solo la solita figura di mentitori e guerrafondai, ma anche dei deboli : l’unica via d’uscita per Washington a questo punto e di far credere che l’invasione russa dell’Ucraina non c’è stata grazie alla risolutezza della Nato, nella certezza che ci sia un numero di orrendi imbecilli disposti a crederci e che faccia da massa acritica . Per questo stanno spingendo Francia e Germania a non fare alcuna mossa per smorzare la tensione, mentre questi due Paesi palesemente vorrebbero togliersi di dosso la scimmia americana. Ma è ormai troppo tardi per prendere le distanze.