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Il complotto del silenzio e delle bugie

I complottisti esistono e hanno determinato una crisi senza precedenti, una specie di tsunami che travolgerà le società occidentali.  Ma certo non si tratta dei complottisti presi di mira dalla scimmiette addestrate del potere e che si limitano a mostrare le contraddizioni, bensì di coloro che i complotti gli ordiscono davvero a danno della gente, vuoi che siano le approvazioni di studi clinici fasulli da parte di istituti regolatori come il Fda o l’Ema,  vuoi che sia il tentativo di chiudere la bocca ad illustri personaggi della scienza medica o premi Nobel. Adesso per esempio si è scoperto, grazie ad una serie di mail, che il direttore del National Institutes of Health americano, Francis Collins, chiese ad Antony Fauci di attaccare con tutte le forze e far rimuovere dagli occhi dell’opinione pubblica una dichiarazione congiunta di migliaia di medici, di ricercatori e di esperti di salute che chiedevano e chiedono una “protezione mirata” delle popolazioni più vulnerabili senza ricorrere ad inutili e generali segregazioni che avrebbero procurato più danni che benefici. E Fauci si diede immediatamente da fare perché la dichiarazione girasse il meno possibile nei notiziari e nei giornali e per sminuirla con il suo enorme potere sulla ricerca.

Infatti a oltre un anno di distanza dalla sua uscita pochi conoscono la dichiarazione di Barrington, firmato da 16 mila ricercatori e 45 mila medici i quali non erano affatto d’accordo con le misure prese fino ad allora e tese esclusivamente a preparare il terreno ai cosiddetti vaccini, presentati come un mistico oggetto di salvezza: “Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica a breve e lungo termine. Mantenere queste misure in vigore fino a quando non sarà disponibile un vaccino causerà danni irreparabili, con danni sproporzionati ai diseredati. Man mano che l’immunità si accumula nella popolazione, il rischio di infezione per tutti, compresi i più vulnerabili, diminuisce e sappiamo che tutte le popolazioni alla fine raggiungeranno l’immunità di gregge – ovvero il punto in cui il tasso di nuove infezioni è stabile. Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di ridurre al minimo la mortalità e danno sociale fino a quando non raggiungiamo l’immunità di gregge”.

Si trattava di una presa di posizione che da una parte metteva a rischio il grande affare dei vaccini e dell’ingegneria sociale di cui dovevano essere il veicolo e dall’altra era sottoscritta da troppe persone qualificate per poterla ignorare: avrebbe potuto  creare nelle persone la sensazione che non ci fosse una sola scienza di cui Fauci era il Papa e persino scompigliare  l’ordine tirannico instaurato all’interno della stessa professione medica mostrado che non c’era e non c’è alcun reale consenso scientifico, ma solo un consenso “politico” attorno alla pandemia. Bisognava perciò agire in due direzioni: la prima era quella di fare in modo che la notizia della dichiarazione circolasse il meno possibile e questo era abbastanza facile con la complicità dei media, la seconda era di minarne la credibilità scientifica della dichiarazione. Non con delle idee e tanto meno con studi che avrebbero dimostrato la correttezza delle idee anti segregazione, ma con la solita crociata vuota di contenuti in cui Fauci si è distinto per grande confusione di idee. Collins arrivò a dire che i tre autori principali  della dichiarazione di Barrington erano epidemiologi marginali: peccato di trattasse di   Martin Kulldorff , epidemiologo all’Università di Harvard, di Sunetra Gupta , epidemiologo all’Università di Oxford e di Jay Bhattacharya , esperto di politica sanitaria e docente presso la Stanford University. Dunque pezzi grossi, cui si opponevano soprattutto le burocrazie sanitarie legate a Big Pharma, ma decisamente meno importanti dal punto di vista scientifico. Per questo bisognava a tutti i costi arrivare a una radicale “rimozione ” della dichiarazione. E bisogna dire che ci sono riusciti. Ma tutto questo dimostra che la narrazione pandemico – vaccinale non è per nulla sostenuta da evidenze scientifiche, anzi al contrario ha bisogno di un meccanismo mafioso e complottista per nasconderle, una sorta di soccorso menzogna. E di fatto per rendere “scienza” senza discussione i discutibilissimi studi clinici di Pfizer e compagnia che stanno affondando in un mare di m… pardon di fango. Tanto che la stessa Pfizer ha pensato di acquistare in blocco, con i soldi dei vaccini, la Arena Pharmaceuticals che sta studiando farmaci contro le patologie cardiache e le ostruzioni vascolari, quelle più evidenti e numerose come reazioni avverse.  Pfizer produce il danno con i vaccini e sempre Pfizer tenta di porvi rimedio. Ecco un vero complotto.

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