Ogni tanto sul cellulare via Google mi arrivano notizie meteo da siti che sulla base dei medesimi dati fanno a gara a chi la spara più grossa secondo le tonalità di una narrativa epica applicata al tempo, assolutamente ridicola ma che a quanto pare attira le letture e dunque la pubblicità. Da qualche tempo tuttavia ogni previsione è accompagnata da un una sorta di mantra obbligatorio che fa riferimento al riscaldamento globale: se le temperature sono più calde rispetto a una non meglio specificata normalità è colpa del riscaldamento climatico, ma se, come in questi giorni, fa più freddo rispetto agli anni precedenti, anche se d’inverno sono situazioni frequenti, è sempre colpa del riscaldamento climatico, esattamente come la poca pioggia viene associata alla desertificazione portata dal riscaldamento globale assieme alla molta pioggia segno dell’instabilità provocata dal riscaldamento globale. Questo ci fa capire che non siamo di fronte a un atteggiamento che tenta faticosamente di comprendere e di confrontarsi con i fatti, ma a una specie di concrezione ideologico fideista che nessun evento e nessuna evidenza può scalfire, soprattutto ora che è entrata a far parte del Panteon di Davos.
Ho voluto fare preambolo per annunciare che la stagione invernale è iniziata con temperature insolitamente basse ( 0,4 gradi in meno) naturalmente a causa del riscaldamento globale, che hanno portato ad un forte aumento della domanda di gas per riscaldamento e produzione di energia. Di conseguenza, il volume di gas in stoccaggio nei 27 paesi dell’Unione europea e in Gran Bretagna è diminuito dell’equivalente di 58 terawattora rispetto all’inizio di ottobre, segnalando uno dei maggiori prelievi dell’ultimo decennio. E non ci si può stupire se il prezzo del gas che l’Europa ha voluto affidare al puro mercato invece che ai sicuri contratti di lungo periodo con Gazprom è tornato ad aumentare mentre si battibecca sempre sul Nord Stream 2 che potrebbe almeno in parte risolvere la situazione. Questo questo per non parlare delle quote Co2 che contribuiscono all’aumento ma che servono soprattutto ad eliminare le piccole e medie industrie. E allora ecco che le bollette energetiche cresceranno assieme a tutto il resto mentre infuria la disoccupazione e i salati ristagnano o addirittura tendono verso il basso. Ciò che voglio dire è che bisogna essere cauti con ciò che viene spacciata per scienza, ma allo stesso tempo proposta come un oggetto di culto indiscutibile perché alla fine la credulità non è gratis et amore Dei. In questo momento stiamo cominciando a pagare le prime rate di ciò che è costato arrendersi come dei beoti alle paure pandemiche continuando a credere oltre il possibile e oltre il tollerabile a tesi completamente prive di logica e di reale contenuto scientifico e dire abbiamo avuto un anno e mezzo per prendere le misure dopo il naturale panico iniziale. In seguito pagheremo ancor più amaramente il disastro economico oltre che politico che l’acquiescenza a questa narrazione ha comportato e che viene continuato attraverso una visione catastrofista del cambiamento climatico. Molti non solo stanno svendendo il corpo dei loro figli al più grande esperimento genetico mai effettuato, ma si stanno anche giocando tutto il loro futuro.
Mentre ce ne stiamo a sognare e a beatificare le energie rinnovabili che sono tuttavia ancora acerbe, il gas per ragioni essenzialmente geopolitiche sarà sostituito in molti Paesi dal nucleare e la rivoluzione elettrica oltre ad accrescere la necessità di energia, metterà in moto un gigantesco sistema di produzione altamente inquinante come quello delle batteri, una situazione che in qualche modo la foto a illustrazione del post sintetizza. Ma anche qui la fretta è giustificata nella narrazione generale dovuta alle immagini catastrofiche che sono frutto di pura fantasia anche se l’aumento delle temperature arrivasse ai livelli delle peggiori e improbabili previsioni. E tutto questo non ci trascina verso la salvezza dell’ambiente dai veleni che produciamo, ma verso un reset sociale e una visione maltusiana che in realtà immagina che l’unica via per ripulire l’ambiente sia decimare l’umanità. Come in una gigantesca camera a gas di cui le vittime pagano la bolletta.
Purtroppo tutto molto veritiero!
Fantasy tragic meteo in auge ormai da qualche lustro… debitamente foraggiato da industrie interessate… tipo ad esempio produttori condizionatori…ci ritroviamo così puntualmente ogni idi di marzo costantemente bombardati da vaticini su prossima estate “più calda di tutti tempi”! …!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
“Questo questo per non parlare delle quote Co2 che contribuiscono all’aumento ma che servono soprattutto ad eliminare le piccole e medie industrie. E allora ecco che le bollette energetiche cresceranno assieme a tutto il resto mentre infuria la disoccupazione e i salati ristagnano o addirittura tendono verso il basso. ”
Stagflazione…
È tutta colpa del riscaldamento globale! Hai ragione queste sue parole si trovano dappertutto!